Referendum sull'eutanasia legale: se ne parla questa sera a "Materia Prima"
Appuntamento alle ore 19:30, relatori saranno don Geremia Acri e il prof. Giuseppe Losappio
mercoledì 22 settembre 2021
11.09
Questa sera, alle 19:30 presso lo spazio eventi "Materia Prima", si terrà un incontro di approfondimento sul referendum riguardante la cosiddetta eutanasia legale. A guidare la riflessione saranno don Geremia Acri, responsabile di Casa Accoglienza "S. Maria Goretti" e il prof. Giuseppe Losappio, Professore ordinario di Diritto penale presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e membro della commissione per l'abilitazione scientifica nazionale.
L'eutanasia, termine che letteralmente significa "buona morte" (dal greco εὐθανασία, composta da εὔ, bene, e θάνατος, morte) indica la volontà di procurare in modo intenzionale la morte di un soggetto la cui condizione è ormai proibitiva o compromettente. In Italia, quest'anno è cominciata una raccolta firme per il referendum sull'eutanasia legale, con l'obiettivo di abrogare parzialmente l'articolo 579 del Codice Penale, che recita: "Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nell'articolo 61. Si applicano le disposizioni relative all'omicidio se il fatto è commesso: contro una persona minore degli anni diciotto; contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un'altra infermità o per l'abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti; contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno".
Il referendum punta all'introduzione dell'eutanasia attiva, che ad oggi è vietata dal nostro ordinamento sia nella versione diretta (è il medico a somministrare il farmaco eutanasico alla persona che ne faccia richiesta) sia nella versione indiretta (il medico prepara il farmaco eutanasico che viene assunto in modo autonomo dalla persona). Nello specifico, il referendum vuole rendere la richiesta esplicita di eutanasia da parte di una persona maggiorenne, in pieno possesso delle sue facoltà mentali e libera da qualsiasi condizionamento. Al di fuori di queste forme, resterebbe valido il reato di omicidio doloso.
L'eutanasia, termine che letteralmente significa "buona morte" (dal greco εὐθανασία, composta da εὔ, bene, e θάνατος, morte) indica la volontà di procurare in modo intenzionale la morte di un soggetto la cui condizione è ormai proibitiva o compromettente. In Italia, quest'anno è cominciata una raccolta firme per il referendum sull'eutanasia legale, con l'obiettivo di abrogare parzialmente l'articolo 579 del Codice Penale, che recita: "Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nell'articolo 61. Si applicano le disposizioni relative all'omicidio se il fatto è commesso: contro una persona minore degli anni diciotto; contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un'altra infermità o per l'abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti; contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno".
Il referendum punta all'introduzione dell'eutanasia attiva, che ad oggi è vietata dal nostro ordinamento sia nella versione diretta (è il medico a somministrare il farmaco eutanasico alla persona che ne faccia richiesta) sia nella versione indiretta (il medico prepara il farmaco eutanasico che viene assunto in modo autonomo dalla persona). Nello specifico, il referendum vuole rendere la richiesta esplicita di eutanasia da parte di una persona maggiorenne, in pieno possesso delle sue facoltà mentali e libera da qualsiasi condizionamento. Al di fuori di queste forme, resterebbe valido il reato di omicidio doloso.