Presepe vivente alla scuola “Carella”
Prorogato al 16 dicembre con grande successo
venerdì 16 dicembre 2016
10.34
Niente recita di Natale quest'anno per i bambini di 3, 4 e 5 anni della scuola dell'infanzia "M. Carella", che si sono ritrovati coinvolti in una iniziativa ben più ampia e suggestiva: un presepe vivente.
Dimenticate lavagne, colori e libri, una volta varcata lasoglia della scuola ci si ritrova proiettati in un presepe settecentesco chenon dimentica di fare riferimento alle tradizioni locali: la stanza dei fornai, in cui, oltre alle focacce pugliesi, si preparano e si offrono taralli; lastanza dei pastori, in cui è possibile assistere alla lavorazione del latte sinoa prodotto finito; la locanda con bruschette, olive, salsicce; il bazar distoffe e verdure; un tipico ambiente domestico chiamato "famiglia Picariello"; non per ultima la sala della natività con la Santa famiglia, i magi e gliangioletti. Ad accompagnare il tutto i canti natalizi e le letture illustrativedi alcuni genitori coinvolti.
«Ogni anno raccontiamo ai bambini la storia di Giuseppe, Maria e Gesù bambino; raccontiamo di luoghi, tempi e costumi lontani. Quest'anno non abbiamo voluto raccontare, ma far vivere, poiché il modo migliore perinsegnare è emozionare. Speriamo che sia stato raggiunto l'obiettivo», spieganole docenti.
Un'iniziativa sicuramente impegnativa, che ha visto in gioco 134 alunni e 15 docenti, nonchè un cambio radicale degli ambienti scolastici chesono stati puntualmente riadattati a botteghe. Non meno importante il contributo di genitori, nonni e zii, che hanno abbracciato sin da subito laproposta.
Grande successo, dunque, per questo presepe vivente firmato "Carella", apprezzato dai grandi quanto dai piccini che hanno simulato le varie attività. Di qui la decisione di prolungarlo al 16 dicembre, a partire dalle 16.30.
Dimenticate lavagne, colori e libri, una volta varcata lasoglia della scuola ci si ritrova proiettati in un presepe settecentesco chenon dimentica di fare riferimento alle tradizioni locali: la stanza dei fornai, in cui, oltre alle focacce pugliesi, si preparano e si offrono taralli; lastanza dei pastori, in cui è possibile assistere alla lavorazione del latte sinoa prodotto finito; la locanda con bruschette, olive, salsicce; il bazar distoffe e verdure; un tipico ambiente domestico chiamato "famiglia Picariello"; non per ultima la sala della natività con la Santa famiglia, i magi e gliangioletti. Ad accompagnare il tutto i canti natalizi e le letture illustrativedi alcuni genitori coinvolti.
«Ogni anno raccontiamo ai bambini la storia di Giuseppe, Maria e Gesù bambino; raccontiamo di luoghi, tempi e costumi lontani. Quest'anno non abbiamo voluto raccontare, ma far vivere, poiché il modo migliore perinsegnare è emozionare. Speriamo che sia stato raggiunto l'obiettivo», spieganole docenti.
Un'iniziativa sicuramente impegnativa, che ha visto in gioco 134 alunni e 15 docenti, nonchè un cambio radicale degli ambienti scolastici chesono stati puntualmente riadattati a botteghe. Non meno importante il contributo di genitori, nonni e zii, che hanno abbracciato sin da subito laproposta.
Grande successo, dunque, per questo presepe vivente firmato "Carella", apprezzato dai grandi quanto dai piccini che hanno simulato le varie attività. Di qui la decisione di prolungarlo al 16 dicembre, a partire dalle 16.30.