Presentati a stampa e tifosi gli ultimi acquisti della Fidelis Andria
Le parole del presidente Montemurro, del DG Ippedico e del responsabile area tecnica Antonicelli
lunedì 5 febbraio 2018
Sono stati ufficialmente presentati a stampa e tifosi in un'apposita conferenza, nella tarda mattinata di sabato scorso, 3 febbraio presso la pasticceria Montereale in Corso Cavour, gli ultimi sei acquisti della Fidelis Andria della sessione invernale del calciomercato conclusasi il 31 gennaio. Si tratta dei difensori Tartaglia, Abruzzese e Lancini, del centrocampista Longo e degli attaccanti Liguori e Cappiello. Il mercato biancazzurro è stato coordinato dal presidente Paolo Montemurro, dal Direttore Generale, Vito Ippedico, e dal responsabile dell'area tecnica, Giuliano Antonicelli assieme al collaboratore Maurizio Carlucci.
Il presidente Montemurro ha definito questa campagna acquisti come un giusto mix di giovani e giocatori con esperienza: «In questa sessione invernale di mercato ci sono state a malincuore alcune uscite, ma voglio comunque ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte della nostra famiglia fino a qualche giorni fa, sono stati tutti seri professionisti. E' arrivata gente nuova, consapevole della situazione in cui ci troviamo e di una classifica che non era stata prospettata all'inizio della stagione negli obiettivi societari. La situazione non è drammatica, ma un pò a rischio: per questo rush finale di campionato abbiamo bisogno di lottatori. L'obiettivo comune è tirarci fuori tutti insieme da questa situazione, e vedo i nuovi acquisti decisamente motivati: Abruzzese, per esempio, ha anche accettato di ridimensionare le proprie pretese economiche pur di sposare la nostra causa. Abbiamo preso un mix di giocatori con esperienza e giovani che non hanno trovato spazio in altre squadre ma hanno ottime potenzialità da esprimere: Cappiello doveva venire da noi già a inizio stagione ma per diversi fattori è arrivato solo adesso; Lancini sarebbe venuto qui indipendentemente dalla trattativa col Brescia per quanto riguarda Curcio; Longo era anche un nostro oggetto del desiderio da diverso tempo. Tartaglia e Abruzzese rappresentano i nostri perni a livello di esperienza: con loro i giovani hanno una bella possibilità per crescere».
Il Direttore Generale Vito Ippedico ha espresso maggiori delucidazioni in merito al suo ruolo all'interno della società: «Ringrazio il presidente per avermi dato la possibilità di ricoprire questo ruolo così importante per una società calcistica. Questa società va riorganizzata sul piano gestionale: per me è una sfida far riquadrare i conti alla Fidelis e cercare altri imprenditori che possano collaborare con la società per un futuro più roseo. Oggigiorno sono pochi gli imprenditori che, come il presidente Montemurro, persona serissima e molto stimata, tolgono soldi alle proprie aziende per investirli in un fondo perduto quali sono le società calcistiche. Ma lo si fa per la passione e la voglia di fare calcio in questa città: con il presidente stiamo già cominciando a programmare per la prossima stagione. Vorrei che ci fossero unità d'intenti, sia nelle parole che nei fatti, con tutti coloro che amano la Fidelis. Sento spesso lamentele, ma non dobbiamo scordarci di ringraziare il presidente Montemurro che è ancora qui: posso assicurarvi che oggi il mondo del calcio è difficilissimo».
Indicazioni maggiori sulle trattative relative ai nuovi acquisti, invece, sono state fornite dal responsabile dell'area tecnica Giuliano Antonicelli: «Per quanto riguarda Abruzzese, è stata determinante la volontà di un andriese doc come Francesco Fiore, per portare un pò di "andriesità" in questa squadra: presto avremo la possibilità di avere in campo tre titolari proprio di Andria. Per quanto riguarda Liguori, l'ho portato ad Andria tre anni fa al raduno della Fidelis ma non fu scelto per altre situazioni. Invece l'operazione che ha riportato Tartaglia ad Andria è stata coordinata solo dal presidente con il diretto interessato, anche per via del loro rapporto di profonda stima e amicizia. Longo è stato uno dei primi giocatori che volevo prendere, soprattutto per dare maggiore qualità in mezzo al campo. Lancini invece, pur non avendo grande fisicità, possiede un bagaglio tecnico ed esperienziale importante. Cappiello, così come Lobosco, era uno dei giocatori che volevamo con noi dall'inizio della stagione, ma la Salernitana ci ha anticipato per poi girarlo in prestito al Monopoli. Nonostante il tecnico Scienza si era opposto al suo trasferimento, grazie alla volontà del procuratore siamo riusciti a portarlo qui. Tireremo le somme del nostro lavoro il 7 maggio: adesso conta solo pedalare per raggiungere l'obiettivo salvezza».
Il presidente Montemurro ha definito questa campagna acquisti come un giusto mix di giovani e giocatori con esperienza: «In questa sessione invernale di mercato ci sono state a malincuore alcune uscite, ma voglio comunque ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte della nostra famiglia fino a qualche giorni fa, sono stati tutti seri professionisti. E' arrivata gente nuova, consapevole della situazione in cui ci troviamo e di una classifica che non era stata prospettata all'inizio della stagione negli obiettivi societari. La situazione non è drammatica, ma un pò a rischio: per questo rush finale di campionato abbiamo bisogno di lottatori. L'obiettivo comune è tirarci fuori tutti insieme da questa situazione, e vedo i nuovi acquisti decisamente motivati: Abruzzese, per esempio, ha anche accettato di ridimensionare le proprie pretese economiche pur di sposare la nostra causa. Abbiamo preso un mix di giocatori con esperienza e giovani che non hanno trovato spazio in altre squadre ma hanno ottime potenzialità da esprimere: Cappiello doveva venire da noi già a inizio stagione ma per diversi fattori è arrivato solo adesso; Lancini sarebbe venuto qui indipendentemente dalla trattativa col Brescia per quanto riguarda Curcio; Longo era anche un nostro oggetto del desiderio da diverso tempo. Tartaglia e Abruzzese rappresentano i nostri perni a livello di esperienza: con loro i giovani hanno una bella possibilità per crescere».
Il Direttore Generale Vito Ippedico ha espresso maggiori delucidazioni in merito al suo ruolo all'interno della società: «Ringrazio il presidente per avermi dato la possibilità di ricoprire questo ruolo così importante per una società calcistica. Questa società va riorganizzata sul piano gestionale: per me è una sfida far riquadrare i conti alla Fidelis e cercare altri imprenditori che possano collaborare con la società per un futuro più roseo. Oggigiorno sono pochi gli imprenditori che, come il presidente Montemurro, persona serissima e molto stimata, tolgono soldi alle proprie aziende per investirli in un fondo perduto quali sono le società calcistiche. Ma lo si fa per la passione e la voglia di fare calcio in questa città: con il presidente stiamo già cominciando a programmare per la prossima stagione. Vorrei che ci fossero unità d'intenti, sia nelle parole che nei fatti, con tutti coloro che amano la Fidelis. Sento spesso lamentele, ma non dobbiamo scordarci di ringraziare il presidente Montemurro che è ancora qui: posso assicurarvi che oggi il mondo del calcio è difficilissimo».
Indicazioni maggiori sulle trattative relative ai nuovi acquisti, invece, sono state fornite dal responsabile dell'area tecnica Giuliano Antonicelli: «Per quanto riguarda Abruzzese, è stata determinante la volontà di un andriese doc come Francesco Fiore, per portare un pò di "andriesità" in questa squadra: presto avremo la possibilità di avere in campo tre titolari proprio di Andria. Per quanto riguarda Liguori, l'ho portato ad Andria tre anni fa al raduno della Fidelis ma non fu scelto per altre situazioni. Invece l'operazione che ha riportato Tartaglia ad Andria è stata coordinata solo dal presidente con il diretto interessato, anche per via del loro rapporto di profonda stima e amicizia. Longo è stato uno dei primi giocatori che volevo prendere, soprattutto per dare maggiore qualità in mezzo al campo. Lancini invece, pur non avendo grande fisicità, possiede un bagaglio tecnico ed esperienziale importante. Cappiello, così come Lobosco, era uno dei giocatori che volevamo con noi dall'inizio della stagione, ma la Salernitana ci ha anticipato per poi girarlo in prestito al Monopoli. Nonostante il tecnico Scienza si era opposto al suo trasferimento, grazie alla volontà del procuratore siamo riusciti a portarlo qui. Tireremo le somme del nostro lavoro il 7 maggio: adesso conta solo pedalare per raggiungere l'obiettivo salvezza».