Poiana deceduta dopo giorni di agonia: le "Federiciane" attaccano
Martiradonna: «Inconcepibile non avere un centro di recupero fauna provinciale»
martedì 29 dicembre 2015
9.23
La Poiana rinvenuta nel Bosco di Santo Spirito qualche giorno fa, in gravi condizioni a causa di una ferita dovuta ad un colpo d'arma da fuoco di qualche bracconiere, non ce l'ha fatta ed è deceduta nella notte tra domenica e lunedì (Articolo 29 dicembre 2015). A darne l'annuncio è Francesco Martiradonna, responsabile delle Guardie Federciane che ha preso in carico il volatile dopo la segnalazione di un cittadino andriese. Gli stessi volontari avrebbero dovuto trasferire la poiana ferita ed in condizioni gravi, all'Arif di Bari che, tuttavia, non poteva ricevere il volatile prima di lunedì mattina.
«Ho riflettuto molto dopo questa vicenda - ha detto Martiradonna - come è possibile non avere un centro di recupero fauna qui in Provincia BAT. In questo modo la Poiana sarebbe stata aiutata con più rapidità e certamente avrebbe avuto più possibilità di restare in vita. Invece dopo tre giorni le sue condizioni sono peggiorate giorno per giorno sino al decesso». Ma non solo questa è la rimostranza di Martiradonna. Infatti, lo stesso referente andriese delle guardie volontarie parla di come non siano stati ancora rinnovati i decreti che permetterebbero ai volontari stessi di intervenire anche per reprimere il fenomeno del bracconaggio e non solo di recuperare eventuali animali feriti o peggio morti: «Se avessimo avuto i decreti rinnovati, certamente tanti delitti non si sarebbero verificati - dice Martiradonna - Voglio ricordare che la Organizzazione Nat. Federiciana Verde CPA Ambiente e/è Vita Onlus aspetta da cinque anni i rinnovi di decreti che aveva conseguito nella Provincia di Bari. Tredici guardie, tredici cavalieri, tredici volontari non possono essere utilizzati come unità di controllo del territorio o quantomeno come unità di repressione. Oggi stiamo qui a recriminare quello che poteva essere e che invece non è stato».
«Ho riflettuto molto dopo questa vicenda - ha detto Martiradonna - come è possibile non avere un centro di recupero fauna qui in Provincia BAT. In questo modo la Poiana sarebbe stata aiutata con più rapidità e certamente avrebbe avuto più possibilità di restare in vita. Invece dopo tre giorni le sue condizioni sono peggiorate giorno per giorno sino al decesso». Ma non solo questa è la rimostranza di Martiradonna. Infatti, lo stesso referente andriese delle guardie volontarie parla di come non siano stati ancora rinnovati i decreti che permetterebbero ai volontari stessi di intervenire anche per reprimere il fenomeno del bracconaggio e non solo di recuperare eventuali animali feriti o peggio morti: «Se avessimo avuto i decreti rinnovati, certamente tanti delitti non si sarebbero verificati - dice Martiradonna - Voglio ricordare che la Organizzazione Nat. Federiciana Verde CPA Ambiente e/è Vita Onlus aspetta da cinque anni i rinnovi di decreti che aveva conseguito nella Provincia di Bari. Tredici guardie, tredici cavalieri, tredici volontari non possono essere utilizzati come unità di controllo del territorio o quantomeno come unità di repressione. Oggi stiamo qui a recriminare quello che poteva essere e che invece non è stato».