Refezione ed assistenza specialista, questi ed altri servizi ancora garantiti nelle scuole?
Maria Carbone alla vigilia del nuovo anno scolastico chiede chiarezza all'amministrazione
giovedì 6 settembre 2018
Con 20 voti della maggioranza e l'assenza dall'aula dell'opposizione, nell'ultimo Consiglio Comunale di Andria si è votata la procedura di pre-dissesto finanziario. Ora l'amministrazione ha 90 giorni per redigere il piano di risanamento da sottoporre all'istruttoria della Commissione Ministreriale e poi all'approvazione della Corte dei Conti regionale.
«Questa la procedura formale, nella concretezza si sa già che, almeno per i prossimi 20 anni molti servizi, anche di primaria necessità, non saranno più erogati. Ora, tra le preoccupazioni più diffuse nella nostra città, visto anche il periodo, ci sono sicuramente quelle legate ai servizi erogati dal Comune per scuole di propria competenza ossia: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. Il primo settembre è iniziato ufficialmente il nuovo anno scolastico e, a partire dal 12 settembre, gli alunni/studenti andriesi inizieranno a frequentare la scuola. La preoccupazione forte di famiglie e intere comunità scolastiche è grande rispetto ai servizi di refezione scolastica e assistenza specialistica agli alunni diversamente abili, ma anche relativamente alla fornitura dei libri di testo, al trasporto scolastico ..... Saranno ancora garantiti? In che misura? Quando l'amministrazione comunale pensa di chiarire ufficialmente queste questioni? Ha una vaga idea delle enormi difficoltà che stanno vivendo le scuole cittadine in questa totale incertezza e senza comunicazioni chiare e ufficiali?», si chiede Maria Carbone, componente della segreteria provinciale del Pd.
«Le comunità scolastiche sono impegnate in questi giorni nell'organizzazione del tempo scuola e di tutte le attività indispensabili per poter garantire lo svolgimento delle ore di lezione necessarie per la validità dell'anno scolastico. Sulla base di quali presupposti dovrebbero farlo? E il doppio organico della scuola dell'Infanzia e Primaria a tempo pieno deve temere qualcosa? Che risposte si devono dare alle numerose famiglie che già si stanno rivolgendo presso le varie segreteria e direzioni per i dovuti chiarimenti? In definitiva, l'amministrazione e in primis l'Assessorato all'Istruzione, invece di cercare si deviare l'attenzione da queste problematiche urgenti sollecitando le Associazioni cittadine a presentare proposte per l'ampliamento dell'offerta formativa (cosa che non è di sua stretta competenza), pensi a decidere sulla destinazione di questi servizi essenziali e soprattutto non lasci nel limbo famiglie e operatori scolastici, comunicando subito le proprie intenzioni. Ovviamente grande sarà la mia attenzione su questa situazione anche nei prossimi giorni perché la questione è grave e seria e non c'è più altro tempo da perdere», conclude Maria Carbone.
«Questa la procedura formale, nella concretezza si sa già che, almeno per i prossimi 20 anni molti servizi, anche di primaria necessità, non saranno più erogati. Ora, tra le preoccupazioni più diffuse nella nostra città, visto anche il periodo, ci sono sicuramente quelle legate ai servizi erogati dal Comune per scuole di propria competenza ossia: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. Il primo settembre è iniziato ufficialmente il nuovo anno scolastico e, a partire dal 12 settembre, gli alunni/studenti andriesi inizieranno a frequentare la scuola. La preoccupazione forte di famiglie e intere comunità scolastiche è grande rispetto ai servizi di refezione scolastica e assistenza specialistica agli alunni diversamente abili, ma anche relativamente alla fornitura dei libri di testo, al trasporto scolastico ..... Saranno ancora garantiti? In che misura? Quando l'amministrazione comunale pensa di chiarire ufficialmente queste questioni? Ha una vaga idea delle enormi difficoltà che stanno vivendo le scuole cittadine in questa totale incertezza e senza comunicazioni chiare e ufficiali?», si chiede Maria Carbone, componente della segreteria provinciale del Pd.
«Le comunità scolastiche sono impegnate in questi giorni nell'organizzazione del tempo scuola e di tutte le attività indispensabili per poter garantire lo svolgimento delle ore di lezione necessarie per la validità dell'anno scolastico. Sulla base di quali presupposti dovrebbero farlo? E il doppio organico della scuola dell'Infanzia e Primaria a tempo pieno deve temere qualcosa? Che risposte si devono dare alle numerose famiglie che già si stanno rivolgendo presso le varie segreteria e direzioni per i dovuti chiarimenti? In definitiva, l'amministrazione e in primis l'Assessorato all'Istruzione, invece di cercare si deviare l'attenzione da queste problematiche urgenti sollecitando le Associazioni cittadine a presentare proposte per l'ampliamento dell'offerta formativa (cosa che non è di sua stretta competenza), pensi a decidere sulla destinazione di questi servizi essenziali e soprattutto non lasci nel limbo famiglie e operatori scolastici, comunicando subito le proprie intenzioni. Ovviamente grande sarà la mia attenzione su questa situazione anche nei prossimi giorni perché la questione è grave e seria e non c'è più altro tempo da perdere», conclude Maria Carbone.