Prima le idee, due giorni di dibattito per i giovani di centrodestra
Barchetta: «Discutere per il confronto», Volpi: «Non ci interessano i nomi»
sabato 24 gennaio 2015
11.47
Parte oggi all'Officina San Domenico di Andria, la due giorni dal titolo "Prima le idee" dedicata ai giovani di centro destra per dibattiti, confronti e proposte in vista anche dei prossimi appuntamenti elettorali: «Iniziativa dei giovani e per i giovani perchè crediamo che dal confronto possano nascere nuove proposte oltre alla possibilità di fare rete su scala locale, regionale e nazionale - ha detto Andrea Barchetta, organizzatore dell'evento - in particolare noi giovani di centrodestra vogliamo aggredire il declino di questa fase politica concentrandoci sulle idee, sulle proposte e sullo sviluppo di alcune tematiche». Diversi gli argomenti trattati in tavole di partecipazione ad hoc: «Avremo temi come quello dell'imprenditoria, ma anche delle politiche sociali, dell'immigrazione e delle politiche di integrazione sino ad arrivare alla comunicazione, alla cultura ed ai social media».
«I giovani di centrodestra pugliesi non si lasciano trasportare in una diatriba politica che riguarda il candidato Presidente della Regione ma portano direttamente le proprie idee per i programmi politici». Sono queste le parole di Andrea Volpi, Presidente Nazionale di Azione Universitaria nonché Consigliere Metropolitano di Roma Capitale, ospite della due giorni andriese: «E' un evento importante soprattutto per i giovani che continuano a mettersi in moto e la Città di Andria ha avuto la volontà di ospitarci e non possiamo che ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di questo evento. C'è voglia di fare politica in questo momento importante ed in un luogo importante restituito alla collettività proprio per creare questo genere di iniziative». In Puglia, proprio il centrodestra, è ancora imbrigliato nella scelta del "nominativo" per le prossime elezioni del Governatore, ma Volpi rilancia la necessità di pensare ai programmi prima che ai nomi: «Ci interessano poco i nomi - ha detto Andrea Volpi - noi oggi porteremo le nostre idee, cosa vogliono i giovani e quali le soluzioni e le proposte. La Puglia è storicamente una delle regioni in cui il centrodestra è andato meglio, voglio spingermi ad affermare che la Puglia è di centrodestra. Ma se i cittadini non interpretano più il consenso, vuol dire che c'è qualcosa che non va e sicuramente si tratta di cosa si parla. Meno burocratese e più argomenti reali come l'Ilva di Taranto o l'Imu agricola. Bisogna tornare ad esser vicini alla gente».
«I giovani di centrodestra pugliesi non si lasciano trasportare in una diatriba politica che riguarda il candidato Presidente della Regione ma portano direttamente le proprie idee per i programmi politici». Sono queste le parole di Andrea Volpi, Presidente Nazionale di Azione Universitaria nonché Consigliere Metropolitano di Roma Capitale, ospite della due giorni andriese: «E' un evento importante soprattutto per i giovani che continuano a mettersi in moto e la Città di Andria ha avuto la volontà di ospitarci e non possiamo che ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di questo evento. C'è voglia di fare politica in questo momento importante ed in un luogo importante restituito alla collettività proprio per creare questo genere di iniziative». In Puglia, proprio il centrodestra, è ancora imbrigliato nella scelta del "nominativo" per le prossime elezioni del Governatore, ma Volpi rilancia la necessità di pensare ai programmi prima che ai nomi: «Ci interessano poco i nomi - ha detto Andrea Volpi - noi oggi porteremo le nostre idee, cosa vogliono i giovani e quali le soluzioni e le proposte. La Puglia è storicamente una delle regioni in cui il centrodestra è andato meglio, voglio spingermi ad affermare che la Puglia è di centrodestra. Ma se i cittadini non interpretano più il consenso, vuol dire che c'è qualcosa che non va e sicuramente si tratta di cosa si parla. Meno burocratese e più argomenti reali come l'Ilva di Taranto o l'Imu agricola. Bisogna tornare ad esser vicini alla gente».