Post elezioni, Pd al 13% nella Bat: "Meditiamo sulla volontà dei cittadini"

Di Fazio (segr. Pd Bat): "Ci aspetta un lungo periodo di lavoro teso al rinnovamento della nostra proposta politica"

venerdì 9 marzo 2018
Il Partito Democratico della provincia Bat riconosce la propria pesante sconfitta elettorale alle ultime elezioni politiche. Il dato elettorale territoriale in linea con il risultato regionale (13,7%) risulta essere distante dalla media nazionale di circa 5 punti percentuali, rendendolo ancora più drammatico.

"Ma la volontà elettorale degli italiani va rispettata e si apre, nel nostro territorio, una profonda riflessione interna al partito che coinvolgerà tutti i militanti", affermano dal partito.

In tal senso questa segreteria provinciale ha programmato incontri giovedì 8 marzo (riunione della Segreteria Provinciale presso la sede del partito a Trani), venerdì 9 marzo (riunione segretari di circolo presso la sede del partito a Trani), domenica 11 marzo (incontro della direzione provinciale presso la sede del partito a Trani), domenica 18 marzo (incontro dell'Assemblea provinciale presso gli ambienti dell'auditorium di San Luigi a Trani).

"Desidero comunque ringraziare i candidati del territorio Bat che, sia pur non eletti (Ferrante, Ciliento, Avantario, Tarsitano, Caracciolo e Spina) non hanno lesinato impegno nel cercare di rendere comprensibile è accettabile il programma del Partito Democratico - ha dichiarato il segretario provinciale Pd Di Fazio -. Resta come unica soddisfazione l'elezione al Senato di Assuntela Messina e alla Camera dei Deputati di Francesco Boccia. A loro vanno i nostri migliori auguri per il risultato conseguito ma anche la richiesta di essere protagonisti della rinascita del partito democratico nel territorio della Bat.

Ci aspetta un lungo periodo di lavoro teso al rinnovamento della nostra proposta politica - continua Di Fazio -. Questa volta dobbiamo guardare con decisione e pragmatismo a quelle fasce ampie di popolazione che vivono nel quotidiano la crisi economica e sociale. Il Partito Democratico dovrà ripartire da quelle politiche di sinistra che in questi anni abbiamo reso opache e poco incisive. Ora c'è semplicemente da lavorare a testa bassa e con umiltà, cercando di abbattere le separazioni interne al partito che spesso offuscano le reali difficoltà della vita di tutti i giorni".