Primarie 2015, Malcangi: «Mancato il confronto»

Critico il più giovane tra i candidati in campo in vista del 22 febbraio

sabato 21 febbraio 2015
A cura di Stefano Massaro
«Difficoltà, imbarazzo e disorganizzazione sono i termini più concreti con i quali siamo arrivati a questo appuntamento delle primarie del 22 febbraio per la scelte del candidato sindaco del centro sinistra». Sono queste le parole utilizzate da Mirko Malcangi per raccontare il suo percorso avviato tempo addietro proprio in vista dell'appuntamento elettorale tutto interno al centrosinistra ed in particolare con le anime di Partito Democratico e Progetto Andria. Lo stesso Malcangi, sostenuto dall'associazione Libertà è Partecipazione, è il più giovane tra i candidati in campo: «Imbarazzo per tutti gli scritti del PD per quanto accaduto soprattutto nell'ultimo periodo - ha detto ancora Malcangi - Disorganizzazione perchè in questi 60 giorni ci hanno chiesto di ritardare per garantire il confronto ed abbiamo spostato le primarie per ben 3 volte sempre per lo stesso motivo per giungere alla fine a non realizzare neanche un momento di interscambio tra tutti i tre contendenti. Noi abbiamo un programma preciso con 10 priorità a partire dalle considerazione che il Sindaco, oggi, deve dire che le casse sono semi vuote e che dobbiamo pensare ad un intenso programma di lavoro, cultura e turismo che sono i cardini per far tornare Andria a splendere sia a livello regionale che nazionale».

Al centro della conferenza stampa di Mirko Malcangi anche l'aspetto più legato alla questione Corte dei Conti e bilancio del Comune di Andria: «Da Sindaco non avrei mai detto che abbiamo violato la legge per realizzare delle opere - ha precisato Malcangi - il Sindaco è un esempio per tutti ed in particolare per i giovani. Il Sindaco non può dire abbiamo violato per, ma avrebbe dovuto dire che abbiamo rinunciato a qualcosa pur di continuare a restare perfettamente in linea con la legge». Altro tema scottante il probabile candidato alla carica di consigliere regionale espressione del Partito Democratico, questione rilanciata anche dallo stesso Michele Emiliano ospite giovedì sera ad Andria: «Da lunedì, indipendentemente dalle primarie, - ha detto Malcangi - proseguiremo con la ricostruzione del PD, un partito che non è riuscito a fare opposizione credibile e non è stato minimamente coinvolto nel percorso regionale. Andria deve avere rappresentanza in Consiglio Regionale ed inizia la nostra battaglia per far si che la città, all'interno del PD, possa avere il proprio candidato».