Quaresima: Una gara di solidarietà a favore del progetto "Senza Sbarre"
Appello della Consulta diocesana delle "Aggregazioni Laicali Ecclesiali" di Andria
giovedì 1 marzo 2018
5.08
E' tempo di Quaresima e la chiesa di Andria si mobilita chiedendo aiuto a tutti in favore del progetto "Senza Sbarre".
Ecco l'appello della Consulta diocesana delle "Aggregazioni Laicali Ecclesiali" di Andria, a firma di don Vincenzo Giannelli e Raffaella Ardito.
"Carissimi amici,
è iniziato da pochi giorni il tempo di Quaresima, un tempo di grazia che la Chiesa mette a nostra disposizione come occasione di conversione e di ritorno a Dio.
Siamo chiamati, come dice il nostro Vescovo nella lettera pastorale Partiamo dal Centro, a maturare i nostri cuori cosicché riescano a spalancarsi ai bisogni degli altri, ad aprire le nostre orecchie capaci di ascoltare, a schiudere gli occhi per vedere le sofferenze, ad allargare le mani per accogliere e ad aprire la bocca per annunciare la speranza di una vita nuova e redenta.
La nostra Chiesa locale non può non continuare ad ascoltare i poveri, gli esclusi, gli scartati dalla società… ed ignorare il loro grido. Come anche non possiamo accettare la mentalità, che si insinua anche tra noi cristiani, che cerca di rendere i poveri invisibili. Noi siamo chiamati a non passare indifferenti di fronte alle povertà che si annidano nelle nostre parrocchie e città, perché il futuro e la speranza dei poveri sta nella nostra capacità di andare lì dove vivono i loro drammi, le loro emarginazioni e i loro scarti.
E' proprio nelle persone povere, deboli, umiliate…che possiamo riconoscere più chiaramente questa forza di novità e di carità che viene dal Signore. Lui che si è fatto piccolo e debole continua oggi a farsi incontrare nelle persone piccole e deboli: dunque negli affamati, nei disabili, nei carcerati, nei perdenti lavoro, in quanti per svariati motivi vivono ai margini.
Per dare concretezza a tutto ciò, scrive il nostro Vescovo nel messaggio per la Quaresima 2018, "la nostra Chiesa diocesana ha fatto la scelta di sposare in pieno il progetto Senza Sbarre, pensato come modalità concreta di aiutare i nostri fratelli che stanno vivendo una pena per reati commessi. Mentre essi pagano il loro debito contratto con la società, vengono aiutati, attraverso il lavoro a rieducarsi ad una vita onesta…Gli ambienti della Masseria San Vittore hanno bisogno di sostanziali lavori di risanamento per essere resi idonei ad ospitare i detenuti residenti…Stendo perciò la mano a tutti: parrocchie, confraternite, gruppi, associazioni, singoli fedeli. Mi aspetto una vera e propria gara di solidarietà!"
Impegniamoci perciò a consegnare il frutto dei nostri sacrifici e dei nostri risparmi alla Caritas diocesana per la finalità che il Vescovo ci ha proposto. Nessuna associazione, gruppo o movimento ecclesiale deve sentirsi escluso da questo dovere convinti che nessun uomo è irrecuperabile.
La nostra Chiesa locale sta facendo una scommessa di fondo: aiutare gli ultimi per essere aiutati.
Sicuri che "nessuno è così povero da non aver niente da dare", vi salutiamo fraternamente", conclude l'appello di don Vincenzo Giannelli e Raffaella Ardito.
Ecco l'appello della Consulta diocesana delle "Aggregazioni Laicali Ecclesiali" di Andria, a firma di don Vincenzo Giannelli e Raffaella Ardito.
"Carissimi amici,
è iniziato da pochi giorni il tempo di Quaresima, un tempo di grazia che la Chiesa mette a nostra disposizione come occasione di conversione e di ritorno a Dio.
Siamo chiamati, come dice il nostro Vescovo nella lettera pastorale Partiamo dal Centro, a maturare i nostri cuori cosicché riescano a spalancarsi ai bisogni degli altri, ad aprire le nostre orecchie capaci di ascoltare, a schiudere gli occhi per vedere le sofferenze, ad allargare le mani per accogliere e ad aprire la bocca per annunciare la speranza di una vita nuova e redenta.
La nostra Chiesa locale non può non continuare ad ascoltare i poveri, gli esclusi, gli scartati dalla società… ed ignorare il loro grido. Come anche non possiamo accettare la mentalità, che si insinua anche tra noi cristiani, che cerca di rendere i poveri invisibili. Noi siamo chiamati a non passare indifferenti di fronte alle povertà che si annidano nelle nostre parrocchie e città, perché il futuro e la speranza dei poveri sta nella nostra capacità di andare lì dove vivono i loro drammi, le loro emarginazioni e i loro scarti.
E' proprio nelle persone povere, deboli, umiliate…che possiamo riconoscere più chiaramente questa forza di novità e di carità che viene dal Signore. Lui che si è fatto piccolo e debole continua oggi a farsi incontrare nelle persone piccole e deboli: dunque negli affamati, nei disabili, nei carcerati, nei perdenti lavoro, in quanti per svariati motivi vivono ai margini.
Per dare concretezza a tutto ciò, scrive il nostro Vescovo nel messaggio per la Quaresima 2018, "la nostra Chiesa diocesana ha fatto la scelta di sposare in pieno il progetto Senza Sbarre, pensato come modalità concreta di aiutare i nostri fratelli che stanno vivendo una pena per reati commessi. Mentre essi pagano il loro debito contratto con la società, vengono aiutati, attraverso il lavoro a rieducarsi ad una vita onesta…Gli ambienti della Masseria San Vittore hanno bisogno di sostanziali lavori di risanamento per essere resi idonei ad ospitare i detenuti residenti…Stendo perciò la mano a tutti: parrocchie, confraternite, gruppi, associazioni, singoli fedeli. Mi aspetto una vera e propria gara di solidarietà!"
Impegniamoci perciò a consegnare il frutto dei nostri sacrifici e dei nostri risparmi alla Caritas diocesana per la finalità che il Vescovo ci ha proposto. Nessuna associazione, gruppo o movimento ecclesiale deve sentirsi escluso da questo dovere convinti che nessun uomo è irrecuperabile.
La nostra Chiesa locale sta facendo una scommessa di fondo: aiutare gli ultimi per essere aiutati.
Sicuri che "nessuno è così povero da non aver niente da dare", vi salutiamo fraternamente", conclude l'appello di don Vincenzo Giannelli e Raffaella Ardito.