Rassegna di "Teatro Civile" due spettacoli in programma ad Andria

Spettacoli in matinée per le scuole e incontri di approfondimento su tematiche civili e sociali

giovedì 2 marzo 2023 6.07
La Regione Puglia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese ha deciso di attivare una rassegna di Teatro Civile dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo ordine, nella consapevolezza che la cultura e, in particolare, il teatro possono concorrere in maniera determinante alla crescita socioculturale dell'individuo e della collettività.

Gli spettacoli saranno programmati tra marzo (si inizia il 9 a San Severo) e aprile (si finisce il 29 a Barletta) in ben sette diversi comuni: Andria, Barletta, Cerignola, Foggia, Manfredonia, San Severo e Trani.

Si tratta di appuntamenti a ingresso gratuito, due per ciascun comune, organizzati in matinée per le scuole, e arricchiti da incontri di approfondimento, dibattito e confronto su tematiche civili e sociali (tra cui la legalità, la lotta alla mafia, il rispetto dei diritti delle persone, il contrasto alla violenza di genere e al bullismo etc.) tra gli alunni e i referenti delle compagnie teatrali coinvolte, tutte pugliesi (Animalenta, Panart, Meridiani perduti, Koreja, Teatro dei Limoni, Teatrermitage, Compagnia Palcoscenico, Marluna Teatro, Il Carro dei Comici, Fatti d'Arte, Teatro Prisma, Avltek, Bottega degli Apocrifi, Piccola Compagnia Impertinente).
Gli spettacoli in programma ad Andria sono: "Manuale distruzione" ad Andria il 23 marzo alle 9.30 e alle 11.30; "Palazzo d'occidente" ad Andria il 27 aprile alle 9.30 e alle 11.30. Ingresso su prenotazione.

Mettendo a disposizione del giovane pubblico in formazione spettacoli con al centro temi di impegno sociale e civile, si intende offrire la possibilità ai più giovani di dotarsi di strumenti di lettura critica dei fenomeni sociali: pensare e realizzare una rassegna di teatro civile, rivolto alle scuole secondarie, vuol dire
aiutare le nuove generazioni a comprendere meglio il presente per poterlo governare e "giudicare criticamente".
"La rassegna di Teatro Civile nasce dall'esigenza di fare tornare i ragazzi a teatro e di comprendere quanto sia importante da un lato abbattere il muro dell'indifferenza e dall'altro essere parte attiva delle comunità - esordisce Grazia Di Bari, consigliera delegata per le Politiche culturali della Regione Puglia -. Gli spettacoli saranno su temi profondi, su cui è importante che i nostri giovani si confrontino. Dialogare tra loro e con i referenti delle compagnie teatrali coinvolte contribuirà a creare nei nostri studenti una coscienza critica. Il bullismo, l'illegalità, il gioco d'azzardo, vanno combattuti giorno per giorno e l'obiettivo di questa rassegna è far capire che si deve partire dalla quotidianità. Siamo sicuri - conclude - che i ragazzi ancora una volta ci stupiranno in positivo, mostrando grande sensibilità e voglia di dare il proprio contributo per una società diversa".

"Educare i giovani al giudizio critico è, forse, uno dei compiti più importanti oggi, in una società dove il ricorso ossessivo all'immagine e all'apparenza ha distolto lo sguardo dalle questioni legate al vivere nella comunità civile. Per questo desideriamo sempre più porci come interlocutori privilegiati delle scuole per poter formare e riformare la coscienza critica dei nostri cittadini e cittadine del domani" aggiunge il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Paolo Ponzio.
Sempre Paolo Ponzio ha inoltre letto un messaggio di saluto inviato da Giuseppe D'Urso, ex presidente del Teatro Pubblico Pugliese, che a causa di un imprevisto non è riuscito a partecipare alla presentazione della rassegna: "Mi sento particolarmente orgoglioso del fatto che il progetto prenda avvio: ho contribuito, inizialmente, alla partenza dei colloqui con gli assessorati coinvolti e le scuole, mettendo in rete le varie figure per la realizzazione di questa rassegna che ho sentito fin da subito necessaria per le giovani generazioni. Pensare e realizzare, infatti, una rassegna di teatro civile per le scuole secondarie vuol dire aiutare i più giovani a comprendere meglio il presente per poterlo governare e giudicare criticamente (nel senso illuministico del termine). Il teatro civile non si propone, infatti, come mera esibizione, ma come processo espressivo che cerca di dare un senso al mondo attuale. Ai giovani studenti si dà, quindi, l'opportunità di non sottrarsi a una lettura critica dei fenomeni sociali di cui, a volte, loro stessi sono sia protagonisti che vittime. Non mi dilungo, infine, sul potere, talvolta, salvifico del teatro, del "mettere in scena la realtà" e renderla ancora più vera e vicina. Sono convinto, infatti, che questa rassegna segnerà le coscienze e sosterrà le scuole nel loro percorso di presidi culturali, sociali e formativi. A voi tutti auguro buon lavoro e tenacia e forza per continuare su questo cammino che insieme abbiamo tracciato. Ai ragazzi e alle classi coinvolte in questo progetto auguro di stupirsi, riflettere, farsi domande, guardare tutto con quella lente di ingrandimento che ci permette di interrogarci su quelle sfumature, su quelle piccolezze che la frenesia a cui siamo abituati nasconde alla vista dei più".
L'iniziativa non si propone, infatti, come semplice e mera esibizione di spettacoli, ma come processo espressivo che cerca di dare un senso al mondo. È questa la consapevolezza da cui Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese, insieme alle amministrazioni locali coinvolte, sono partite decidendo di attivare questa rassegna di Teatro Civile diffusa nei principali centri cittadini delle province di Foggia e BAT.

Info: www.teatropubblicopugliese.it

Ma ecco il programma completo della Rassegna di "Teatro Civile", che si svolgerà da marzo ad aprile 2023, con tutte le date e le città interessate, tra cui Andria. Alla conferenza stampa di presentazione con Grazia Di Bari, consigliera delegata per le Politiche culturali della Regione Puglia c'era l'assessore alla Bellezza del Comune di Andria, Daniela Di Bari.
Spettacoli in matinée per le scuole e incontri di approfondimento su tematiche civili e sociali
09 marzo ore 9.30 – 11.30
SAN SEVERO – Teatro Verdi
Il Carro Dei Comici
BAR FELICIDAD
Spettacolo sul cyberbullismo
con Melissa Nardiello, Pierluigi De Palma, Leonardo Ciannamea, Martina Ciannamea, Marilena Carabellese,
Marco Sallustio, Carlo Salvemini, Claudia Gadaleta,
e con Pantaleo Annese e Rosa Tarantino
oggetti di scena e tecnica Matteo Altomare
testo e regia FRANCESCO TAMMACCO
Due storie corrono su due binari paralleli a in direzioni temporali invertite. I genitori di Mike hanno appena appreso una terribile notizia: durante una gita scolastica a Barcellona il ragazzo si sarebbe lanciato dal terzo piano dell'Hotel Plaza del Sol. Partono così subito per Barcellona. Contemporaneamente gli amici di Mike non prestano molta attenzione all'accaduto. Storditi dall'ebbrezza della libertà festeggiano nel bar Felicidad di Barcellona. Lo spettacolo dunque alza il sipario su uno spaccato incandescente e prezioso degli adolescenti del nostro tempo. Sul loro mondo talvolta cinico ed irriguardoso non lasciando però in ombra le responsabilità dei genitori. Al centro della vicenda una storia d'amore, tra Mike ed Angelo. Un amore tenero, primaverile, sconcertante per molti versi, violentato dall'ottusità prepotente dei loro amici bulli.
16 marzo ore 9.30 – 11.30
TRANI - Auditorium Monsignor Pichierri della Chiesa di San Magno
Teatro Dei Limoni
VILLAINS l'ombra del male
ideazione e regia ROBERTO GALANO
Shakespeare, prima di essere un poeta e un drammaturgo, era un essere umano, conosceva sé stesso, le sue debolezze, i desideri più reconditi dell'uomo. Era anche un bravo osservatore, proprio come Iago, e come lui, era sempre un passo avanti agli altri in quanto sapeva ben interpretare le esigenze del pubblico
dell'epoca; l'unico svago era il teatro e doveva essere cruento, mettere in scena i vizi più gravi, i desideri proibiti a cui ogni uomo o donna avrebbe voluto dar sfogo, solo così poteva attirare l'attenzione della platea. Impertinenti, amorali, egoisti ed ipocriti: questi sono solo alcuni degli aggettivi con cui potremmo descrivere i "villains" o personaggi cattivi, gli antagonisti nelle tragedie shakespeariane. Eppure in loro c'è qualcosa di oscuro che ci attrae. Sono personaggi affascinanti, seducenti quanto letali.
23 marzo ore 9.30 – 11.30
ANDRIA – Auditorium Mons. G. Di Donna
Fatti D'arte
MANUALE DISTRUZIONE
monologo di e con Mariantonia Capriglione.
regia RAFFAELE ROMITA
"Manuale Distruzione" è la storia di un'attrice alla ricerca costante della sua dimensione artistica. Tutte le incertezze di Mariantonia scaturiscono dalla perenne propensione al raggiungimento della perfezione.
La bellezza è l'ossessione di una donna che pur di piacere e di piacersi, inizia il macabro gioco dell'autolesionismo; entra così nel vortice della Bulimia combattendo tra amore e odio.
29-30 marzo ore 9.30 – 11.30
FOGGIA – Teatro Giordano
Compagnia Bottega Degli Apocrifi
RACCONTO PERSONALE
da un racconto di MAMADOU DIAKITÉ
collaborazione alla riscrittura in forma di racconto Stefania Marrone
con Mamadou Diakité
Un racconto personale, come quelli che capitano in treno, in fila alle poste, in una sala d'attesa… Ogni volta che qualcuno ha voglia di ascoltare e si trova a scoprire quanto è diversa dalla nostra la vita degli altri, e quanto simili alle nostre sono le emozioni, i bisogni e l'istinto che la guidano.
Abbiamo immaginato un evento simbolico, per pochi spettatori alla volta perché per raccontare la propria vita c'è bisogno dell'intimità che annulla le distanze. Mamadou è un giovane cittadino della Costa d'Avorio che si è messo in viaggio "senza motivo": non c'era una guerra nel suo Paese, non era perseguitato, aveva
addirittura da mangiare tutti i giorni, tre volte al giorno. Quella di Mamadou è una storia sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un'occasione nella vita per inseguire un sogno. Una storia lunga, che attraversa il deserto e che comincia con l'incontro con il trafficante più in gamba di tutta l'Africa: Sita la venditrice.
30 marzo ore 9.30 – 11.30
TRANI – Auditorium Monsignor Pichierri della Chiesa di San Magno
Teatro Prisma
DENUNCIO TUTTI
con Barbara Grilli
scritto e diretto da GIOVANNI GENTILE
"Mi assumo tutta la responsabilità per l'omicidio di Lea Garofalo". Così Carlo Cosco, ex compagno di Lea, confessa in aula il suo atroce delitto. Lea Garofalo è una testimone di giustizia e Carlo Cosco il capo del clan 'Ndranghetista di Viale Montello a Milano. La 'Ndrangheta è un modello di vita, una cultura, uno Stato nello Stato che spaccia, appalta e uccide e Milano è il centro degli affari e dello spaccio. Lea nasce in questo clima ma la sua voglia di libertà spacca gli schemi, è come sabbia nei meccanismi oliati della mafia calabrese, è un grido di aiuto e di verità che si eleva al di là delle istituzioni inermi e inefficaci. Da Petilia Policastro a Milano, in Viale Montello 6 fino alla sua morte, avvenuta in un appartamento di Via Prealpi e alla distruzione del suo corpo in un cantiere in Brianza. Milano è il centro anche della vita e della morte di Lea Garofalo. Perché quella che si ritiene una mafia minore, una mafia locale in realtà è la mafia più potente del mondo.
30 marzo ore 9.30 – 11.30
CERIGNOLA - Teatro Mercadante
AVL Studios in collaborazione con Associazione Emmaus
PER GIOCO SOLO PER GIOCO
con Michele d'Errico e Giusy Granito
musiche Domenico LA Marca
scritto e diretto da MARIO PIERROTTI
Una piccola stanza chiusa a chiave dall'interno, quella di Ludo (Ludovica), illuminata dallo schermo del computer e una piccola lampada, una luce fioca e nonostante tutto inutile visto che la nostra Ludo è "cieca" ma non nel senso di non vedente. Ludo passa gran parte del pomeriggio con il suo visore tridimensionale sugli occhi nel mondo che ha creato fatto a suo piacimento e misura. Ludo ha cambiato tutto partendo dal nome e poi il colore dei capelli, degli occhi, si è fatta formosa, simpatica, intelligente e spiritosa. L'amica o la fidanzata che tutti vorrebbero ed infatti Ludo ha tanti amici e si concede anche più di un fidanzato, perché no. Ludo in particolare ha l'amica del cuore a cui confida sogni, passioni, amori e malesseri. Amica che conosce bene - o almeno crede - a riportare Ludo alla realtà è a volte la voce della mamma, quella vera, tenuta fuori dalla porta. Mamma che è diversa, molto diversa da quella che Ludo frequenta nel suo mondo. Vince (Vincenzo) passa gran parte della sua giornata nel bar, tra slot, lotto e superenalotto. A vederlo vestito non si direbbe un perditempo è infatti un dottore ma anche un marito e padre la cui famiglia lo vede sempre meno perché preso dai suoi impegni professionali o almeno questo è quello che lui dice a moglie e figli quando risponde al telefono. Un uomo che per curiosità un giorno ha inserito una moneta in una slot e la fortuna o la maledizione lo ha voluto vincitore di una piccola somma ma l'emozione della vincita è stata forte e irripetibile fino a finire in mano a degli strozzini.
Due storie che si incrociano per gioco, solo per gioco mostrano delle vite che vanno pian piano ad emarginarsi dagli affetti, dai rapporti che vanno a rovinare la vita reale costruita con fatica e impegno in favore di un bisogno fittizio creato per gioco, solo per gioco.
18 aprile ore 10.30
SAN SEVERO – Teatro Verdi
Panart Produzioni
Ettore Bassi
IL SINDACO PESCATORE
tratto dall'omonimo libro di Dario Vassallo
testi di EDOARDO ERBA
regia ENRICO MARIA LAMANNA
Raccontiamo e soprattutto ricordiamo la storia di un eroe normale, Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso il 5 settembre 2010. Un uomo normale e straordinario in una regione malata e straordinaria come la Campania. Un uomo che ha sacrificato con la sua vita l'impegno di amministrare difendere e migliorare la sua terra e le sue persone. La sua opera di uomo semplice, onesto e lungimirante attraverso l'inizio della sua carriera politica, i successi straordinari ottenuti sul campo del Cilento nell'ottica del Bene Comune, compresa l'operazione Dieta Mediterranea assunta grazie a lui a Patrimonio dell'Unesco, fino al suo tragico epilogo.
18 aprile ore 10.00 – 11.30
CERIGNOLA – Teatro Mercadante
Teatrermitage
SOLA CONTRO LA MAFIA
tratto da Non lapicchiarecosì. Sola contro la mafia di Francesco Minervini, ed. La Meridiana
con Arianna Gambaccini
adattamento e regia VITO D'INGEO
produzione Teatrermitage | in collaborazione con Libera Puglia
Lo spettacolo è tratto dal libro "Non picchiare così. Sola contro la mafia", di Francesco Minervini, che racconta la storia di Maria, della sua forza, del suo coraggio e delle sue scelte: è una storia vera iniziata nel nord della Puglia a metà degli anni ottanta e non ancora terminata.
Maria, donna-bambina, si consegna inconsapevolmente nelle mani di un boss della mafia pugliese che la soggioga, ne fa una sua proprietà e la usa per compiere operazioni e traffici illeciti. La sua coscienza, narcotizzata da un "amore malato", si risveglia solo dinanzi alla vita che si rinnova nel suo grembo. La
gravidanza, custodita e difesa con le unghie, irrompe come bagliore nel buio della sua martoriata esistenza per diventare lama con cui tranciare i fili della crudele ragnatela che la avvolge. La fuga e la decisione di farsi "testimone" contribuirà a sgominare uno dei più efferati clan della cosiddetta "quarta mafia". Ma a Maria non sarà restituita la libertà. Costretta, sotto protezione e con altre identità, a peregrinare con suo figlio per la penisola, sperimenterà quanto crudele sia la "prigionia legalizzata" dei testimoni di giustizia e l'insensibilità delle istituzioni.
18 aprile ore 9.30 – 11.30
MANFREDONIA - Teatro Lucio Dalla
Piccola Compagnia Impertinente
FRICHIGNO
di Enrico Cibelli
diretto e interpretato da PIERLUIGI BEVILACQUA
Vincitore Premio Palco off Catania IV ed. Milano off fringe Festival Tragos
Finalista Doit Festival L'artigogolo Scrittori Per Il Teatro Roma
Frichigno! è un monologo a più voci, ad alta voce su Foggia, la città abituata a indossare la maglia nera del Sole 24 Ore. Frichigno! è uno spettacolo sui luoghi da dove veniamo, che per raccontare Foggia si affida a due icone degli anni Novanta: Zdeněk Zeman e Kurt Cobain. Zemanlandia e Nirvana. Frichigno! è una
pastiche teatrale che prende il nome dalla parola in codice, usata dai bambini foggiani quando, durante una qualsiasi partita di calcio di strada, il portiere tocca la palla con le mani, fuori dalla propria area. Cercando di non farsi vedere dagli altri. Frichigno! è uno spettacolo che per la prima volta porta in teatro la storia de La Società, la mafia foggiana. Frichigno! è il grido di gente innamorata della propria città.
19 aprile ore 9.30 – 11.30
FOGGIA – Teatro Giordano
Animalenta
FARFALLE
con Sara Bevilacqua, Arianna Gambaccini, Angela Iurilli, Ilaria Cangialosi
aiuto regia Giulia Fanelli
costumi Micaela Colella
disegno luci Vincent Longuemare
progetto grafico Nina Viviana Cangialosi
scritto e diretto da ILARIA CANGIALOSI
Racconta la storia delle sorelle Mirabal: Minerva, Mati, Patria e Dedè, nate a Ojo de Agua (Repubblica Dominicana) che lottarono contro il severo regime del generale Rafael Leónidas Trujillio (1923-1960) in cui persero la vita 30.000 haitiani circa, a causa di una politica xenofoba, in nome dello sbiancamento razziale.
Le sorelle Mirabal fondarono e divennero l'anima del Movimento 14 giugno: "Farfalle" era loro parola d'ordine. Lottarono per la libertà di ogni individuo e per l'emancipazione femminile, fino al 25 novembre del 1960, giorno in cui Minerva, Mati e Patria furono brutalmente assassinate. Grazie al loro coraggio e alla loro perseveranza il regime cadde.
21 aprile ore 9.30 – 11.30
MANFREDONIA - Teatro Lucio Dalla
Compagnia Palcoscenico
LE MANI CHE VORREI
scritto da Vincenzo Russo
con Dino La Cecilia e Vincenzo Russo
live performance e sound designer M° Guido Paolo Longo
soggetto e regia DINO LA CECILIA
Le mani che vorrei è il racconto di un uomo costretto a fare i conti con la realtà di un mondo che si nutre di disperazione e ambizioni illusorie, generando violenza e sopraffazione. Lorenzo, nell'ultimo saluto alle colonne del vecchio mondo, racconta la sua evoluzione dal sonno alla ragione, attraverso l'inciampo della coscienza sul dissesto delle illusioni che ne avvelenano l'anima. L'ultimo saluto del narratore diventa occasione di riflessione sull'humus del male; sulla perseveranza dei giusti; sul potere della fede in un ideale di redenzione. Attraverso i frammenti di una quotidianità diluita negli anni, due fratelli cresciuti nello stesso ambiente, percorrono strade agli antipodi. Attriti e resistenze di due mondi inconciliabili si fondono all'amore senza tempo di una famiglia ridotta alla solitudine, e segnerà il percorso di un futuro incerto, ma necessario. Dino La Cecilia e Vincenzo Russo, attraverso i personaggi rispettivamente di Lorenzo e Rocco, esplorano nello spettacolo i demoni di una casa che tenta in tutti i modi di sopravvivere a un destino segnato dall'infamia, una casa come tante e come nessuna, nella cornice degli anni in cui la lotta tra stato e mafia si fa più cruenta. Molti gli spunti di riflessione che saranno dedicati alla figura di Francesco Marcone.
27 aprile ore 9.30 – 11.30
ANDRIA - Auditorium Mons. G. Di Donna
Marluna Teatro
PALAZZO D'OCCIDENTE
di Michele Santeramo
con Patrizia Labianca e Maria Elena Germinario
disegno Luci Gianluigi Carbonara
regia ANTONIO MEMEO
produzione MARLUNA TEATRO Coproduzione I SERIOMICI
"Il palazzo d'occidente - Le sorelle Porro raccontate da loro stesse", un testo di Michele Santeramo. Il 7 marzo del 1946 una folla affamata e misera entra nel palazzo delle sorelle Porro, picchia, bastona, trascina fuori due delle sorelle, le ammazza a botte. Lascia i loro corpi senza vita per strada, per tutta la notte. Il
testo condivide con gli spettatori i temi che stanno alla base della necessità di violenza a cui sembriamo tutti condannati. Vari quadri raccontano la vicenda e provano a portarla dentro il presente delle relazioni tra le persone. Si indaga su come alla base della violenza ci sia la difesa strenua della parola "io". Qui
ciascuno spettatore dovrà decidere per sé chi ha ragione: chi ha ucciso o chi è stato ucciso. Lo spettacolo ha debuttato al Festival Castel dei Mondi di Andria nel settembre 2022.
28 aprile 9.00-11.30
BARLETTA – Teatro Curci
Meridiani Perduti
STOC DDÒ
con Sara Bevilacqua
drammaturgia Osvaldo Capraro
disegno Luci Paolo Mongelli
regia SARA BEVILACQUA

Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: "Stoc ddò". Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l'ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall'esempio di sua mamma, cumma' Nenette, donna determinata nell'educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l'angelo di Bari Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.
29 aprile ore 9.30 – 11.30
BARLETTA – Teatro Curci
Teatro Koreja
ALESSANDRO
Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande
di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno
con Fabrizio Saccomanno, Giorgia Cocozza, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, AndjelkaVulic
regia FABRIZIO SACCOMANNO
cura del progetto e consulenza artistica Salvatore Tramacere
coproduzione Ura teatro
si ringrazia Feltrinelli Editore
grazie a Cecilia Bartoli, Mario Desiati, Emiliano Morreale e Laura Scorrano un ringraziamento speciale a Maria Leogrande
Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, di dedicare la propria vita a donare luce a quello che rimane oscuro e nascosto nei luoghi più terribili, d'impegnarsi a smontare gli
stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli "Ultimi". Alessandro è Taranto. Alessandro è viaggio nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne. È viaggio infaticabile nei luoghi delle frontiere e dei muri. Alessandro è meraviglia di fronte a un quadro. È pratica altissima di una "pietas" dello sguardo. Alessandro è un compagno di viaggio in questi tempi difficili, una fonte inesauribile d'ispirazione. Alessandro è teatro pulsante, dove memoria, presente e utopia non sopportano mai, come in tutta la sua opera, di essere separati.
Ingresso gratuito su prenotazione. Date e orari degli spettacoli potranno subire variazioni. www.teatropubblicopugliese.it