Prove tecniche nella Bat per un nuovo centrosinistra guardando al civismo di Decaro

E intanto si avviano i congressi cittadini del Pd per quello che sarà il dopo Letta

giovedì 17 novembre 2022 6.11
C'è fermento nel centrosinistra della sesta provincia pugliese. Dopo le recenti dichiarazioni del Presidente Emiliano circa la possibilità di non ricandidarsi quale governatore pugliese e di uscire imbattuto dall'agone politico, l'avvio degli incontri nei circoli pugliesi del Partito Democratico per il congresso ricostituente del partito del dopo Letta, insieme alle spinte che arrivano dai civismi civici, fanno guardare ad Antonio Decaro come all'esponente politico che unirebbe le tante anime del centrosinistra regionale. Una ricetta vincente, nell'auspicio determinante per le vittorie contro un centrodestra che vuole sempre più consolidarsi a livello regionale e locale.
Nei giorni scorsi, a Bisceglie durante un incontro pubblico proprio sul valore della cittadinanza attiva, organizzato da ben 35 sodalizi cittadini è intervenuto il Sindaco di Bari e Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani. Davanti ad una platea gremita di esponenti del centrosinistra del territorio, con amministratori locali e regionali presenti, tra tutti spiccava la presenza del capogruppo regionale Filippo Caracciolo e del sindaco della Città del Dolmen Angelantonio Angarano, c'erano anche molti rappresentanti del civismo provinciale, del M5S e del terzo polo che insieme rappresenterebbero il valore aggiunto per vedere affermare il centrosinistra alle prossime regionali del 2025 e non solo.
La reunion biscegliese, ha permesso di guardare a scenari politici futuri nel centrosinistra, azzoppato dopo il voto del 25 settembre scorso. Panorami politici, in particolare, scevri da logiche di sola appartenenza partitica. L'esperienza di Decaro a primo cittadino della città capoluogo regionale ed il suo buongoverno aperto a forme più rispondenti al nuovo modo di intendere il governo del territorio, guardano con speranza a questo modo di intendere la cosa pubblica. Cittadini protagonisti, autentici attori della cosa pubblica. La cittadinanza attiva che dagli anni '90 rappresenta uno degli strumenti più importanti dell'intervento diretto della democrazia partecipata, ormai sempre più diffusa anche nel nostro Paese può essere la chiave di volta di questo rinnovamento. Un cambiamento che vede anche il Partito Democratico del dopo Letta, profondo assertore di una fase rigeneratrice, inclusiva e non divisiva, con un rinnovamento della sua classe dirigente. Non era forse un caso che tra le mancate presenze vi fosse quella di Francesco Boccia, uno dei convitati di pietra della serata.