Regionali 2015, Zinni: «Lo sport al centro dell'agenda politica»
Incontro all'interno di "Materia Prima" con Alvisi, Fortunato e Matera
giovedì 2 aprile 2015
Riportare lo sport al centro dell'agenda politica perchè fonte di benessere sociale, integrazione e promozione del territorio. E' questa la sintesi della serata sviluppatasi all'interno dello spazio andriese di Materia Prima in cui il candidato alla carica di Consigliere Regionale della Puglia nella Lista Emiliano, Sabino Zinni, ha dialogato con diversi esponenti del mondo sportivo cittadino ma anche territoriale sul tema dell'importanza delle politiche a supporto dello sport. Ospiti della serata Francesco Fortunato, fresco vincitore del titolo nazionale under 23 della 20km di marcia, Annagrazia Matera tecnico di volley con un passato da atleta di serie A ed Isidoro Alvisi fiduciario Coni della BAT.
«Lo sport è una forma di espressione della nostra umanità - ha detto Zinni - proprio questa mattina ho ricordato come già i latini nell'antichità ritenevano come fosse essenziale insegnare il "mens sana in corpore sano". La mente, il corpo e lo spirito sono tutt'uno, se c'è benessere, c'è anche crescita umana e forte socializzazione. Dove c'è l'incontro tra le persone c'è crescita e quando tutto questo avviene - ha ribadito Zinni - non solo vi è crescita umana ma vi è anche un canale di crescita economica cioè un volano di crescita per l'intero territorio. Insomma lo sport, non solo quello professionistico ma anche quello dilettantistico, può portare alla scoperta del territorio ed a tante cose che valorizzano e creano economia». Ma la politica ha progressivamente perso di vista l'obiettivo sport nell'agenda dei diversi governi: «Credo che ci si sia dedicati eccessivamente agli sport professionistici e si è trascurata la parte viscerale dello sport - ha detto Zinni - oggi qui con noi c'è un marciatore giovanissimo e campione andriese. Proprio la marcia è una disciplina da fachiri, nel senso che è uno sport di fatica in cui uno scopre se stesso in 20km o anche in 50km. E' necessario attingere tutte le forze, uno sport fisico e mentale per eccellenza. Bene credo che lo sport, sulla scia di queste esperienze incredibili, deve tornare alla ribalta e lo sport deve esser visto dalla politica in modo diverso, non solo come fonte di contributi ma come fonte di creazione di quella cultura sportiva che in molte occasioni manca. E' un paradosso - ha detto ancora Zinni - come nei nostri territorio abbiamo tempo bellissimo e mite per la maggior parte dei giorni all'anno ed invece siamo chiusi all'interno delle nostre case connessi con pc e telefonini».
Nella BAT non solo l'esempio di Francesco Fortunato bensì tanti altri esempi di sportivi di grande importanza come Pietro Mennea e tanti altri, per un territorio dove la passione ha sempre contraddistinto la pratica sportiva seppur con un grande neo: «Grande passione questo è vero - ha detto Zinni - ma con una carenza del solito requisito nostro, cioè la carenza del sistema. E' un territorio questo in cui vi sono eccellenze fantastiche in tutti i campi ma non si riesce a creare sistema. Il compito della politica, quindi - ha concluso Zinni - è quello di promuovere delle condizioni affinchè la pratica sportiva non sia qualcosa che riguardi pochi ma tutti e tutti possano scegliere se fare sport e quale sport».
«Lo sport è una forma di espressione della nostra umanità - ha detto Zinni - proprio questa mattina ho ricordato come già i latini nell'antichità ritenevano come fosse essenziale insegnare il "mens sana in corpore sano". La mente, il corpo e lo spirito sono tutt'uno, se c'è benessere, c'è anche crescita umana e forte socializzazione. Dove c'è l'incontro tra le persone c'è crescita e quando tutto questo avviene - ha ribadito Zinni - non solo vi è crescita umana ma vi è anche un canale di crescita economica cioè un volano di crescita per l'intero territorio. Insomma lo sport, non solo quello professionistico ma anche quello dilettantistico, può portare alla scoperta del territorio ed a tante cose che valorizzano e creano economia». Ma la politica ha progressivamente perso di vista l'obiettivo sport nell'agenda dei diversi governi: «Credo che ci si sia dedicati eccessivamente agli sport professionistici e si è trascurata la parte viscerale dello sport - ha detto Zinni - oggi qui con noi c'è un marciatore giovanissimo e campione andriese. Proprio la marcia è una disciplina da fachiri, nel senso che è uno sport di fatica in cui uno scopre se stesso in 20km o anche in 50km. E' necessario attingere tutte le forze, uno sport fisico e mentale per eccellenza. Bene credo che lo sport, sulla scia di queste esperienze incredibili, deve tornare alla ribalta e lo sport deve esser visto dalla politica in modo diverso, non solo come fonte di contributi ma come fonte di creazione di quella cultura sportiva che in molte occasioni manca. E' un paradosso - ha detto ancora Zinni - come nei nostri territorio abbiamo tempo bellissimo e mite per la maggior parte dei giorni all'anno ed invece siamo chiusi all'interno delle nostre case connessi con pc e telefonini».
Nella BAT non solo l'esempio di Francesco Fortunato bensì tanti altri esempi di sportivi di grande importanza come Pietro Mennea e tanti altri, per un territorio dove la passione ha sempre contraddistinto la pratica sportiva seppur con un grande neo: «Grande passione questo è vero - ha detto Zinni - ma con una carenza del solito requisito nostro, cioè la carenza del sistema. E' un territorio questo in cui vi sono eccellenze fantastiche in tutti i campi ma non si riesce a creare sistema. Il compito della politica, quindi - ha concluso Zinni - è quello di promuovere delle condizioni affinchè la pratica sportiva non sia qualcosa che riguardi pochi ma tutti e tutti possano scegliere se fare sport e quale sport».