Prime polemiche per una "estate andriese" partita in ritardo e senza il coinvolgimento di associazioni cittadine
Le osservazioni del consigliere regionale Zinni, sulla decisione del Commissario Tufariello e sul costo complessivo degli eventi in programma
sabato 24 agosto 2019
14.41
La decisione del Commissario Tufariello di dar vita da fine agosto e per un mese ad un calendario di eventi culturali e cinematografici per la città di Andria, una tardiva "estate andriese", sta provocando alcune critiche da parte del mondo politico locale.
Due determinazioni dirigenziali, pubblicate sull'albo pretorio del Comune di Andria, la n. 2528 del 21 agosto 2019 e la seconda, la n. 2544 del giorno successivo, impegnano una cifra complessiva, poco meno di 20 mila euro, per una serie di eventi culturali e cinematografici, da realizzarsi nell'ambito di una c.d. estate musicale andriese.
Ebbene, è il consigliere regionale Sabino Zinni, capogruppo della lista Emiliano Sindaco di Puglia a muovere delle osservazioni circa questi due provvedimenti, per altro assegnati a due associazioni culturali non facenti parte del vasto mondo associazionistico cittadino:
"Stamattina apprendiamo con piacere che ci sarà una "Estate andriese"... a settembre.
Apprendiamo anche che verranno sborsati dal Comune circa 20 mila euro, e destinati alle 2 associazioni che organizzeranno gli eventi.
Visto quanto appreso è impossibile non farsi però qualche domanda.
Come sono state scelte le associazioni coinvolte? Perché a quanto sembra non v'è traccia di un avviso pubblico a riguardo. Trattandosi di una serie di eventi sarebbe stato doveroso, spero si possa far chiarezza su questo punto.
Visto che l'estate ormai volge al termine, non sarebbe stato meglio evitare di usare quei soldi per una rassegna tardiva e invece destinarli a qualche debitore del Comune che attende i suoi soldi da mesi o anni?
Se proprio si voleva dar vita a un'azione così, non sarebbe stato un bel segnale incoraggiare un'esperienza come "A misura Duomo", o altre simili, ossia una manifestazione in cui enti privati andriesi si sono rimboccati le maniche autonomamente per evitare che il centro storico morisse del tutto d'estate?
Il mondo dell'associazionismo andriese è variegato e molto attivo sia in ambito culturale che artistico: perché non dare spazio in primis ad esso?", conclude il suo intervento il consigliere regionale Sabino Zinni.
Due determinazioni dirigenziali, pubblicate sull'albo pretorio del Comune di Andria, la n. 2528 del 21 agosto 2019 e la seconda, la n. 2544 del giorno successivo, impegnano una cifra complessiva, poco meno di 20 mila euro, per una serie di eventi culturali e cinematografici, da realizzarsi nell'ambito di una c.d. estate musicale andriese.
Ebbene, è il consigliere regionale Sabino Zinni, capogruppo della lista Emiliano Sindaco di Puglia a muovere delle osservazioni circa questi due provvedimenti, per altro assegnati a due associazioni culturali non facenti parte del vasto mondo associazionistico cittadino:
"Stamattina apprendiamo con piacere che ci sarà una "Estate andriese"... a settembre.
Apprendiamo anche che verranno sborsati dal Comune circa 20 mila euro, e destinati alle 2 associazioni che organizzeranno gli eventi.
Visto quanto appreso è impossibile non farsi però qualche domanda.
Come sono state scelte le associazioni coinvolte? Perché a quanto sembra non v'è traccia di un avviso pubblico a riguardo. Trattandosi di una serie di eventi sarebbe stato doveroso, spero si possa far chiarezza su questo punto.
Visto che l'estate ormai volge al termine, non sarebbe stato meglio evitare di usare quei soldi per una rassegna tardiva e invece destinarli a qualche debitore del Comune che attende i suoi soldi da mesi o anni?
Se proprio si voleva dar vita a un'azione così, non sarebbe stato un bel segnale incoraggiare un'esperienza come "A misura Duomo", o altre simili, ossia una manifestazione in cui enti privati andriesi si sono rimboccati le maniche autonomamente per evitare che il centro storico morisse del tutto d'estate?
Il mondo dell'associazionismo andriese è variegato e molto attivo sia in ambito culturale che artistico: perché non dare spazio in primis ad esso?", conclude il suo intervento il consigliere regionale Sabino Zinni.