Raccolta differenziata, Andria mantiene un'alta percentuale: 74,53% nel mese di aprile

La sindaca Bruno: «Migliorando ancora il dato potremmo accedere agli incentivi della Regione per alleggerire i costi di gestione»

venerdì 19 maggio 2023
A cura di Antonio D'Oria
«Andria mantiene una percentuale elevata di raccolta differenziata anche per il mese di aprile 2023, registrando il 74,53%. Oltre a ringraziare tutti, invito a migliorare ulteriormente il dato così da giungere a fine 2023 ad una percentuale idonea a percepire gli incentivi regionali che ci alleggerirebbero di un po' di costi. Possiamo e dobbiamo farcela». Una buona notizia che la sindaca Giovanna Bruno condivide nel suo video-post quotidiano, evidenziando il graduale miglioramento nel corretto conferimento dei rifiuti e una crescente sensibilità nel rispetto dell'ambiente.

«Una bella conferma dell'andamento del trimestre precedente, - prosegue la sindaca - in cui ci siamo attestati intorno al 75% con una punta del 76% pieno. Se riuscissimo a mantenere e anche a migliorare questo trend per tutto l'anno 2023, potremmo accedere a quella distribuzione di risorse da parte della Regione per andare a incidere su quegli importi di cui la nostra comunità si fa carico per la gestione dello smaltimento dei rifiuti, cosa che non è accaduta per il 2022 diversamente da altre città. All'inizio del suo mandato, questa amministrazione si è trovata di fronte a una percentuale di raccolta differenziata ai minimi storici pari al 56-58%, con punte del 54%. Siamo riusciti ad aumentare questo rendimento assestandoci sul 64%, ma la media dell'intero 2022 era inferiore a queste percentuali (intorno al 62%) e non ci ha consentito di ottenere quelle risorse».

L'aumento della percentuale di raccolta differenziata è un risultato positivo che è necessario mantenere con pratiche virtuose da parte di ciascun cittadino e contrastando gli incivili che abbandonano quantità ingenti di rifiuti soprattutto nelle campagne: un fenomeno, purtroppo, ancora molto diffuso. «Resta la piaga degli abbandoni eccessivi, - conclude il Primo Cittadino - soprattutto nelle zone extraurbane: ci tengo a ricordare che tutti gli interventi (alcuni ripetuti negli stessi luoghi) hanno un costo che vanno a ricadere su tutta la collettività. Cerchiamo dunque di sensibilizzarci, abbiamo fatto passi avanti ma dobbiamo consolidarci su questi buoni risultati e su abitudini sane».