Recrudescenza criminalità nella Bat, Tiani (SIAP): "Questo territorio non può restare terra di nessuno"
Lo storico Sindacato di Polizia chiede un incontro urgente con il Prefetto Valiante ed il Questore Pellicone
sabato 20 novembre 2021
12.23
Un incontro urgente con il Prefetto Valiante ed il Questore Pellicone: lo chiede il SIAP Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, a firma del suo segretario generale regionale, Francesco Tiani.
La richiesta è scaturita dopo la disamina delle problematiche evidenziate "durante gli incontri con il personale e gli iscritti presso la Provincia, nonché le segnalazioni degli imprenditori, afferenti la criticità sulla presenza delle forze di Polizia impegnate per la prevenzione e repressione dei reati in genere, su una popolazione provata dalla "crescente dimensione criminale", come dichiarato dal Coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia Dottor Giannella. Da detti confronti è emersa una difficoltà oggettiva nel controllo del territorio dovuta alla scarsa dotazione degli organici assegnati alla neo Questura, significativa è la mancata percezione di sicurezza da parte dei cittadini e di tutte le categorie professionali del mondo del lavoro, elementi fondanti dello sviluppo economico e sociale di ogni territorio. Quanto affermiamo - sottolinea la nota del S.I.A.P. Sindacato Italiano Appartenenti Polizia- è stato riscontrato nell'incontro con la Prima Cittadina del Comune di Minervino Murge, la quale ha riferito che gli atti intimidatori presso la sua Circoscrizione sono in crescita esponenziale. Anche i media hanno dato grande risonanza agli alert provenienti da tutti gli attori sociali del territorio, in ultimo l'articolo del 18 novembre 2021 della testata giornalistica "la Repubblica" di Bari che titola:" I clan mafiosi alla conquista della Bat con i sequestri lampo. "Azioni di estrema ferocia", nel quale è dichiarato: ""I numeri attuali della polizia giudiziaria non consentono di fare tutte le indagini - ha detto pochi giorni fa il procuratore di Trani, Renato Nitti - Ci sono tipologie di reato che devono mettersi in coda". "La dimensione criminale della Bat è preoccupante - ha aggiunto il coordinatore della Dda, Francesco Giannella - Le azioni criminali connotate da estrema ferocia (come i quattro casi di lupara bianca a Canosa) in provincia di Bari non si vedono più da anni, mentre lì sono all'ordine del giorno"". Non basta l'impegno quotidiano che le donne e gli uomini della Polizia di Stato, con professionalità profusa nel delicato settore della tutela dell'ordine e sicurezza pubblica, contribuiscono al mantenimento del complesso dei valori istituzionali e degli interessi primari sui quali si fonda la civile convivenza della comunità provinciale con eccezionale dedizione e altruismo dimostrato nell'espletamento delle funzioni di garanti dei principi democratici, anche con turni talvolta massacranti, a fronteggiare le predette difficoltà e a gestire la moltitudine delle chiamate d'emergenza provenienti dalla Provincia, il tutto aggravato dalla sua estensione territoriale e dalla variegata morfologia, tanto da generare uno stress da lavoro correlato di elevata entità. Doveroso quindi sottolineare una nota di plauso a tutti i Poliziotti della Provincia B.A.T., agli imprenditori locali e alle Amministrazioni Comunali, che in totale silenzio hanno superato, combattendo con grande impegno, anche gestito la precaria tenuta sociale dettata dai danni politici ed economici cagionati dall'effetto pandemico. La B.A.T. non può restare terra di nessuno. Pertanto, chiediamo che venga programmato un Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica Provinciale in uno dei Comuni più martoriati dai fenomeni descritti, affinché lo Stato dia un forte messaggio della Sua presenza", conclude la nota del SIAP.
La richiesta è scaturita dopo la disamina delle problematiche evidenziate "durante gli incontri con il personale e gli iscritti presso la Provincia, nonché le segnalazioni degli imprenditori, afferenti la criticità sulla presenza delle forze di Polizia impegnate per la prevenzione e repressione dei reati in genere, su una popolazione provata dalla "crescente dimensione criminale", come dichiarato dal Coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia Dottor Giannella. Da detti confronti è emersa una difficoltà oggettiva nel controllo del territorio dovuta alla scarsa dotazione degli organici assegnati alla neo Questura, significativa è la mancata percezione di sicurezza da parte dei cittadini e di tutte le categorie professionali del mondo del lavoro, elementi fondanti dello sviluppo economico e sociale di ogni territorio. Quanto affermiamo - sottolinea la nota del S.I.A.P. Sindacato Italiano Appartenenti Polizia- è stato riscontrato nell'incontro con la Prima Cittadina del Comune di Minervino Murge, la quale ha riferito che gli atti intimidatori presso la sua Circoscrizione sono in crescita esponenziale. Anche i media hanno dato grande risonanza agli alert provenienti da tutti gli attori sociali del territorio, in ultimo l'articolo del 18 novembre 2021 della testata giornalistica "la Repubblica" di Bari che titola:" I clan mafiosi alla conquista della Bat con i sequestri lampo. "Azioni di estrema ferocia", nel quale è dichiarato: ""I numeri attuali della polizia giudiziaria non consentono di fare tutte le indagini - ha detto pochi giorni fa il procuratore di Trani, Renato Nitti - Ci sono tipologie di reato che devono mettersi in coda". "La dimensione criminale della Bat è preoccupante - ha aggiunto il coordinatore della Dda, Francesco Giannella - Le azioni criminali connotate da estrema ferocia (come i quattro casi di lupara bianca a Canosa) in provincia di Bari non si vedono più da anni, mentre lì sono all'ordine del giorno"". Non basta l'impegno quotidiano che le donne e gli uomini della Polizia di Stato, con professionalità profusa nel delicato settore della tutela dell'ordine e sicurezza pubblica, contribuiscono al mantenimento del complesso dei valori istituzionali e degli interessi primari sui quali si fonda la civile convivenza della comunità provinciale con eccezionale dedizione e altruismo dimostrato nell'espletamento delle funzioni di garanti dei principi democratici, anche con turni talvolta massacranti, a fronteggiare le predette difficoltà e a gestire la moltitudine delle chiamate d'emergenza provenienti dalla Provincia, il tutto aggravato dalla sua estensione territoriale e dalla variegata morfologia, tanto da generare uno stress da lavoro correlato di elevata entità. Doveroso quindi sottolineare una nota di plauso a tutti i Poliziotti della Provincia B.A.T., agli imprenditori locali e alle Amministrazioni Comunali, che in totale silenzio hanno superato, combattendo con grande impegno, anche gestito la precaria tenuta sociale dettata dai danni politici ed economici cagionati dall'effetto pandemico. La B.A.T. non può restare terra di nessuno. Pertanto, chiediamo che venga programmato un Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica Provinciale in uno dei Comuni più martoriati dai fenomeni descritti, affinché lo Stato dia un forte messaggio della Sua presenza", conclude la nota del SIAP.