Sacra Spina di Andria: il prodigio è avvenuto
Bagno di folla in piazza Catuma per la via Crucis
venerdì 25 marzo 2016
14.38
Il prodigio tanto atteso. Da questa mattina l'attenzione dei fedeli è tutta rivolta alla Sacra Spina esposta nella cappella di San Riccardo in attesa del prodigio. L'ultimo si è verificato il 25 marzo 2005, mentre il prossimo è previsto per il 2157. L'evento, già dalle prime ore della giornata, ha chiamato a raccolta tantissima gente che sta affollando la Cattedrale della città federiciana in un clima di silenzio e di preghiera.
ECCO LA CRONISTORIA DEL PRODIGIO:
- Ore 20.20: Si sta svolgendo, in piazza Catuma, la via Crucis davanti a migliaia di fedeli in preghiera.
- Ore 19.30: E' UFFICIALE: IL PRODIGIO E' INIZIATO. La commissione si è espressa e ha sciolto ogni riserva. Da quanto detto, è emerso che alle ore 16,10 si è rilevata la presenza di un rigonfiamento bianco, a forma di gemma, sotto la scheggiatura apicale. successivamente, ne sono emersi altri due: uno all'apice della spina, l'altro pochi millimetri sotto il primo. Alla base è rifiorito il segno del prodigio avvenuto nel 2005.
- Ore 18.45: ARRIVA L'UFFICIALITA' DALLA COMMISSIONE SCIENTIFICA. Questa volta a confermarlo è Paolo Farina che ha affermato: «Annuncio che il prodigio sta per iniziare. Già da questa mattina abbiamo notato qualche segno ma non abbiamo diffuso la notizia per prudenza e quindi evitare ogni esaltazione. I fedeli oggi sono qui per pregare e c'è gente che è tornata in chiesa dopo anni. Questo è il vero prodigio». A quanto pare anche quest'anno il prodigio ci sarà. Un avvenimento storico se si pensa che il prossimo appuntamento è fissato fra oltre un secolo.
- Ore 18.25: La commissione non si sbilancia, ma qualcosa si sta muovendo. A confermarlo è una delle componenti della commissione scientifica, Silvana Campanile, che ha affermato: «Monsignor Calabro ha invitato alla preghiera, evitando ogni tipo di distrazione, perché qualche segno lo stiamo vedendo. La commissione non è concorde, quindi non posso dire nulla con certezza. Un notaio sta verbalizzando ogni aspetto che sta emergendo». Ormai è chiaro che rispetto questa mattina alle 9, quando è iniziate l'ostensione della Sacra Spina, qualcosa è cambiata, ma è ancora presto per gridare al prodigio. Infatti, lo ricordiamo, il legno della spin inizia a scorticarsi e sulla punta è spuntata una bolla.
- Ore 17.45: IL PRODIGIO STA PER COMINCIARE. A dirlo è il vescovo della diocesi di Andria, monsignor Raffaele Calabro, secondo il quale, appena è iniziata la celebrazione eucaristica,la commissione ha individuato dei segni di cambiamento che lasciano pensare a un prodigio. Da quanto emerso si può apprendere che sulla punta della spina ci sia una bolla e il legno stia iniziando a scorticarsi.
- Ore 17.10: PICCOLO CAMBIAMENTO, MA NON ANCORA PRODIGIO. La commissione sta osservando con particolare attenzione l'urna della Sacra Spina. Qualche fedele, addirittura, pare che abbia visto sgorgare delle gocce di sangue. Semplice suggestione o presagio di ciò che sta per accadere: solo i fatti potranno testimoniarlo. Da, inoltre, sottolineare che i componenti della commissione scientifica e pastorale, intervistati finora, non hanno dato alcuna certezza che il prodigio stesse accadendo, però hanno affermato che qualche cambiamento rispetto alle ore 9, quando è iniziata l'ostensione, c'è stato. Da, inoltre, sottolineare che i componenti della commissione scientifica e pastorale, intervistati finora, non hanno dato alcuna certezza che il prodigio stesse accadendo, però hanno affermato che qualche cambiamento rispetto alle ore 9, quando è iniziata l'ostensione, c'è stato.
- Ore 16.30: «Grande affluenza di fedeli». Questo è, secondo don Sabino Lambo presidente della commissione liturgica, il vero segno di grazia che la Sacra Spina sta donando alla città di Andria. «Importante in questa giornata - continua don Sabino - è la liturgia quaresimale che si appresta a farci vivere il mistero pasquale. Il segno rimanda sempre a una realtà, quindi la spina rimanda a Cristo che l'ha portata sul capo e che deve essere sempre il centro della fede»
- Ore 15.50: Un clima di preghiera e di ascolto. Così i fedeli stanno vivendo un'appuntamento con la storia che si ripeterà fra oltre un secolo. A confermarlo è don Gianni Agresti, del capitolo cattedrale, che ha affermato: «C'è una notevole partecipazione. I fedeli stanno vivendo con spirito di preghiera, accostandosi al sacramento della confessione». Un testimone che ha vissuto il prodigio nel 2005 e che oggi potrà essere testimone di un altro pezzo di storia. «In tanti - continua don Gianni - stanno riacquistando la fede proprio grazie a questa attesa. Fino a questo momento, confermano i medici, non c'è stato nessun segno che possa ricondurre a un prodigio».
- Ore 13.00: La commissione scientifica ancora non si pronuncia, ma qualcosa rispetto a questa mattina è cambiata. La conferma arriva dal dottore Antonio Riezzo, componete dell'equipe, che intervisto in diretta, ha affermato: «Nessuno gridi al prodigio, perché, come la storia insegna, occorre che la spina, proveniente dalla corona data a Gesù nel momento della sua crocifissione, sanguini e cambi di colore. Le telecamere che da 4 ore stanno riprendendo nella cappella di san Riccardo in cattedrale non hanno fatto notare nessun segno particolare».
ECCO LA CRONISTORIA DEL PRODIGIO:
- Ore 20.20: Si sta svolgendo, in piazza Catuma, la via Crucis davanti a migliaia di fedeli in preghiera.
- Ore 19.30: E' UFFICIALE: IL PRODIGIO E' INIZIATO. La commissione si è espressa e ha sciolto ogni riserva. Da quanto detto, è emerso che alle ore 16,10 si è rilevata la presenza di un rigonfiamento bianco, a forma di gemma, sotto la scheggiatura apicale. successivamente, ne sono emersi altri due: uno all'apice della spina, l'altro pochi millimetri sotto il primo. Alla base è rifiorito il segno del prodigio avvenuto nel 2005.
- Ore 18.45: ARRIVA L'UFFICIALITA' DALLA COMMISSIONE SCIENTIFICA. Questa volta a confermarlo è Paolo Farina che ha affermato: «Annuncio che il prodigio sta per iniziare. Già da questa mattina abbiamo notato qualche segno ma non abbiamo diffuso la notizia per prudenza e quindi evitare ogni esaltazione. I fedeli oggi sono qui per pregare e c'è gente che è tornata in chiesa dopo anni. Questo è il vero prodigio». A quanto pare anche quest'anno il prodigio ci sarà. Un avvenimento storico se si pensa che il prossimo appuntamento è fissato fra oltre un secolo.
- Ore 18.25: La commissione non si sbilancia, ma qualcosa si sta muovendo. A confermarlo è una delle componenti della commissione scientifica, Silvana Campanile, che ha affermato: «Monsignor Calabro ha invitato alla preghiera, evitando ogni tipo di distrazione, perché qualche segno lo stiamo vedendo. La commissione non è concorde, quindi non posso dire nulla con certezza. Un notaio sta verbalizzando ogni aspetto che sta emergendo». Ormai è chiaro che rispetto questa mattina alle 9, quando è iniziate l'ostensione della Sacra Spina, qualcosa è cambiata, ma è ancora presto per gridare al prodigio. Infatti, lo ricordiamo, il legno della spin inizia a scorticarsi e sulla punta è spuntata una bolla.
- Ore 17.45: IL PRODIGIO STA PER COMINCIARE. A dirlo è il vescovo della diocesi di Andria, monsignor Raffaele Calabro, secondo il quale, appena è iniziata la celebrazione eucaristica,la commissione ha individuato dei segni di cambiamento che lasciano pensare a un prodigio. Da quanto emerso si può apprendere che sulla punta della spina ci sia una bolla e il legno stia iniziando a scorticarsi.
- Ore 17.10: PICCOLO CAMBIAMENTO, MA NON ANCORA PRODIGIO. La commissione sta osservando con particolare attenzione l'urna della Sacra Spina. Qualche fedele, addirittura, pare che abbia visto sgorgare delle gocce di sangue. Semplice suggestione o presagio di ciò che sta per accadere: solo i fatti potranno testimoniarlo. Da, inoltre, sottolineare che i componenti della commissione scientifica e pastorale, intervistati finora, non hanno dato alcuna certezza che il prodigio stesse accadendo, però hanno affermato che qualche cambiamento rispetto alle ore 9, quando è iniziata l'ostensione, c'è stato. Da, inoltre, sottolineare che i componenti della commissione scientifica e pastorale, intervistati finora, non hanno dato alcuna certezza che il prodigio stesse accadendo, però hanno affermato che qualche cambiamento rispetto alle ore 9, quando è iniziata l'ostensione, c'è stato.
- Ore 16.30: «Grande affluenza di fedeli». Questo è, secondo don Sabino Lambo presidente della commissione liturgica, il vero segno di grazia che la Sacra Spina sta donando alla città di Andria. «Importante in questa giornata - continua don Sabino - è la liturgia quaresimale che si appresta a farci vivere il mistero pasquale. Il segno rimanda sempre a una realtà, quindi la spina rimanda a Cristo che l'ha portata sul capo e che deve essere sempre il centro della fede»
- Ore 15.50: Un clima di preghiera e di ascolto. Così i fedeli stanno vivendo un'appuntamento con la storia che si ripeterà fra oltre un secolo. A confermarlo è don Gianni Agresti, del capitolo cattedrale, che ha affermato: «C'è una notevole partecipazione. I fedeli stanno vivendo con spirito di preghiera, accostandosi al sacramento della confessione». Un testimone che ha vissuto il prodigio nel 2005 e che oggi potrà essere testimone di un altro pezzo di storia. «In tanti - continua don Gianni - stanno riacquistando la fede proprio grazie a questa attesa. Fino a questo momento, confermano i medici, non c'è stato nessun segno che possa ricondurre a un prodigio».
- Ore 13.00: La commissione scientifica ancora non si pronuncia, ma qualcosa rispetto a questa mattina è cambiata. La conferma arriva dal dottore Antonio Riezzo, componete dell'equipe, che intervisto in diretta, ha affermato: «Nessuno gridi al prodigio, perché, come la storia insegna, occorre che la spina, proveniente dalla corona data a Gesù nel momento della sua crocifissione, sanguini e cambi di colore. Le telecamere che da 4 ore stanno riprendendo nella cappella di san Riccardo in cattedrale non hanno fatto notare nessun segno particolare».