Preghiere Laiche accoglie cinque novità ed una seconda edizione
Il libro di Michele Palumbo va in ristampa con De Luca, Levi, Moro, Hegel e Brecht
domenica 17 gennaio 2016
Si parte dai filosofi illuministi per arrivare alla religiosità eterodossa di Pier Paolo Pasolini, strizzando l'occhio al cinismo acre di Bierce ed all'ironia di Turgenev. Le tredici "Preghiere Laiche" scelte dal giornalista e scrittore andriese Michele Palumbo, tuttavia, accolgono la seconda edizione e cinque nuovi testi ricercati dall'autore tra filosofia e contemporaneità. Il testo "Preghiere Laiche" edito da Et/Et, infatti, arriva in una nuova forma ma con lo stesso spirito e principio voluto con forza dall'autore: un libro utile per approfondire e superare alcuni preconcetti.
Ed allora ci si imbatte nei nuovi testi di Brecht ed Hegel ma anche di De Luca, Levi e Moro che portano a 18 le Preghiere Laiche partendo da Diderot dei Pensieri sull'interpretazione della natura e da Voltaire con il Trattato sulla tolleranza. All'interno l'ormai noto omaggio al pensiero panteistico di d'Holbach ed al kantiano «Sapere aude!», rivolto all'uomo. Ma accanto ai filosofi, anche le parole di due cantautori come De André e Guccini, che fa un appello con un «libera nos Domine!» per chiudere allo sberleffo di Pirandello. Il tutto tra preghiera e quindi mondo della religione e laicità attraversando il mondo del dubbio con il metro della ragione per permettere di indagare e superare le violente forme di integralismo con le quali la società contemporanea deve fare i conti. Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale della seconda edizione del volume di Michele Palumbo.
Ed allora ci si imbatte nei nuovi testi di Brecht ed Hegel ma anche di De Luca, Levi e Moro che portano a 18 le Preghiere Laiche partendo da Diderot dei Pensieri sull'interpretazione della natura e da Voltaire con il Trattato sulla tolleranza. All'interno l'ormai noto omaggio al pensiero panteistico di d'Holbach ed al kantiano «Sapere aude!», rivolto all'uomo. Ma accanto ai filosofi, anche le parole di due cantautori come De André e Guccini, che fa un appello con un «libera nos Domine!» per chiudere allo sberleffo di Pirandello. Il tutto tra preghiera e quindi mondo della religione e laicità attraversando il mondo del dubbio con il metro della ragione per permettere di indagare e superare le violente forme di integralismo con le quali la società contemporanea deve fare i conti. Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale della seconda edizione del volume di Michele Palumbo.