Rapporto annuale Banca d'Italia: Puglia ferma e fuga di giovani
Marmo (FI): "In attesa di un'azione del governo, la Regione avvii un piano di investimenti e crescita dell'occupazione
mercoledì 20 giugno 2018
17.51
"Purtroppo per la Puglia ci sono più ombre che luci". Così Nino Marmo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, commentando il rapporto annuale sulla Puglia di Banca d'Italia.
"I dati economici della nostra Regione -aggiunge- raccontano di un territorio sostanzialmente fermo che non riesce a risolvere i suoi problemi strutturali e che ha un Pil ancora inferiore dell'8,5% rispetto al 2007. La crescita economica è troppo modesta e presenta criticità preoccupanti come il settore agricolo che ha subito una flessione del 4% del fatturato. A questo si aggiunge un generale e progressivo invecchiamento della forza lavoro a causa della difficoltà dei nostri ragazzi di trovare stabile occupazione. Rispetto all'inizio della crisi economica in Puglia- continua Marmo- abbiamo 80 mila occupati in meno con 40 mila neo laureati che negli ultimi dieci anni sono stati costretti ad abbandonare la nostra Regione. È la triste immagine di un territorio che non mette i propri giovani nelle condizioni di avere un futuro sicuro e dove le famiglie faticano a sostenere le spese.
In attesa di capire cosa intenda fare il nuovo Governo per sostenere il rilancio del Mezzogiorno, la Regione deve assolutamente avviare un serio piano che punti su investimenti e crescita dell'occupazione. E lo deve fare recuperando il suo ruolo di indirizzo politico e programmatico ormai sempre più demandato ad agenzie create ad hoc per non assumersi il peso delle proprie responsabilità. Mi auguro -conclude Marmo- che il Presidente Emiliano richiami tutta la sua Giunta a un maggior impegno".
"I dati economici della nostra Regione -aggiunge- raccontano di un territorio sostanzialmente fermo che non riesce a risolvere i suoi problemi strutturali e che ha un Pil ancora inferiore dell'8,5% rispetto al 2007. La crescita economica è troppo modesta e presenta criticità preoccupanti come il settore agricolo che ha subito una flessione del 4% del fatturato. A questo si aggiunge un generale e progressivo invecchiamento della forza lavoro a causa della difficoltà dei nostri ragazzi di trovare stabile occupazione. Rispetto all'inizio della crisi economica in Puglia- continua Marmo- abbiamo 80 mila occupati in meno con 40 mila neo laureati che negli ultimi dieci anni sono stati costretti ad abbandonare la nostra Regione. È la triste immagine di un territorio che non mette i propri giovani nelle condizioni di avere un futuro sicuro e dove le famiglie faticano a sostenere le spese.
In attesa di capire cosa intenda fare il nuovo Governo per sostenere il rilancio del Mezzogiorno, la Regione deve assolutamente avviare un serio piano che punti su investimenti e crescita dell'occupazione. E lo deve fare recuperando il suo ruolo di indirizzo politico e programmatico ormai sempre più demandato ad agenzie create ad hoc per non assumersi il peso delle proprie responsabilità. Mi auguro -conclude Marmo- che il Presidente Emiliano richiami tutta la sua Giunta a un maggior impegno".