Presidi di Polizia davanti agli ospedali, Giordano (Sap): "La coperta oltre a essere corta è anche bucata"

Mercoledì 15 marzo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura a Barletta sul tema

lunedì 13 marzo 2023 16.13
Sono 189 i presidi di polizia già attivi o di imminente attivazione nelle strutture ospedaliere a seguito delle indicazioni impartite dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Si tratta di un incremento del 50 per cento rispetto ai 126 presidi preesistenti, riferisce una nota del Viminale. In particolare, da febbraio sono stati aperti o riattivati 51 presidi di polizia ed altri 12 saranno a breve operativi. Il numero di operatori della polizia di stato complessivamente impiegati ogni giorno passa da 228 a 411 unità, con un aumento di 183 unità, pari all'80 per cento. Questo rafforzamento del personale impiegato ha riguardato non solo i presidi di nuova attivazione ma anche quelli già attivi, che sono stati potenziati sulla base delle nuove esigenze di tutela della sicurezza. Di questo si parlerà mercoledì prossimo in un vertice in Prefettura, nella Bat sarebbero sette i presidi di polizia da attivare. Sul tema interviene il Sap, Sindacato autonomo di Polizia con una nota a firma di Vito Giordano, segretario provinciale che riportiamo:

«Non "è un dato che è dato sapere" cosa accadrà mercoledì 15 marzo nel corso del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica che si terrà nella Prefettura BAT. L'argomento è serio. Analizzare la situazione degli ospedali e presidi ospedalieri presenti nella provincia (sono sette in tutta la BAT), e prospettare come presenziare gli stessi con le forze di polizia. Il Governo, e il Ministro Piantedosi, è stato chiaro nel dare le risposte concrete al problema che riguarda la sicurezza degli ospedali e degli operatori sanitari, perché, una maggiore presenza dei poliziotti, con funzioni di prevenzione e controllo, in tutti quei luoghi a maggiore frequentazione di pazienti, sarebbe un'ottima opportunità per contrastare sempre più efficacemente i fenomeni di criminalità e degrado, in modo da incidere positivamente sul versante della sicurezza, reale e percepita della gente, in special modo nel nostro distretto della BAT, dove l'incidenza criminale è fortemente presente. Il silenzio della Questura sull'argomento, tra l'altro rimarcato dagli organi di stampa, non fa altro che acclarare quello che il SAP di questa provincia denuncia da tempo (ancor prima della sua apertura): "se da un lato abbiamo ritenuto positivo la presenza dello Stato sul territorio, di contro abbiamo subito detto che questa Questura non si sarebbe dovuta aprire se alla base, oltre alla struttura, poco dimensionata, vi è ancora, una mancanza di uomini e mezzi che a oggi (a quasi due anni dall'inaugurazione), non sono in numero sufficiente ad aver completato l'apertura di alcuni uffici importanti come l'Ufficio Immigrazione e l'ufficio Amministrativo Contabile (per non parlare di altre articolazioni ancora inesistenti nella stessa Questura)". A chiosa di questo argomento, il SAP aveva rimarcato che la "coperta oltre a essere corta era anche bucata". Ve ne è la dimostrazione che tra le ultime operazioni effettuate dalla Questura, vi è stato uno svuotamento del Commissariato di Canosa (già fortemente martoriato dalla carenza di uomini), trasferendo alla questura quattro unità (un po' come nel caso di quel storico evento de "Facite ammuine"). Quindi, a questo punto cosa sperare? A meno di una "mandrakata" della Questura (forse stanno pensando di adottare tripli turni di lavoro!), il SAP non può far altro che aspettare; solo che queste attese sono diventate incolmabili. Basti pensare che questa Organizzazione sta attendendo, da tempo immemore, di ricevere dei dati riguardanti i turni di lavoro dei poliziotti per incontrare i vertici della questura ed affrontare quei problemi che interessano il "benessere del personale", a partire proprio dai "turni di lavoro". Il mistero della sicurezza? NOI continuiamo a temporeggiare, ma la misura sta diventando COLMA».