Provincia Bat: i Sindaci di Margherita di S., Trinitapoli e S. Ferdinando "pretendono rispetto"
E rilanciano l'ente dei tre, conferenza stampa con Marrano, Puttilli e Di Feo
giovedì 7 settembre 2017
15.30
Non di secessione vera e propria ma poco ci manca. Una nuova gatta da pelare si affaccia tra le tante problematiche presenti nel territorio della Bat.
Stiamo parlando della richiesta di "rispetto per le comunità che rappresentano". A chiederla sono i sindaci di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia che rilanciano l'idea dell'Unione dei comuni del basso tavoliere, ente al momento in liquidazione.
Si pensa dunque all'avvio di una nuova avventura con lo stanziamento di fondi che sono da considerarsi come un investimento sul futuro e sulle proprie città che così potranno avere maggiore voce in capitolo sui tavoli che contano in materia ambientale, così come di vigilanza, politiche sociali e sicurezza. A partire da quello provinciale: «Eravamo alla periferia di Foggia - spiega il sindaco di San Ferdinando, Salvatore Puttilli -, dopo la nascita della Bat siamo finiti dalla padella alla brace, era prevedibile ma speravamo non accadesse. Servono interventi urgenti a partire, per esempio, dalle arterie che uniscono i tre comuni, ormai ridotte ad autentiche strade della morte».
Parole molto dure, da un chiaro ed inequivocabile significato politico.
«Contiamo di adempiere in pochi mesi alla chiusura dell'attuale Ente costituito nel 2002», spiega il sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo. «Chiarito ogni aspetto tecnico ed amministrativo –continua– con l'ultimazione della rilevazione della massa passiva e la liquidazione della stessa, anche con eventuali alienazioni patrimoniali, potremo pensare ad avviare una nuova avventura che dia realmente voce a queste tre comunità dal comune destino».
«Non ci manca nulla -ha concluso Paolo Marrano, il sindaco di Margherita di Savoia- , insieme contiamo quasi 50 mila abitanti, abbiamo grandi potenzialità turistiche, culturali e produttive e dobbiamo per questo pensare come se fossimo un tutt'uno». Un caso su tutti: non ha senso che Margherita lavori per tenersi stressa la Bandiera Blu se poi l'inquinamento arriva, tanto per fare un esempio, dalla vicina foce Carmosina che è in territorio di Trinitapoli.
Stiamo parlando della richiesta di "rispetto per le comunità che rappresentano". A chiederla sono i sindaci di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia che rilanciano l'idea dell'Unione dei comuni del basso tavoliere, ente al momento in liquidazione.
Si pensa dunque all'avvio di una nuova avventura con lo stanziamento di fondi che sono da considerarsi come un investimento sul futuro e sulle proprie città che così potranno avere maggiore voce in capitolo sui tavoli che contano in materia ambientale, così come di vigilanza, politiche sociali e sicurezza. A partire da quello provinciale: «Eravamo alla periferia di Foggia - spiega il sindaco di San Ferdinando, Salvatore Puttilli -, dopo la nascita della Bat siamo finiti dalla padella alla brace, era prevedibile ma speravamo non accadesse. Servono interventi urgenti a partire, per esempio, dalle arterie che uniscono i tre comuni, ormai ridotte ad autentiche strade della morte».
Parole molto dure, da un chiaro ed inequivocabile significato politico.
«Contiamo di adempiere in pochi mesi alla chiusura dell'attuale Ente costituito nel 2002», spiega il sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo. «Chiarito ogni aspetto tecnico ed amministrativo –continua– con l'ultimazione della rilevazione della massa passiva e la liquidazione della stessa, anche con eventuali alienazioni patrimoniali, potremo pensare ad avviare una nuova avventura che dia realmente voce a queste tre comunità dal comune destino».
«Non ci manca nulla -ha concluso Paolo Marrano, il sindaco di Margherita di Savoia- , insieme contiamo quasi 50 mila abitanti, abbiamo grandi potenzialità turistiche, culturali e produttive e dobbiamo per questo pensare come se fossimo un tutt'uno». Un caso su tutti: non ha senso che Margherita lavori per tenersi stressa la Bandiera Blu se poi l'inquinamento arriva, tanto per fare un esempio, dalla vicina foce Carmosina che è in territorio di Trinitapoli.