Progetto Barnaba della Diocesi di Andria: al via la prima azienda del 2014
Sono 40 i progetti di microcredito finanziati sino ad ora. Creatività con lo "Studio Refresh"
venerdì 1 agosto 2014
Arriva a compimento la prima attività imprenditoriale del 2014 per il progetto Barnaba attivo nella Diocesi di Andria da oltre 10 anni. E' nato, infatti, lo "Studio Refresh" di Fabio Zingarelli e Pasquale Piccolo che, con vitalità e creatività, si occuperà di comunicazione attraverso l'uso di nuove tecnologie. Il Progetto "Barnaba", affianca il progetto Policoro e si prefigge di favorire l'accesso al micro-credito per le fasce più deboli della popolazione della Diocesi andriese nell'ottica di contribuire alla creazione di occupazione soprattutto tra i giovani. Nel 2014 sono quattro i progetti finanziati dopo il corso di formazione "Credito alle idee" svoltosi tra novembre e dicembre 2013. Sono circa 40, invece, i progetti sin qui finanziati dal Progetto Barnaba nei 10 anni di attività.
«Il "Progetto Barnaba" - dicono i responsabili della Diocesi di Andria - da oltre 10 anni è attivo sul territorio, come segno della Caritas e della Chiesa locale in risposta al grave problema della disoccupazione giovanile. In concreto finanzia giovani che vogliono intraprendere la strada dell'autoimprenditorialità e vogliono mettere a frutto i propri talenti. Il Progetto Barnaba affianca il Progetto Policoro, che si occupa di orientamento e accompagnamento dei giovani nel mondo del lavoro con incontri e corsi di formazione. Proprio così è nato lo "Studio Refresh", dopo il corso formativo e la stesura finale del business plan, il progetto è stato valutato positivamente ed è risultato vincente di uno dei 4 finanziamenti previsti per il 2014. Refresh è un attività giovane e innovativa, merita tutta la fiducia e l'appoggio possibile, sicuramente avrà un futuro lungo e di successo, grazie alle capacità e alla determinazione dei due giovani soci».
Un micro-credito per l'imprenditoria giovanile con particolare attenzione alle qualità morali ed etiche dei soggetti individuati come beneficiari dell'operazione: «Refresh è un sogno - dice Fabio Zingarelli - un progetto che attraverso un bel percorso è giunto a compimento. Parliamo di comunicazione integrata e di idee per soggetti pubblici e privati in cui l'utilizzo delle nuove tecnologie e le azioni di guerrilla marketing, molto sviluppate in contesti economici del nord Italia, siano una parte fondante senza tralasciare la comunicazione tradizionale. Tutto questo in un'ottica di gestione razionale delle risorse di budget, prerogativa fondamentale in questo periodo di crisi economica».
«Il "Progetto Barnaba" - dicono i responsabili della Diocesi di Andria - da oltre 10 anni è attivo sul territorio, come segno della Caritas e della Chiesa locale in risposta al grave problema della disoccupazione giovanile. In concreto finanzia giovani che vogliono intraprendere la strada dell'autoimprenditorialità e vogliono mettere a frutto i propri talenti. Il Progetto Barnaba affianca il Progetto Policoro, che si occupa di orientamento e accompagnamento dei giovani nel mondo del lavoro con incontri e corsi di formazione. Proprio così è nato lo "Studio Refresh", dopo il corso formativo e la stesura finale del business plan, il progetto è stato valutato positivamente ed è risultato vincente di uno dei 4 finanziamenti previsti per il 2014. Refresh è un attività giovane e innovativa, merita tutta la fiducia e l'appoggio possibile, sicuramente avrà un futuro lungo e di successo, grazie alle capacità e alla determinazione dei due giovani soci».
Un micro-credito per l'imprenditoria giovanile con particolare attenzione alle qualità morali ed etiche dei soggetti individuati come beneficiari dell'operazione: «Refresh è un sogno - dice Fabio Zingarelli - un progetto che attraverso un bel percorso è giunto a compimento. Parliamo di comunicazione integrata e di idee per soggetti pubblici e privati in cui l'utilizzo delle nuove tecnologie e le azioni di guerrilla marketing, molto sviluppate in contesti economici del nord Italia, siano una parte fondante senza tralasciare la comunicazione tradizionale. Tutto questo in un'ottica di gestione razionale delle risorse di budget, prerogativa fondamentale in questo periodo di crisi economica».