Precari sanità, Emiliano e Ruscitti: «Ci stiamo lavorando»
Domani a Roma tavolo di verifica del MEF sul Programma Operativo 2016/2018
lunedì 20 marzo 2017
14.02
«Stiamo lavorando per sbloccare il piano assunzionale. Nell'ultimo confronto che si terrà domani a Roma con il MEF porteremo certamente la nostra proposta in tal senso, sperando in un esito positivo. Stiano tranquilli i precari della sanità pugliese. Siamo ben consapevoli del ruolo fondamentale che hanno avuto nella sanità degli ultimi anni con la loro dedizione e la loro professionalità. Non ha senso disperdere questo patrimonio di competenze e per questo non lasceremo indietro nessuno».
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in vista del tavolo di verifica MEF sul Programma Operativo 2016/2018 che si terrà domani alle 14.00 a Roma e nel corso del quale la Regione porrà il tema della stabilizzazione dei precari in Sanità. Questo pomeriggio invece si terrà, sempre a Roma, la riunione del Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, i LEA. Parteciperà ad entrambe le riunioni il direttore del Dipartimento Salute e Promozione del benessere sociale Giancarlo Ruscitti.
«La Regione Puglia – ha aggiunto il direttore Ruscitti - da tempo sta lavorando sulla stabilizzazione dei precari in sanità in applicazione del DPCM che permette appunto la stabilizzazione di lavoratori precari del Servizio Sanitario Nazionale (per coloro che abbiano raggiunto i requisiti al 31 dicembre 2013). In aggiunta al DPCM c'è anche l'art.1, comma 543, della finanziaria 2016 che per snellire le procedure, e sempre garantendo la riserva nel concorso pubblico, estende la possibilità della stabilizzazione anche a coloro che hanno raggiunto i requisiti dopo il 2013. Ma non vorrei dimenticassimo però che la Puglia è ancora sotto la lente dei Ministeri, siamo ancora in Piano Operativo (dal quale pensiamo di uscire entro la fine del 2018 per rientrare finalmente nell'ordinario) per cui tutte le spese devono necessariamente passare dal placet di chi ci controlla».
«La materia è complicata – hanno concluso Emiliano e Ruscitti – ma noi proseguiremo con la stabilizzazione dei precari secondo quanto ci consente la legge. Ci auguriamo che ci sia al più presto un decreto legislativo, su cui sta lavorando il ministro Madia, per accelerare i processi di fuoriuscita dal precariato».
La proposta della Puglia al tavolo MEF si sostanzia in una disponibilità economica per le assunzioni di 207 milioni e 712.000 euro, corrispondenti ai risparmi certificati 2013 vs 2004-1,4% con l'evidenza che la spesa per il personale è rimasta costante dal 2013 al 2015, nonostante le assunzioni effettuate. La stima delle potenziali assunzioni effettuabili con tale disponibilità finanziaria deriva direttamente dal piano dei fabbisogni inviato al Tavolo di verifica per il DM70, eccezion fatta per la parte relativa all'assistenza territoriale, e dal quale si attende l'eventuale approvazione.
Nelle more della suddetta approvazione le Aziende del SSR (alle quali va riconosciuto l'impegno nella condivisione delle scelte che si sono fatte e si faranno come sempre al tavolo regionale) assumeranno personale per ridurre il precariato, il cui costo è già presente nei bilanci, per sostituire il personale cessato e per dare attuazione all'art.14 della L. 161/2014 nei limiti finanziari che la Regione ha appostato in conseguenza ai risparmi programmati su altre voci di spesa e che sono stati evidenziati per il 2017 e 2018.
Si è altresì indicata la numerosità del personale precario da ricondurre a tempo indeterminato per i quali potrebbe essere applicato il DPCM del marzo 2015 e che con le restanti forme di precariato consentirebbe di abbattere di circa il 50% i contratti a tempo determinato, ad invarianza della spesa del personale. Abbiamo specificato che l'approvazione definitiva del piano di riordino ospedaliero comporterà la rideterminazione delle dotazioni organiche e dei fondi contrattuali aziendali.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in vista del tavolo di verifica MEF sul Programma Operativo 2016/2018 che si terrà domani alle 14.00 a Roma e nel corso del quale la Regione porrà il tema della stabilizzazione dei precari in Sanità. Questo pomeriggio invece si terrà, sempre a Roma, la riunione del Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, i LEA. Parteciperà ad entrambe le riunioni il direttore del Dipartimento Salute e Promozione del benessere sociale Giancarlo Ruscitti.
«La Regione Puglia – ha aggiunto il direttore Ruscitti - da tempo sta lavorando sulla stabilizzazione dei precari in sanità in applicazione del DPCM che permette appunto la stabilizzazione di lavoratori precari del Servizio Sanitario Nazionale (per coloro che abbiano raggiunto i requisiti al 31 dicembre 2013). In aggiunta al DPCM c'è anche l'art.1, comma 543, della finanziaria 2016 che per snellire le procedure, e sempre garantendo la riserva nel concorso pubblico, estende la possibilità della stabilizzazione anche a coloro che hanno raggiunto i requisiti dopo il 2013. Ma non vorrei dimenticassimo però che la Puglia è ancora sotto la lente dei Ministeri, siamo ancora in Piano Operativo (dal quale pensiamo di uscire entro la fine del 2018 per rientrare finalmente nell'ordinario) per cui tutte le spese devono necessariamente passare dal placet di chi ci controlla».
«La materia è complicata – hanno concluso Emiliano e Ruscitti – ma noi proseguiremo con la stabilizzazione dei precari secondo quanto ci consente la legge. Ci auguriamo che ci sia al più presto un decreto legislativo, su cui sta lavorando il ministro Madia, per accelerare i processi di fuoriuscita dal precariato».
La proposta della Puglia al tavolo MEF si sostanzia in una disponibilità economica per le assunzioni di 207 milioni e 712.000 euro, corrispondenti ai risparmi certificati 2013 vs 2004-1,4% con l'evidenza che la spesa per il personale è rimasta costante dal 2013 al 2015, nonostante le assunzioni effettuate. La stima delle potenziali assunzioni effettuabili con tale disponibilità finanziaria deriva direttamente dal piano dei fabbisogni inviato al Tavolo di verifica per il DM70, eccezion fatta per la parte relativa all'assistenza territoriale, e dal quale si attende l'eventuale approvazione.
Nelle more della suddetta approvazione le Aziende del SSR (alle quali va riconosciuto l'impegno nella condivisione delle scelte che si sono fatte e si faranno come sempre al tavolo regionale) assumeranno personale per ridurre il precariato, il cui costo è già presente nei bilanci, per sostituire il personale cessato e per dare attuazione all'art.14 della L. 161/2014 nei limiti finanziari che la Regione ha appostato in conseguenza ai risparmi programmati su altre voci di spesa e che sono stati evidenziati per il 2017 e 2018.
Si è altresì indicata la numerosità del personale precario da ricondurre a tempo indeterminato per i quali potrebbe essere applicato il DPCM del marzo 2015 e che con le restanti forme di precariato consentirebbe di abbattere di circa il 50% i contratti a tempo determinato, ad invarianza della spesa del personale. Abbiamo specificato che l'approvazione definitiva del piano di riordino ospedaliero comporterà la rideterminazione delle dotazioni organiche e dei fondi contrattuali aziendali.