Puglia Pride 2014: sabato prossimo a Lecce, oggi la presentazione

Dall'Arcigay un invito: «Rivendichiamo diritti, nuove diciture ed aiuto ai migranti»

venerdì 20 giugno 2014 09.33
Sarà quest'oggi la presentazione del Puglia Pride 2014 a cura dei vari comitati Arcigay della regione e che si svolgerà il 28 giugno nella Città di Lecce. La conferenza stampa di presentazione dell'evento sarà in contemporanea a Foggia, Barletta, Bari, Taranto e Lecce con una formula innovativa a partire dalle ore 12. Il Pride sarà organizzato per la prima volta nel capoluogo salentino. La città di Lecce è stata inoltre scelta in quanto sede del nascente comitato Arcigay "Salento La Terra di Oz" ed in quanto città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019. Nella settimana che precederà la parata verranno organizzate una serie di giornate nei maggiori capoluoghi della regione, in una cascata di eventi dedicati all'argomento della comunità arcobaleno, volte a sensibilizzare i cittadini verso le tematiche del Pride.

Il coordinamento Puglia Pride è nato dopo un percorso condiviso di due mesi e l'adesione di molte associazioni. Variegato è il novero delle rivendicazioni dichiarate nel documento politico, a livello nazionale: matrimonio egualitario, adozioni per coppie dello stesso sesso, unioni civili, riconoscimento delle famiglie omogenitoriali e del genitore non biologico, procreazione medicalmente assistita, legge contro omofobia e transfobia, legge sul cambio di genere sessuale, leggi in materia di tutela della persona transessuale e intersessuale oltre che sul lavoro, l'introduzione di un codice di autoregolamentazione per le materie LGBTQI. A livello regionale si chiede: una campagna di sensibilizzazione e informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, di aderire alla rete Re.A.Dy., di offrire aiuto ai migranti LGBT tramite formazione e progetti, di coinvolgere università e scuola nei processi di formazione ed educazione inerenti alle tematiche LGBT, dei centri specializzati nel percorso di transizione, dei piani sociali di zona, l'istituzione dei registri delle unioni civili e una riformulazione della modulistica cambiando la dicitura madre/padre a genitore.