Quartiere di San Valentino: elezioni lontane, emergenza vicina

Carnicelli: «Quella trasformazione rivoluzionaria non c'è neanche lontanamente»

venerdì 22 novembre 2013 9.39
A cura di Stefano Massaro
Piogge, strade, pazienza, disagi, future trasformazioni ed un quartiere: stiamo parlando di "San Valentino" ad Andria, una zona periferica della città ad alta densità abitativa e per il quale sono da anni in corso lavori di riqualificazione che procedono con grande ritardo e molta lentezza senza tangibili cambiamenti. Il Quartiere è praticamente isolato dal resto della città e nel corso degli anni è stato più volte abbandonato al suo destino senza interventi ordinari e men che meno straordinari. Una passeggiata nelle viuzze del quartiere è purtroppo il vero specchio della situazione di degrado che i cittadini non ci stanno a tollerare ancora: «Come rappresentanti del quartiere - ci dice Pietro Carnicelli, Presidente del Comitato di San Valentino - chiediamo umilmente che si intervenga con quelle minime opere di manutenzione ordinaria per rimuovere l'erbaccia che anche attorno alla chiesa, nell'area mercatale, prolifera fino a raggiungere altezze enormi. I giovani del nostro quartiere coltivano qui le loro passioni e alimentano i loro saperi per prepararsi a diventare ed essere una nuova futura classe dirigente competente, anche senza frequentare l'Università Privata alla quale vengono destinati fondi che potrebbero servire per dare un pò di dignità al nostro quartiere e garantire almeno la sicurezza stradale e igienico-sanitaria».

L'affondo del Presidente di Comitato è durissimo e punta tutto sul sarcasmo e sulla stanchezza di moltissimi cittadini costretti a fare i conti con una situazione al limite del sopportabile da tanti anni: «La realtà non è per nulla allegra perché quella trasformazione rivoluzionaria, dal punto di vista urbanistico e sociale del quartiere, non si vede neanche lontanamente e le condizioni delle stesse opere primarie che pure sono state in alcuni punti realizzate, col tempo sono addirittura da rifare - prosegue Carnicelli - In un quartiere come il nostro manca ancora la segnaletica stradale, mancano ancora le pensiline alle fermate dell'autobus per riparare donne, bambini ed anziani. Le minime regole di sano e civico comportamento vengono quotidianamente trasgredite e si continua a tollerare fin troppo certe situazioni che si consumano sotto gli occhi anche di coloro che si sono appostati per la difesa del quartiere nei loro presidi perennemente desertificati. Da anni si aspetta la realizzazione di un minimo, piccolo, semplice e modesto mercatino che quando era in fase di costruzione è crollato in seguito ad un alito di vento e del quale non si sa più niente anche se questa realizzazione ha fatto la fortuna di alcuni politici locali che ne hanno fatto bandiera elettorale con tanto di manifesti pubblici».

La situazione descritta è di quelle che mettono i brividi ed il piano di recupero funziona con estrema lentezza senza consentire una vera ricucitura del quartiere alla città: «Non ci resta che ridere ed essere comprensivi dei limiti altrui - conclude il Presidente del Comitato - in quanto siamo persone per bene, civili e rispettose degli altri esseri umani e delle regole, anche se non riusciamo mai ad essere contraccambiate se non con le moine e gli ammiccamenti che vengono elargiti con generosità nei periodi di campagna elettorale ma i tempi stanno cambiando, anche ad Andria e prima di tutti gli altri se ne stanno accorgendo i raccoglitori di voti che non hanno fatto neanche quel piccolo corso come richiesto ai raccoglitori di funghi».
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