Prof. Suriano: "S.O.S. mercato comunale di via Flavio Giugno"

Storico luogo, ma condizioni pessime: "Un solo intervento di risanamento in 86 anni di vita"

lunedì 17 aprile 2017
Via Flavio Giugno e un mercato comunale che oggi versa in pessime condizioni. Di questo tratta il prof. Riccardo Suriano, il quale mette in risalto il fatto che in merito allo storico mercato comunale sia stato effettuato un solo intervento di risanamento: «1931: è questa la data incisa sul portone d'ingresso in ferro battuto del mercato comunale coperto di Via Flavio Giugno nel borgo di Sant'Agostino. Sono trascorsi oltre 86 anni dalla sua nascita. Un'opera lungimirante della classe politica dell'epoca che volle dotare il centro storico di un'area mercatale. Allora il centro storico brulicava di gente, di botteghe artigiane, di negozi, di uffici pubblici e privati.

Gli anni sono passati, molte cose sono cambiate, il centro storico è stato abbandonato. Artigiani, negozianti e uffici sono spariti. Solo il vecchio mercato comunale è rimasto lì. Ma il suo degrado è gravissimo. In ottantasei anni l'unico intervento di risanamento risale agli anni novanta, allorché l'allora Sindaco di Andria, dott. Giannicola Sinisi, approvò un progetto di recupero. Ricordo che il mercato comunale venne sospeso. Per alcuni mesi rimase chiuso. Fu un intervento assai modesto ed effimero. Infatti a distanza di pochissimi anni il degrado tornò come prima. E oggi l'umidità è congenita all'interno del mercato comunale. Pareti fatiscenti e sporche. Macchie di umidità si allargano a vista d'occhio. L'intonaco si stacca...

Eppure anticamente il vecchio mercato comunale era un vero gioiello architettonico con le sue maestose volte, i suoi archi e soprattutto il suo splendido colonnato. In passato pare sia stato il refettorio dei Padri Agostiniani. Sarebbe opportuno, innanzitutto, trasferire altrove il vecchio mercato comunale, sempre all'interno del centro storico e garantendo l'occupazione e il lavoro agli attuali commercianti. E poi provvedere al suo completo risanamento, prima che sia troppo tardi.

Secondo noi, può diventare un altro contenitore culturale per Andria: uno spazio, ad esempio, riservato esclusivamente alla musica: musica classica, sinfonica, da camera, del bel canto. Uno spazio culturale a sé stante, riservato anche a seminari, incontri, dibattiti, conferenze, mostre sulla musica, sui grandi musicisti, antichi e moderni, andriesi come Farinelli e De Fidio, italiani ed internazionali. Uno spazio così in Andria non c'è ancora oggi e la città ne ha bisogno urgente nel terzo millennio».