Questa sera don Riccardo Agresti saluta la comunità del quartiere Le Croci
La lettera di commiato, il saluto ai suoi parrocchiani, al Vescovo ed al nuovo Parroco
giovedì 30 agosto 2018
Oggi, giovedì 30 Agosto 2018, alle ore 19.30 presso l'Oratorio "Sant'Annibale Maria di Francia", Don Riccardo Agresti saluterà la Comunità Parrocchiale Santa Maria Addolorata alle Croci.
Cari amici parrocchiani,
oggi concludo il mio viaggio con voi e ne intraprendo un altro ancora più misterioso.
Durante questi anni, che mi sono sembrati pochi perché sono volati in fretta, ho avuto con me tanti compagni d'avventura.
Alcuni sono arrivati fino in fondo alla meta con me, altri si sono fermati durante il percorso, mentre alcuni sono stati chiamati a fare la Volontà suprema.
Voglio dirvi grazie!
Ho ricevuto tanto e non so se ho dato un' pò di testimonianza e passione.
Di una cosa sono certo: ci ho messo tutto me stesso!
Ho cercato di amare, a modo mio.
Ho sbagliato tanto, però in buona fede.
Ho visto i vostri bisogni, e non mi sono mai tirato indietro.
Abbiamo, sin da subito, creato una rete: parrocchia - scuola - istituzioni, e siamo riusciti a prendere il sopravvento sul potere losco che predominava sul territorio.
Ringrazio tutte le Amministrazioni che si sono succedete in tutti questi anni, dai Sindaci ai Consiglieri, agli Assessori, che non hanno fatto mai mancare la loro vicinanza verso il nostro territorio.
Grazie a questa sinergia, le nostre famiglie hanno iniziato una vita nuova.
Ora sono convinto che ci sono tanti laici che possono continuare a fare la differenza ed aiutare il nuovo parroco, Don Francesco Santomauro, al quale auguro tutto il bene pastorale e di iniziare sin da subito ad amare la comunità che gli viene affidata.
Nessuno è stato escluso dall'attenzione pastorale: gli ammalati, i bambini, i giovani, le famiglie e i carcerati.
Chiedo perdono per tutte le volte che ho potuto involontariamente dare cattiva testimonianza ai piccoli così come ai più grandi.
Vi chiedo di continuare a costruire l'identità comunitaria, fatta di tante risorse umane e spirituali, a non abbassare la guardia e di collaborare perché tutti possano essere protagonisti del rinnovamento umano e spirituale in atto già da tempo.
Il Signore che da tempo ha preparato questa nuova svolta nella comunità e che si è servito anche del Vescovo, Mons. Mansi, al quale va il mio più vivo ringraziamento, possa benedire i nuovi passi che farete con Don Francesco.
Affidiamoci alla Vergine Addolorata perché ci tenga sempre sotto il suo manto e ci faccia sentire il cuore pulsante di Gesù Cristo e della Sua Chiesa.
Grazie per tutto ciò che ho ricevuto da voi in questi anni.
Don Riccardo Agresti
Cari amici parrocchiani,
oggi concludo il mio viaggio con voi e ne intraprendo un altro ancora più misterioso.
Durante questi anni, che mi sono sembrati pochi perché sono volati in fretta, ho avuto con me tanti compagni d'avventura.
Alcuni sono arrivati fino in fondo alla meta con me, altri si sono fermati durante il percorso, mentre alcuni sono stati chiamati a fare la Volontà suprema.
Voglio dirvi grazie!
Ho ricevuto tanto e non so se ho dato un' pò di testimonianza e passione.
Di una cosa sono certo: ci ho messo tutto me stesso!
Ho cercato di amare, a modo mio.
Ho sbagliato tanto, però in buona fede.
Ho visto i vostri bisogni, e non mi sono mai tirato indietro.
Abbiamo, sin da subito, creato una rete: parrocchia - scuola - istituzioni, e siamo riusciti a prendere il sopravvento sul potere losco che predominava sul territorio.
Ringrazio tutte le Amministrazioni che si sono succedete in tutti questi anni, dai Sindaci ai Consiglieri, agli Assessori, che non hanno fatto mai mancare la loro vicinanza verso il nostro territorio.
Grazie a questa sinergia, le nostre famiglie hanno iniziato una vita nuova.
Ora sono convinto che ci sono tanti laici che possono continuare a fare la differenza ed aiutare il nuovo parroco, Don Francesco Santomauro, al quale auguro tutto il bene pastorale e di iniziare sin da subito ad amare la comunità che gli viene affidata.
Nessuno è stato escluso dall'attenzione pastorale: gli ammalati, i bambini, i giovani, le famiglie e i carcerati.
Chiedo perdono per tutte le volte che ho potuto involontariamente dare cattiva testimonianza ai piccoli così come ai più grandi.
Vi chiedo di continuare a costruire l'identità comunitaria, fatta di tante risorse umane e spirituali, a non abbassare la guardia e di collaborare perché tutti possano essere protagonisti del rinnovamento umano e spirituale in atto già da tempo.
Il Signore che da tempo ha preparato questa nuova svolta nella comunità e che si è servito anche del Vescovo, Mons. Mansi, al quale va il mio più vivo ringraziamento, possa benedire i nuovi passi che farete con Don Francesco.
Affidiamoci alla Vergine Addolorata perché ci tenga sempre sotto il suo manto e ci faccia sentire il cuore pulsante di Gesù Cristo e della Sua Chiesa.
Grazie per tutto ciò che ho ricevuto da voi in questi anni.
Don Riccardo Agresti