Quando la comunicazione diventa passione, essere radioamatore

Al contest nazionale anche la stazione di Andria dell'Associazione Radioamatori Italiani

venerdì 20 gennaio 2023 5.16
A cura di Cinzia Montedoro
Cosa significa essere oggi un radioamatore? Una domanda che nell'epoca del digitale, dei social network, degli smartphone e di internet suona forse un po' retrò, ma al di là delle considerazioni sul nuovo modo di concepire la comunicazione, il mondo della radio ha sicuramente un fascino che va al di là del tempo. La radio amatoriale apre le porte verso una dimensione invisibile, che permette di connettersi in modalità wireless grazie ad alcuni semplici componenti elettronici, i radioamatori sono dotati di una regolare autorizzazione e nominativo, e raggiungono con le loro antenne e trasmettitori, ogni angolo della terra attraverso la propagazione delle onde elettromagnetiche.
A questo mondo si aggiunge quello dei cosiddetti "Cibisti" ovvero gli operatori cb (dall'inglese citizen's band) che non necessitano di alcun esame tecnico e normativo per trasmettere. Il loro raggio di ricetrasmissione è ridotto a pochi chilometri.
Ed è, tornando ai radioamatori che oggi si racconta, grazie all'impegno di molti una storia moderna fatta di comunicazione, passione e conoscenza, mai sopita, anzi sempre viva che merita tanta attenzione, come il contest nazionale dei Radioamatori Italiani che ha visto tra i protagonisti anche la sezione federiciana dell'Associazione Radioamatori Italiani di Andria che conta al suo interno dodici associati. Il contest aveva tra gli obiettivi il maggior numero di collegamenti attivati con altre stazioni di radioamatori sia in fonia che telegrafia, la stessa che ha visto intorno la metà dell'800 la nascita del famoso codice morse inventato da Samuel Morse ma fu con l'invenzione della radio da parte di Guglielmo Marconi nel 1895 che iniziò ad essere universalmente utilizzato per le comunicazioni a distanza in quella che veniva chiamata Telegrafia Senza Fili.
La telegrafia ancora oggi è un "modus communicandi" vivo e attivo, sebbene le nuove generazioni non conoscano il più antico modo di operare nei radioamatori, il CW (onda continua), esso è considerato un vero e proprio patrimonio, la trasmissione del codice Morse avviene mediante emanazioni di suoni, ogni lettera, numero, segno di interpunzione, segnale di procedura, ha un suono proprio, il suo linguaggio è universale.
In un'epoca costellata dai social, dove le immagini o i video lasciano spazio a libere interpretazioni, leoni da tastiera la fanno da padrone, i like diventano una gara a chi è più potente e le condivisioni raccontano la necessita di comunicare con un click, il mondo dei radioamatori veste un abito più importante e costruttivo quello della comunicazione verbale capace di creare legami con il mondo in un modo che spesso dimentichiamo, quello dettato dalla forza della voce.
Far conoscere il mondo della Radio e dei Radioamatori anche negli istituti scolastici potrebbe essere un'occasione di crescita negli studenti, abituati a modi comunicativi diversi. La radio è uno strumento prezioso confrontarsi con la propria voce ha un valore sicuramente diverso dal postare foto, o altro, essa è un tesoro prezioso che va oltre il mi piace.