Poltrona abbandonata in via Aldo Moro, la sindaca Bruno: «È un continuo, c'è da vergognarsi»
«Assieme all'amministrazione continueremo a mettere in atto quelle misure necessarie per scovare gli sporcaccioni e multarli»
mercoledì 19 maggio 2021
12.16
«Si può trovare una poltrona nel bel mezzo di via Aldo Moro, a primissimo pomeriggio? Si può scegliere di essere incivili al punto da esporsi a rischio sanzioni, piuttosto che conferire correttamente i rifiuti ingombranti? I simpaticissimi Tubbisti Boys non hanno fatto in tempo a pubblicare la loro ultimissima produzione musicale sulla raccolta differenziata che mi è toccato assistere a uno spettacolo simile. C'è solo da vergognarsi, senza aggiungere molto altro. Scusatemi per lo sfogo ma è un continuo...». A raccontarlo sulla sua pagina facebook è il sindaco Giovanna Bruno, denunciando l'ennesimo episodio di inciviltà: qualche indefinibile soggetto ha lasciato per strada una poltrona in via Aldo Moro, nei pressi del Centro Risorse. Purtroppo non è la prima volta che ci si imbatte in rifiuti ingombranti che andrebbero conferiti all'Isola ecologica.
In qualunque mezzo si ribadisca il rispetto per l'ambiente e i luoghi comuni, all'inciviltà sembra non esserci freno: proprio da ieri spopola sui social il nuovo progetto dei Tubbisti Boys, "Non fare il zizzoso", dedicato al tema della raccolta differenziata e alla corretta gestione dei rifiuti. Il proprietario della poltrona, evidentemente, non l'ha guardato. «Un gesto compiuto volutamente, - spiega il Primo Cittadino nel suo video sui social - po' come accaduto per il divano in via Enrico Dandolo o il materasso in via Oberdan, come anche lavatrici e altri rifiuti simili alle porte del quartiere San Valentino o in altre zone poco distanti dal centro della città. C'è la possibilità di contattare il servizio dedicato, mettere i rifiuti sotto casa così gli operatori passano per conferirli nei luoghi appositi, così come si può andare direttamente all'Isola Ecologica per portare i rifiuti ingombranti o quelli che non si possono differenziare.
Invece c'è chi sceglie ancora di compiere uno scempio del genere: personalmente non mi stancherò mai di sensibilizzare al rispetto dell'ambiente, e assieme all'amministrazione continuerò a mettere in atto quelle misure per scovare gli sporcaccioni e multarli, come stiamo facendo con le fototrappole di cui fornirò un aggiornamento periodico. Come comunità, dobbiamo inculcare in tutti l'indignazione rispetto a chi compie gesti di questo tipo. Non possiamo tollerare questo fenomeno ma dobbiamo arginarlo il più possibile».
Qui il link al video-denuncia della sindaca.
In qualunque mezzo si ribadisca il rispetto per l'ambiente e i luoghi comuni, all'inciviltà sembra non esserci freno: proprio da ieri spopola sui social il nuovo progetto dei Tubbisti Boys, "Non fare il zizzoso", dedicato al tema della raccolta differenziata e alla corretta gestione dei rifiuti. Il proprietario della poltrona, evidentemente, non l'ha guardato. «Un gesto compiuto volutamente, - spiega il Primo Cittadino nel suo video sui social - po' come accaduto per il divano in via Enrico Dandolo o il materasso in via Oberdan, come anche lavatrici e altri rifiuti simili alle porte del quartiere San Valentino o in altre zone poco distanti dal centro della città. C'è la possibilità di contattare il servizio dedicato, mettere i rifiuti sotto casa così gli operatori passano per conferirli nei luoghi appositi, così come si può andare direttamente all'Isola Ecologica per portare i rifiuti ingombranti o quelli che non si possono differenziare.
Invece c'è chi sceglie ancora di compiere uno scempio del genere: personalmente non mi stancherò mai di sensibilizzare al rispetto dell'ambiente, e assieme all'amministrazione continuerò a mettere in atto quelle misure per scovare gli sporcaccioni e multarli, come stiamo facendo con le fototrappole di cui fornirò un aggiornamento periodico. Come comunità, dobbiamo inculcare in tutti l'indignazione rispetto a chi compie gesti di questo tipo. Non possiamo tollerare questo fenomeno ma dobbiamo arginarlo il più possibile».
Qui il link al video-denuncia della sindaca.