Pubblici esercizi: arriva l'ordinanza sindacale per la quale si dovrà pulire l'area pertinenziale
Sanzione di 250 euro e, in caso di recidiva, chiusura dell'esercizio da tre a venti giorni
lunedì 27 agosto 2018
15.01
Basta immondizia e rifiuti lasciati fuori dai locali di somministrazione e/o vendita di bevande e/o alimentari che sovente vengono consumati, anche al di fuori degli esercizi o aree di concessione, e subito dopo abbandonati per strade, piazze, parchi ecc.., senza alcun riguardo al decoro e alla sicurezza o incolumità delle persone.
Questa mattina è stata emanata una apposita ordinanza sindacale, la n. 390, con la quale il Primo cittadina ordina, a far data odierna e sino al giorno 31 agosto del 2019 ai titolari o gestori delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande a sede fissa o su area pubblica, nonché artigianali (quali pizzerie da asporto, kebab, paninoteche ed attività analoghe) di provvedere alla costante pulizia del tratto di marciapiedi e/o strada anche se sottostante portici, sul quale il locale prospetta, nell'arco di una distanza del raggio di massimo 8 metri da porte, finestre, vetrine o ingressi degli stessi.
Elevata è la sanzione pecuniaria prevista, nella misura di € 250,00. E, in caso di recidiva, verrà disposta la chiusura dell'esercizio da tre a venti giorni. La recidiva si verifica qualora sia stata commessa la stessa violazione per due volte nell'arco della validità della presente ordinanza, anche se si è proceduto al pagamento della sanzione mediante pagamento in misura ridotta. Saranno adesso cura delle Forze di Polizia e dalla Polizia Locale verificare che questa ordinanza sia rispettata.
Il provvedimento, predisposto dall'Assessorato alla Polizia Locale ed alla Sicurezza urbana, si rivolge a titolari o gestori che dovranno, in pratica provvedere alla rimozione giornaliera di immondizie, rifiuti o materiali in genere derivanti dalla loro attività, depositati sulla strada, sui marciapiedi, su porte, finestre e vetrine, fioriere o ingressi degli stessi, nello spazio ricompreso in un raggio minimo di 8 metri dall'ingresso dell'attività in modo che, entro un'ora dall'orario di chiusura dell'esercizio, l'area in dotazione o comunque antistante risulti perfettamente pulita. Sovente, a causa del tipo di rifiuti abbandonati per strada, creano non pochi problemi alle stesse operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte degli operatori stradali, oltre che all'insudiciamento di strade e marciapiedi.
Quindi, in sostanza, i titolari o gestori delle attività di somministrazione o vendita di alimenti e bevande, saranno ritenuti responsabili della corretta applicazione di quanto sopra disposto e dovranno adottare nei confronti dei propri avventori, le necessarie misure di controllo.
Da Palazzo di Città sperano adesso che con questo provvedimento cessino le lamentele di cittadini e residenti che in varie occasioni hanno rivolto pubbliche denunce circa ripetuti episodi di vandalismo, di lesione dei diritti alla civile convivenza ed alla sicurezza ed incolumità pubblica, con la conseguenza di non poter fruire liberamente degli spazi urbani. Episodi che, è bene ricordarlo, hanno creato vivaci reazioni al libero utilizzo degli spazi pubblici e alla fruizione cui sono destinati e determinando un clima di insicurezza che ha portato a denunciare delle vere e proprie limitazioni alla libera circolazione delle persone, comportando altresì intralcio e turbativa al vivere civile, tanto da chiedere ripetuti interventi di contrasto da parte delle Forze dell'ordine.
Questa mattina è stata emanata una apposita ordinanza sindacale, la n. 390, con la quale il Primo cittadina ordina, a far data odierna e sino al giorno 31 agosto del 2019 ai titolari o gestori delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande a sede fissa o su area pubblica, nonché artigianali (quali pizzerie da asporto, kebab, paninoteche ed attività analoghe) di provvedere alla costante pulizia del tratto di marciapiedi e/o strada anche se sottostante portici, sul quale il locale prospetta, nell'arco di una distanza del raggio di massimo 8 metri da porte, finestre, vetrine o ingressi degli stessi.
Elevata è la sanzione pecuniaria prevista, nella misura di € 250,00. E, in caso di recidiva, verrà disposta la chiusura dell'esercizio da tre a venti giorni. La recidiva si verifica qualora sia stata commessa la stessa violazione per due volte nell'arco della validità della presente ordinanza, anche se si è proceduto al pagamento della sanzione mediante pagamento in misura ridotta. Saranno adesso cura delle Forze di Polizia e dalla Polizia Locale verificare che questa ordinanza sia rispettata.
Il provvedimento, predisposto dall'Assessorato alla Polizia Locale ed alla Sicurezza urbana, si rivolge a titolari o gestori che dovranno, in pratica provvedere alla rimozione giornaliera di immondizie, rifiuti o materiali in genere derivanti dalla loro attività, depositati sulla strada, sui marciapiedi, su porte, finestre e vetrine, fioriere o ingressi degli stessi, nello spazio ricompreso in un raggio minimo di 8 metri dall'ingresso dell'attività in modo che, entro un'ora dall'orario di chiusura dell'esercizio, l'area in dotazione o comunque antistante risulti perfettamente pulita. Sovente, a causa del tipo di rifiuti abbandonati per strada, creano non pochi problemi alle stesse operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte degli operatori stradali, oltre che all'insudiciamento di strade e marciapiedi.
Quindi, in sostanza, i titolari o gestori delle attività di somministrazione o vendita di alimenti e bevande, saranno ritenuti responsabili della corretta applicazione di quanto sopra disposto e dovranno adottare nei confronti dei propri avventori, le necessarie misure di controllo.
Da Palazzo di Città sperano adesso che con questo provvedimento cessino le lamentele di cittadini e residenti che in varie occasioni hanno rivolto pubbliche denunce circa ripetuti episodi di vandalismo, di lesione dei diritti alla civile convivenza ed alla sicurezza ed incolumità pubblica, con la conseguenza di non poter fruire liberamente degli spazi urbani. Episodi che, è bene ricordarlo, hanno creato vivaci reazioni al libero utilizzo degli spazi pubblici e alla fruizione cui sono destinati e determinando un clima di insicurezza che ha portato a denunciare delle vere e proprie limitazioni alla libera circolazione delle persone, comportando altresì intralcio e turbativa al vivere civile, tanto da chiedere ripetuti interventi di contrasto da parte delle Forze dell'ordine.