Processo strage ferroviaria, cambia il presidente del collegio
Lo ha annunciato il presidente del Tribunale di Trani Antonio De Luce
giovedì 10 settembre 2020
11.17
Non c'è pace per il processo per l'incidente ferroviario del 12 luglio 2016 sulla Andria-Corato. Dalla prossima udienza, slittata dal 16 al 23 settembre, un nuovo giudice prendera' il posto di Antonio De Luce, presidente del Tribunale di Trani, che aveva assunto la presidenza del collegio dopo la ricusazione del primo collegio giudicante. A comunicarlo al termine dell'udienza svoltasi ad Andria ieri (nell'auditorium 'Riccardo Baglioni') lo stesso De Luce, che ha invitato le parti a prestare il consenso alla rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, per evitare il rischio che il processo - come previsto per legge in caso di sostituzione di un giudice - possa ripartire da zero. Per la prossima udienza verra' completato l'esame da parte dei pm dell'investigatrice del Noif (il Nucleo operativo incidenti ferroviari della Polfer), che nell'udienza odierna ha illustrato i contenuti di alcune delle informative depositate sul caso, soffermandosi in particolare sui ruoli delle figure apicali della societa' ferroviario coinvolte nel processo. La parola poi passera' alle difese per il controesame.
A processo ci sono 17 persone fisiche piu' la societa' Ferrotramviaria. Si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici di Ferrotramviaria, di un dirigente del Ministero dei Trasporti e due direttori dell'Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria (che si occupa delle linee ferroviarie in concessione), che rispondono, a vario titolo, dei reati di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Ferrotramviaria e' imputata in qualita' di persona giuridica per la responsabilita' amministrativa nei reati contestati ai suoi dipendenti. Parti civili nel processo (solo nei confronti delle persone fisiche) la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia, alcune associazioni, parenti delle vittime e passeggeri sopravvissuti. Ferrotramviaria, Ministero dei Trasporti e Regione Puglia sono stati citati in qualita' di responsabili civili.