Processo Rating: tutti assolti imputati S&P

Procura di Trani aveva chiesto pene tra i 2 e i 3 anni. Ruggiero: «Le sentenze si rispettano»

giovedì 30 marzo 2017 12.53
Il Tribunale di Trani ha assolto dall'accusa di manipolazione del mercato 5 tra analisti e manager di Standard & Poor's e la stessa società di rating. La procura aveva chiesto la condanna a due anni per Deven Sharma, all'epoca dei fatti presidente mondiale di S&P; a 3 anni ciascuno per Yann Le Pallec, responsabile per l'Europa, e per gli analisti del debito sovrano Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer. Per S&P era stata chiesta la condanna alla sanzione di 4,6 milioni.

«Le sentenze si rispettano. Abbiamo fatto il nostro lavoro fino in fondo. Forse c'è un po' di amarezza, ma c'è l'assoluzione convinzione che tutto quello che si poteva fare e dire è stato fatto». Lo ha detto il pm Michele Ruggiero, oggi all'esito della sentenza di primo grado che ha assolto i 5 tra ex manager e analisti dell'agenzia di rating S&P.

«Con grande orgoglio - ha proseguito il magistrato della Procura tranese - perché questa è una battaglia che abbiamo cercato di fare per ripristinare un po' di trasparenza e verità. Confidiamo nel lavoro della magistratura. Rispetto per le decisioni dei giudici. Leggeremo le motivazioni e poi valuteremo».

Per l'avvocato Guido Alleva, difensore della società e dei cinque imputati, l'assoluzione «non è stata né una sorpresa. né era prevista». «Ogni processo ha la sua storia», ha proseguito. «Ovviamente sono contento della decisione del Tribunale di Trani. Penso che questa decisione - ovviamente poi leggeremo le motivazioni - dimostri che le ipotesi di responsabilità di S&P erano sostanzialmente infondate, come abbiamo sempre sostenuto. Non abbiamo mai mancato di avere fiducia nella deliberazione di questi giudici. E abbiamo cercato di spiegare al Tribunale tutte le ragioni degli analisti di Standard & Poor's e mi sembra - ha concluso - il Tribunale le abbia accolte».

Soddisfazione è stata espressa, infine, dalla stessa società S&P in una nota. «La decisione di oggi - sostiene - conferma in modo inequivocabile come in tutti questi anni la società sia stata oggetto di illazioni fantasiose. Finalmente è stata resa giustizia alla società e ad ognuna delle persone che quotidianamente lavorano con onestà e competenza professionale. Abbiamo sempre riposto tutta la nostra fiducia nella correttezza delle nostre azioni e nelle capacità dei giudici che hanno dissolto - conclude - ogni dubbio sull'integrità e sulla qualità del nostro lavoro».