Questione elettrosmog: "il Forum Ambiente Salute Andria chiede ufficialmente un incontro alle istituzioni"

All'ordine del giorno l'inquinamento elettromagnetico da 5G e non solo

venerdì 6 settembre 2019 13.18
Il Forum Ambiente Salute Andria chiede ufficialmente un incontro alle istituzioni sulla questione elettrosmog, sia per quanto riguarda l'inquinamento da elettromagnetismo da 5G e per altre vicende.

"Dopo l'incontro del 31 luglio scorso di una nostra delegazione - tiene a sottolineare il portavore pro tempore, Antonio Tragno del Forum Ambiente Salute Andria- con il commissario prefettizio, dott. Tufariello, il sub commissario dott.ssa Grandolfo e al dott. Berardino dell'Ufficio Ambiente della Città di Andria, durante il quale sono stati esposte varie problematiche che il Forum Ambiente Salute Andria, composto da 40 associazioni, hanno a cuore, non è stato dato più a sapere il seguito ai temi e preoccupazioni da noi indicati come prioritari come per esempio quello sull'elettrosmog . Noi chiediamo di essere coinvolti nelle scelte delle installazioni e riavvio dei "ripetitori" appellandoci alla convenzione di Aarhus, che riguarda l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, nota come Convenzione di Aarhus, è un trattato internazionale volto a garantire all'opinione pubblica e ai cittadini il diritto alla trasparenza e alla partecipazione in materia ai processi decisionali di governo locale, nazionale e transfrontaliero concernenti l'ambiente.
La diffusione dell'inquinamento da elettromagnetismo ad alta frequenza genera giustificati timori nei cittadini che, con crescente frequenza, ci pongono quesiti sulla normativa vigente e sulle possibilità di intervento.

Siamo consapevoli che i cosiddetti "ripetitori", ossia stazioni radio base, possano essere installati in base alle normative nazionali vigenti, previa autorizzazione dell'amministrazione comunale, tramite il parere della locale agenzia per la protezione ambientale (ARPA). Quest'ultima verifica il rispetto dei limiti normativi di ogni singolo progetto (nuova installazione oppure lo "switch on" di installazioni non attive).
Si rammenta che le verifiche includono sia gli impianti esistenti che i "nuovi", sommando i contributi di tutti gli impianti esistenti e quelli in progetto di attivazione, e questo comporta l'importanza dei pareri preventivi.
Grazie al regolamento comunale, approvato il 2 dicembre 2016 in consiglio comunale, l'amministrazione è in possesso di uno strumento finalizzato a minimizzare l'esposizione dei cittadini, individuando i siti più idonei ed evitando di esporre i cittadini a probabili rischi per la propria salute.
Si vuole portare anche all'attenzione l'imminente introduzione dei sistemi 5G ed i rischi sanitari che potrebbero provocare, soprattutto per la popolazione più esposta.

Fatte queste doverose premesse chiediamo agli organi preposti del Comune di Andria e non solo:
1) Un incontro monotematico con il commissario prefettizio e i dirigenti e funzionari dell'ufficio ambiente per dare seguito a quello che ci siamo detti il 31 luglio 2019;
2) di verificare l'esistenza di un parere preventivo rilasciato dalla locale agenzia per la protezione ambientale su tale tema;
3) di appurare che gli impianti siano stati correttamente autorizzati ed in linea con i contenuti del regolamento comunale;
4) di informarci e coinvolgerci, in quanto cittadini, nei processi decisionali;
5) di effettuare un monitoraggio periodico dei livelli di elettromagnetismo ad alta frequenza, in particolare nelle vicinanze dei siti sensibili (scuole, edifici pubblici etc.);
6) di promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione in merito al corretto utilizzo delle tecnologie e sui rischi per la salute dei cittadini, con particolare attenzione ai soggetti più sensibili, come donne in gravidanza e bambini;
7) di privilegiare le connessioni via cavo negli asili nidi, nelle scuole di ogni ordine e grado e negli uffici pubblici;
8) di preferire l'uso di telefoni fissi ai cordless nei siti sensibili;
9) di evitare cellulari/tablet accesi e connessi alla rete durante le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado;
10) di incoraggiare campagne educative finalizzate a disincentivare fortemente l'utilizzo dei telefoni cellulari da parte dei bambini ed adolescenti;

Nel caso in cui queste nostre richieste di incontro non venissero esaudite cercheremo di percorrere altre vie come quelle della raccolta delle firme o altre iniziative di informazione e sensibilizzazione", conclude la nota del Forum Ambiente Salute Andria.