Polizia di Stato assicura alla giustizia il responsabile del ferimento del 54enne di Canosa di Puglia
Brillante risultato messo a segno dal personale del locale Commissariato di P.S. e dalla Questura di Andria
domenica 16 gennaio 2022
9.59
La Polizia di Stato ha fermato un uomo di 50 anni di Canosa di Puglia, perché ritenuto responsabile di tentato omicidio ai danni di un altro uomo di Canosa di Puglia di 54 anni. Il fermo si è verificato nel Comune del nord barese poco prima delle ore 7:00 di ieri 15 gennaio, in una via della zona centrale.
L'ignara vittima, un uomo incensurato, mentre era nei pressi del proprio garage, è stata avvicinata dall'aggressore, giunto a bordo della propria autovettura, che lo ha colpito improvvisamente al petto con un coltello da caccia dopo un breve scambio di battute, per poi allontanarsi con la stessa auto.
Nonostante la grave ferita, il malcapitato è riuscito a raggiungere il presidio medico di Canosa di Puglia dove ha ricevuto i primi soccorsi, prima di essere trasferito in altro ospedale.
Immediatamente sono scattate le indagini da parte della Squadra Mobile e del Commissariato di P. S. di Canosa di P. - Uffici della Questura di Barletta Andria Trani – che, in poche ore, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, hanno ricostruito la dinamica dei fatti ed identificato il responsabile del grave delitto, localizzato dopo poco a Canosa di Puglia.
Quest'ultimo ha ammesso le proprie responsabilità ed ha indicato il luogo dove aveva riposto il coltello utilizzato per il tentato omicidio, rinvenuto in una campagna di sua proprietà con la lama ancora sporca di sangue. Circa il movente del feroce gesto, l'uomo era convinto che la vittima fosse un infermiere che riteneva responsabile di un errore sanitario che aveva commesso in passato e che aveva cagionato una grave malattia ad uno stretto congiunto dell'aggressore.
La ricostruzione dei fatti ha consentito di appurare che si è trattato di un errore di persona e che la vittima, che si trova in prognosi riservata, non ha nulla a che fare con la vicenda di cui ha riferito il 50enne fermato dalla Polizia di Stato. L'uomo è stato condotto nelle Casa Circondariale di Trani in attesa delle determinazioni dell'Autorità Giudiziaria.
L'ignara vittima, un uomo incensurato, mentre era nei pressi del proprio garage, è stata avvicinata dall'aggressore, giunto a bordo della propria autovettura, che lo ha colpito improvvisamente al petto con un coltello da caccia dopo un breve scambio di battute, per poi allontanarsi con la stessa auto.
Nonostante la grave ferita, il malcapitato è riuscito a raggiungere il presidio medico di Canosa di Puglia dove ha ricevuto i primi soccorsi, prima di essere trasferito in altro ospedale.
Immediatamente sono scattate le indagini da parte della Squadra Mobile e del Commissariato di P. S. di Canosa di P. - Uffici della Questura di Barletta Andria Trani – che, in poche ore, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, hanno ricostruito la dinamica dei fatti ed identificato il responsabile del grave delitto, localizzato dopo poco a Canosa di Puglia.
Quest'ultimo ha ammesso le proprie responsabilità ed ha indicato il luogo dove aveva riposto il coltello utilizzato per il tentato omicidio, rinvenuto in una campagna di sua proprietà con la lama ancora sporca di sangue. Circa il movente del feroce gesto, l'uomo era convinto che la vittima fosse un infermiere che riteneva responsabile di un errore sanitario che aveva commesso in passato e che aveva cagionato una grave malattia ad uno stretto congiunto dell'aggressore.
La ricostruzione dei fatti ha consentito di appurare che si è trattato di un errore di persona e che la vittima, che si trova in prognosi riservata, non ha nulla a che fare con la vicenda di cui ha riferito il 50enne fermato dalla Polizia di Stato. L'uomo è stato condotto nelle Casa Circondariale di Trani in attesa delle determinazioni dell'Autorità Giudiziaria.