PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027: candidata la città di Andria
Via libera dalla Giunta Comunale
mercoledì 3 aprile 2024
15.02
La Giunta Comunale di Andria ha deliberato positivamente sulla candidatura, entro i termini previsti dall'Agenzia per la Coesione Territoriale, al Finanziamento europeo nell'ambito del Programma "PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027", con sei progetti di sviluppo sociale per un valore complessivo di circa 9 milioni di euro, tra fondi FESR e fondi FSE. Si tratta di progetti che rientrano nelle misure Priorità 5 - Incentivare l'inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati; Priorità 6 - Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale.
A seguito dell'Avviso per la manifestazione d'interesse per la presentazione di proposte e idee progettuali, l'Amministrazione di Andria ha avviato un percorso di condivisione e co-programmazione, con l'analisi dei bisogni, culminato con la presentazione di oltre 50 progetti. 6 sono state le schede progetto redatte sulla scorta delle manifestazioni d'interesse presentate.
«Si Tratta di misure volte a promuovere e sostenere progetti di innovazione sociale, favorire l'inclusione dei gruppi fragili e migliorarne la qualità di vita insieme a quella della comunità intera attraverso lo strumento della cultura – commenta il sindaco Giovanna Bruno - Andria è stata selezionata, insieme ad altre 38 città del Sud, quale beneficiaria di questo finanziamento europeo. L'entità delle misure previste sono di circa 2 milioni e trecentomila euro di risorse FESR per la riqualificazione di manufatti esistenti e circa 6 milioni e 600mila di risorse FSE, destinati a progetti di sviluppo sociale. Una misura di finanziamento importante, dunque, dedicata alle città medie del Sud che può consentire una riqualificazione di una o più porzioni del territorio, partendo però dalle opportunità di sviluppo sociale e lavorativo delle categorie più fragili».