Pugno di ferro sulla vendita delle bibite in vetro da asporto e sulla rimozione delle deiezioni canine
Con l'ordinanza circa l'obbligo di pulire l'area esterna all'esercizio commerciale, Andria decide di fare sul serio contro gli incivili
martedì 28 agosto 2018
9.58
E 3. Dopo l'ordinanza che dispone multe salate per gli avventori incivili delle attività produttive che non provvedono a tenere pulita l'area esterna all'esercizio (marciapiede o strada che sia) nel raggio di 8 metri, arrivano anche le disposizioni sindacali sia sul divieto di vendita delle bibite in vetro per asporto, dalle 21.00 alle 6.00, alcooliche o analcooliche, su tutto il territorio comunale; sia quella della rimozione delle deiezioni canine e tutela dell'igiene cittadina.
Con queste 3 distinte ordinanze firmate ieri dal Sindaco, avv. Nicola Giorgino, e pubblicate sull'Albo Pretorio, il Settore Vigilanza-Polizia Locale vara così un'altra stretta contro coloro che sporcano e insozzano impunemente.
Avevamo già ieri informato dell'onere che il Comune ha posto a carico degli operatori economici, titolari o gestori delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande a sede fissa o su area pubblica, nonché artigianali (quali pizzerie da asporto, kebab, paninoteche ed attività analoghe) – di provvedere alla costante pulizia del tratto di marciapiedi e/o strada anche se sottostante portici, sul quale il locale prospetta, nel raggio di massimo 8 metri da porte, finestre, vetrine o ingressi degli stessi. Nel caso di inosservanza la sanzione pecuniaria è di 250 euro e, nel caso di recidiva delle violazioni, verrà disposta la chiusura dell'esercizio da 3 a 20 giorni.
Un'altra distinta ordinanza, la numero 390, ha invece introdotto – a salvaguardia della sicurezza urbana e dell'incolumità di tutte le persone, turisti e cittadini che frequentano gli ambiti della città di maggiore attrattiva, specie nelle ore serali o notturne, e per evitare l'abbandono dei contenitori su suolo pubblico, e dunque il ritrovamento, nelle adiacenze delle abitazioni di molti andriesi che segnalano la circostanza alla Polizia Locale, di cumuli di bottiglie, spesso ridotti in cocci estremamente pericolosi – il divieto di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro dalle ore 21.00 alle ore 06.00.
Tutto questo fermo restando il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcooliche e superalcoliche ai minori di anni 18.
Infine la ordinanza sindacale n. 392 in ordine all'obbligo di rimozione delle deiezioni canine senza far ricadere tale incombenza sull'Amministrazione locale.
Il caso è noto: è stata rilevata infatti la frequente presenza di deiezioni canine (escrementi dei cani solidi e liquidi) sul suolo comunale e in particolare sul sedime delle vie pubbliche o aperte al pubblico, delle piazze, su aree verdi, parchi ed aree pubbliche in genere e nelle zone attrezzate adibite al gioco dei bimbi, nonché sui muri di affaccio di edifici anche privati e mezzi in sosta a margine della via, il che lede la pubblica igiene, oltre che il decoro del Comune, ed è idonea a porre in pericolo la salute pubblica.
Per questo i proprietari dei cani sono responsabili per i danni arrecati ai terzi e alla collettività comunale e devoo provvedere personalmente a rimuovere le deiezioni e a munirsi di bottigliette d'acqua o altro liquido di lavaggio, per eliminare i residui liquidi biologici del cane ed il lavaggio delle superfici pubbliche o private interessate.
"Serve l'impegno di tutti contro chi insozza la città. Per questo – spiega l'Assessore alla Polizia Locale, avv. Pierpaolo Matera – abbiamo coinvolto anche gli esercenti commerciali che devono impegnarsi a tenere pulito, ed in ordine, lo spazio sul quale prosegue la consumazione di cibi e bevande acquistati dentro l'esercizio.
Tenere pulito fuori, e non solo dentro, è quindi ora un impegno comune al quale tutti dobbiamo tendere: per gli avventori di un esercizio avvivinarsi ad un'attività pulita, ordinata, curata, è la cifra distintiva di quell'esercizio.
Dobbiamo capirlo tutti. E' una questione di decoro urbano che torna a vantaggio anche del commercio e quindi dell'attrazione turistica che Andria è in grado di esercitare".
"La stretta sugli sporcaccioni – conclude il Sindaco, avv. Nicola Giorgino – non deve avere deroghe. Da chi consuma cibo e butta le carte per terra a chi beve e lascia bottiglie in giro ai proprietari dei cani tanto eleganti quando li portano al guinzaglio, ma poi riottosi ad occuparsi dei loro escrementi.
Ora basta e questo vale anche per chi getta i rifiuti per strada: la minoranza che sporca la città deve smetterla perchè c'è poi la maggioranza che paga le tasse per pulirla e che non deve girare la testa dall'altra parte ma segnalare alla Polizia Locale.
Il mio appello è pure ai genitori: vedo spesso anche bambini e ragazzini buttare per terra di tutto, come vedo automobilisti buttare carte e altro dalla macchina in corsa.
Terreste così la vostra casa, buttando tutto sul pavimento? Questo vuol dire che non basteranno plotoni di uomini delle forze dell'ordine e della nettezza urbana, se non cambieranno i comportamenti civici della comunità".
Con queste 3 distinte ordinanze firmate ieri dal Sindaco, avv. Nicola Giorgino, e pubblicate sull'Albo Pretorio, il Settore Vigilanza-Polizia Locale vara così un'altra stretta contro coloro che sporcano e insozzano impunemente.
Avevamo già ieri informato dell'onere che il Comune ha posto a carico degli operatori economici, titolari o gestori delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande a sede fissa o su area pubblica, nonché artigianali (quali pizzerie da asporto, kebab, paninoteche ed attività analoghe) – di provvedere alla costante pulizia del tratto di marciapiedi e/o strada anche se sottostante portici, sul quale il locale prospetta, nel raggio di massimo 8 metri da porte, finestre, vetrine o ingressi degli stessi. Nel caso di inosservanza la sanzione pecuniaria è di 250 euro e, nel caso di recidiva delle violazioni, verrà disposta la chiusura dell'esercizio da 3 a 20 giorni.
Un'altra distinta ordinanza, la numero 390, ha invece introdotto – a salvaguardia della sicurezza urbana e dell'incolumità di tutte le persone, turisti e cittadini che frequentano gli ambiti della città di maggiore attrattiva, specie nelle ore serali o notturne, e per evitare l'abbandono dei contenitori su suolo pubblico, e dunque il ritrovamento, nelle adiacenze delle abitazioni di molti andriesi che segnalano la circostanza alla Polizia Locale, di cumuli di bottiglie, spesso ridotti in cocci estremamente pericolosi – il divieto di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro dalle ore 21.00 alle ore 06.00.
Tutto questo fermo restando il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcooliche e superalcoliche ai minori di anni 18.
Infine la ordinanza sindacale n. 392 in ordine all'obbligo di rimozione delle deiezioni canine senza far ricadere tale incombenza sull'Amministrazione locale.
Il caso è noto: è stata rilevata infatti la frequente presenza di deiezioni canine (escrementi dei cani solidi e liquidi) sul suolo comunale e in particolare sul sedime delle vie pubbliche o aperte al pubblico, delle piazze, su aree verdi, parchi ed aree pubbliche in genere e nelle zone attrezzate adibite al gioco dei bimbi, nonché sui muri di affaccio di edifici anche privati e mezzi in sosta a margine della via, il che lede la pubblica igiene, oltre che il decoro del Comune, ed è idonea a porre in pericolo la salute pubblica.
Per questo i proprietari dei cani sono responsabili per i danni arrecati ai terzi e alla collettività comunale e devoo provvedere personalmente a rimuovere le deiezioni e a munirsi di bottigliette d'acqua o altro liquido di lavaggio, per eliminare i residui liquidi biologici del cane ed il lavaggio delle superfici pubbliche o private interessate.
"Serve l'impegno di tutti contro chi insozza la città. Per questo – spiega l'Assessore alla Polizia Locale, avv. Pierpaolo Matera – abbiamo coinvolto anche gli esercenti commerciali che devono impegnarsi a tenere pulito, ed in ordine, lo spazio sul quale prosegue la consumazione di cibi e bevande acquistati dentro l'esercizio.
Tenere pulito fuori, e non solo dentro, è quindi ora un impegno comune al quale tutti dobbiamo tendere: per gli avventori di un esercizio avvivinarsi ad un'attività pulita, ordinata, curata, è la cifra distintiva di quell'esercizio.
Dobbiamo capirlo tutti. E' una questione di decoro urbano che torna a vantaggio anche del commercio e quindi dell'attrazione turistica che Andria è in grado di esercitare".
"La stretta sugli sporcaccioni – conclude il Sindaco, avv. Nicola Giorgino – non deve avere deroghe. Da chi consuma cibo e butta le carte per terra a chi beve e lascia bottiglie in giro ai proprietari dei cani tanto eleganti quando li portano al guinzaglio, ma poi riottosi ad occuparsi dei loro escrementi.
Ora basta e questo vale anche per chi getta i rifiuti per strada: la minoranza che sporca la città deve smetterla perchè c'è poi la maggioranza che paga le tasse per pulirla e che non deve girare la testa dall'altra parte ma segnalare alla Polizia Locale.
Il mio appello è pure ai genitori: vedo spesso anche bambini e ragazzini buttare per terra di tutto, come vedo automobilisti buttare carte e altro dalla macchina in corsa.
Terreste così la vostra casa, buttando tutto sul pavimento? Questo vuol dire che non basteranno plotoni di uomini delle forze dell'ordine e della nettezza urbana, se non cambieranno i comportamenti civici della comunità".