«Provvedimento palesemente incostituzionale»: salva la BAT

Il Sindaco di Andria, Giorgino, chiede le dimissioni della Dentamaro e tira le orecchie a qualche politico locale. In esclusiva su AndriaViva il video con l'intervista al Primo Cittadino

mercoledì 12 dicembre 2012 1.24
«Non si può sfruttare la prima occasione per farsi pubblicità e dire ai cittadini cose che non sono vere». E' un Giorgino determinato e voglioso di riporre al proprio posto ogni singolo passaggio istituzionale, dopo l'annuncio della Commissione Affari Istituzionali del Senato che non trasformerà in legge il decreto che tagliava 30 province italiane tra cui la BAT: «Era un provvedimento palesemente incostituzionale che non sarebbe mai arrivato sino in fondo al suo iter così come era immaginato. Il decreto era confusionario e pasticciato - prosegue in esclusiva per AndriaViva, Giorgino - ed era stato immaginato sopratutto per dare una risposta frettolosa all'Europa. Il decreto, che aveva l'intento di cancellare poche province in modo arbitrario e concentrare numerosi poteri su alcune realtà, non aveva al suo interno il coraggio e la forza di predisporre una legge costituzionale che andasse ad eliminare tutte le province. Tutti coloro che si sono battuti perché non diventassimo né periferia di Foggia né nuovamente di Bari, possono oggi esultare».

E poi due affondi pesanti e decisi: il primo tutto dedicato all'Assessore Regionale della Puglia, Dentamaro, mentre il secondo per coloro i quali hanno combattuto in città affinchè si tornasse nella provincia di Bari: «Sono incomprensibili e pretestuose alcune prese di posizione - continua Giorgino - di chi pervicacemente ha voluto distinguersi nel territorio portando avanti una battaglia, evidentemente di natura personale, prendendo in giro i cittadini con fughe in avanti dannose per tutte le nostre comunità, unite invece dalla volontà di non essere umiliate né svendute ad altre città o ad altri territori. Mi auguro – conclude il Sindaco Giorgino – che stante la clamorosa disparità di trattamento attuata dall'assessorato agli enti locali della Regione Puglia in tema di riordino delle province, più volte denunciata dal sottoscritto e da altri rappresentanti istituzionali del territorio, l'assessore regionale Dentamaro con un atto di dignità rassegni le proprie dimissioni».