Processo disastro ferroviario Andria Corato: ascoltati due testi
Raccolte le testimonianze dell'ex assessore Giannini e dell'ing. Fabietti di Ferrotramviaria
giovedì 14 ottobre 2021
16.55
Si è tornati in aula, questa mattina, giovedì 14 ottobre a Trani presso l'auditorium della chiesa di San Magno, per una nuova udienza del processo relativo al disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato della Ferrotramviaria, che provocò la morte di 23 persone ed il ferimento di altri 51 passeggeri.
Oggi sono stati sentiti come testi l'avvocato Giovanni Giannini, all'epoca dei fatti assessore regionale ai trasporti, che su domande meramente "tecniche" ha dichiarato di non poter rispondere con precisione, perché certi argomenti erano di competenza dei dirigenti e degli uffici addetti e non dell'assessore (organo meramente politico).
Seconda testimonianza raccolta quella dell'ingegnere Pio Fabietti, dirigente Ferrotramviaria, ascoltato sul sistema di sicurezza "contassi". Tale sistema, che prevedeva una spesa di 600mila euro, sarebbe dovuto rientrare in un progetto più ampio di interventi alle infrastrutture.
Al termine delle audizioni, è stato disposto il rinvio della trattazione al 28 ottobre prossimo per ascoltare il teste Stefano Quagliana, militare della Guardia di Finanza.
Nel processo in corso davanti al Tribunale di Trani, in composizione collegiale, sono imputate la Ferrotramviaria e altre 17 persone accusate a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Si sono costituite parti civili la Regione Puglia, i Comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia, associazioni e familiari delle vittime.
Oggi sono stati sentiti come testi l'avvocato Giovanni Giannini, all'epoca dei fatti assessore regionale ai trasporti, che su domande meramente "tecniche" ha dichiarato di non poter rispondere con precisione, perché certi argomenti erano di competenza dei dirigenti e degli uffici addetti e non dell'assessore (organo meramente politico).
Seconda testimonianza raccolta quella dell'ingegnere Pio Fabietti, dirigente Ferrotramviaria, ascoltato sul sistema di sicurezza "contassi". Tale sistema, che prevedeva una spesa di 600mila euro, sarebbe dovuto rientrare in un progetto più ampio di interventi alle infrastrutture.
Al termine delle audizioni, è stato disposto il rinvio della trattazione al 28 ottobre prossimo per ascoltare il teste Stefano Quagliana, militare della Guardia di Finanza.
Nel processo in corso davanti al Tribunale di Trani, in composizione collegiale, sono imputate la Ferrotramviaria e altre 17 persone accusate a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Si sono costituite parti civili la Regione Puglia, i Comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia, associazioni e familiari delle vittime.