Convegno su :"Quanto le donne possono essere forti"
Iniziativa dell'AMMI e della FIDAPA di Andria
domenica 21 maggio 2017
Mercoledì 17 maggio si è tenuto, presso il teatro di San Francesco ad Andria, un incontro-dibattito sulla salute delle donne nelle varie fasce di età organizzato in interclub dalla presidente dell'AMMI, Associazione Mogli Medici Italiani, dott.ssa Mariangela Chieppa e dalla presidente della FIDAPA Sezione di Andria, dott.ssa Gabriella Bonadies.
Le relatrici intervenute nel convegno sono state la dott.ssa Elisa Turi medico di base, la dott.ssa Titti Zagaria nutrizionista e la dott.ssa Stefania Navarra ostetrica e professionista della continenza e del pavimento pelvico.
La dott.ssa Turi ha aperto il convegno introducendola tematica sulla salute delle donne evidenziando innanzitutto l'importanza della cultura della prevenzione, che deve partire con la formazione di una maggiore consapevolezza di come attuare la prevenzione stessa ciò attraverso una serie di analisi cliniche e screening diagnostici da effettuare a seconda delle diverse fasce di età della donna.
Partendo dalla definizione di sindrome metabolica, con la quale si indica un insieme di fattori predisponenti che, uniti insieme, collocano il soggetto in una fascia di rischio elevato per malattie come il diabete, problemi cardiovascolari in genere e steatosi epatica, si evidenzia l'importanza di monitorare la stessa attraverso gli opportuni controlli clinici e diagnostici tali da evidenziare la presenza di fattori di rischio e ricorrere tempestivamente alla loro cura. Il più importante fattore di rischio rimane il sovrappeso che consiste in un eccesso di grasso corporeo, pericoloso soprattutto se concentrato nella regione addominale- sottolinea la dott.ssa Turi- tuttavia non devono essere sottovalutati anche gli errati stili di vita (ridotta attività fisica , alimentazione scorretta, abuso di alcol e droghe). Pertanto è fondamentale adottare delle abitudini corrette quali l'attività fisica quotidiana che può consistere anche in una semplice camminata a passo sostenuto per almeno mezz'ora al giorno per cinque giorni a settimana. Allo scopo di migliorare la sindrome metabolica è necessario inoltre associare all'attività fisica una sana e corretta alimentazione.
A riguardo la nutrizionista Titti Zagaria ha spiegato alla platea l'importanza di adottare una dieta della prevenzione volta a ridurre il grasso addominale, introducendo così nel regime alimentare gli alimenti a basso indice glicemico quali i legumi, la soia, i cereali non raffinati industrialmente (pane e pasta integrale), farro, orzo, kamut, farina Senatore Cappelli, eliminare dolci e bevande zuccherate, utilizzare l'olio extravergine di oliva al posto del burro, etc.
E' opportuno ridurre il latte, mentre i suoi derivati devono necessariamente essere scremati. E' consigliato inoltre l'uso delle carni bianche quali il pollo, il tacchino, il vitello da latte e il pesce ricco di omega 3. Tra gli alimenti consigliati c'è la soia, importante nella donna in menopausa per la prevenzione del tumore alla mammella, il gruppo delle verdure e ortaggi, in quanto sono ricchi di sostanze antiossidanti, oltre ai frutti rossi e all'olio evo ricchi di vitamine E. Bisogna evitare poi di consumare i prodotti confezionati o in scatola e preferire assolutamente i prodotti freschi.
La dott.ssa Navarra infine ha trattato il delicato argomento dell'incontinenza al femminile,un problema alquanto diffuso nelle donne in menopausa, spesso causato dalla gravidanze. La dottoressa si è soffermata nel suo intervento a specificare l'importanza della riabilitazione del pavimento pelvico, intesa come un insieme di tecniche specifiche di tipo conservativo che hanno come obiettivo la correzione delle disfunzioni presenti.
Le tematiche affrontate sono state così interessanti e coinvolgenti tali da suscitare nel pubblico presente un forte interesse manifestatosi nelle numerose domande di approfondimento rivolte alle relatrici.
Le relatrici intervenute nel convegno sono state la dott.ssa Elisa Turi medico di base, la dott.ssa Titti Zagaria nutrizionista e la dott.ssa Stefania Navarra ostetrica e professionista della continenza e del pavimento pelvico.
La dott.ssa Turi ha aperto il convegno introducendola tematica sulla salute delle donne evidenziando innanzitutto l'importanza della cultura della prevenzione, che deve partire con la formazione di una maggiore consapevolezza di come attuare la prevenzione stessa ciò attraverso una serie di analisi cliniche e screening diagnostici da effettuare a seconda delle diverse fasce di età della donna.
Partendo dalla definizione di sindrome metabolica, con la quale si indica un insieme di fattori predisponenti che, uniti insieme, collocano il soggetto in una fascia di rischio elevato per malattie come il diabete, problemi cardiovascolari in genere e steatosi epatica, si evidenzia l'importanza di monitorare la stessa attraverso gli opportuni controlli clinici e diagnostici tali da evidenziare la presenza di fattori di rischio e ricorrere tempestivamente alla loro cura. Il più importante fattore di rischio rimane il sovrappeso che consiste in un eccesso di grasso corporeo, pericoloso soprattutto se concentrato nella regione addominale- sottolinea la dott.ssa Turi- tuttavia non devono essere sottovalutati anche gli errati stili di vita (ridotta attività fisica , alimentazione scorretta, abuso di alcol e droghe). Pertanto è fondamentale adottare delle abitudini corrette quali l'attività fisica quotidiana che può consistere anche in una semplice camminata a passo sostenuto per almeno mezz'ora al giorno per cinque giorni a settimana. Allo scopo di migliorare la sindrome metabolica è necessario inoltre associare all'attività fisica una sana e corretta alimentazione.
A riguardo la nutrizionista Titti Zagaria ha spiegato alla platea l'importanza di adottare una dieta della prevenzione volta a ridurre il grasso addominale, introducendo così nel regime alimentare gli alimenti a basso indice glicemico quali i legumi, la soia, i cereali non raffinati industrialmente (pane e pasta integrale), farro, orzo, kamut, farina Senatore Cappelli, eliminare dolci e bevande zuccherate, utilizzare l'olio extravergine di oliva al posto del burro, etc.
E' opportuno ridurre il latte, mentre i suoi derivati devono necessariamente essere scremati. E' consigliato inoltre l'uso delle carni bianche quali il pollo, il tacchino, il vitello da latte e il pesce ricco di omega 3. Tra gli alimenti consigliati c'è la soia, importante nella donna in menopausa per la prevenzione del tumore alla mammella, il gruppo delle verdure e ortaggi, in quanto sono ricchi di sostanze antiossidanti, oltre ai frutti rossi e all'olio evo ricchi di vitamine E. Bisogna evitare poi di consumare i prodotti confezionati o in scatola e preferire assolutamente i prodotti freschi.
La dott.ssa Navarra infine ha trattato il delicato argomento dell'incontinenza al femminile,un problema alquanto diffuso nelle donne in menopausa, spesso causato dalla gravidanze. La dottoressa si è soffermata nel suo intervento a specificare l'importanza della riabilitazione del pavimento pelvico, intesa come un insieme di tecniche specifiche di tipo conservativo che hanno come obiettivo la correzione delle disfunzioni presenti.
Le tematiche affrontate sono state così interessanti e coinvolgenti tali da suscitare nel pubblico presente un forte interesse manifestatosi nelle numerose domande di approfondimento rivolte alle relatrici.