Pizza solidale alla masseria Senza Sbarre
Un gesto di solidarietà e di amicizia verso chi ha meno
domenica 30 agosto 2020
10.53
Una bella serata all'insegna della solidarietà verso chi ha meno. Una gustosa pizza, insieme ad altre prelibatezze preparate dagli affidati al progetto diocesano "Senza Sbarre" e dai volontari di don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli, quella che è stata consumata nel bel convivio serale, a cui ha fatto sfondo l'ottagono degli Hohenstauffen.
Don Riccardo ha voluto spiegare l'idea della pizza così: "La pizza solidale è stata pensata innanzitutto per portare le parrocchie in masseria, ma anche la gente a conoscere questo meraviglioso posto, nel contempo dare la possibilità al volontariato di mettere al servizio le proprie energie verso coloro che hanno sbagliato, attraverso una fusione di bene verso il riscatto del male.
La pizza è la cosa più bella che ci possa essere non solo nel nostro meridione ma nel mondo. Quale migliore presentazione culinaria, biglietto da visita internazionale, nei confronti della gente. Un nostro preaffidato che ha fatto il pizzaiolo guadagnando un sacco di soldi, decide di guadagnare ancora di più spacciando droga. Ha lasciato la pizzeria per fare quello e si è trovato così in mezzo alla strada. Adesso ha ripreso questo servizio, questa volta nell'umiltà verso il prossimo e quindi oggi apprezzeremo il suo riscatto e quello di altri amici che mettono a frutto un nuovo cammino".
Ha allietato la serata con un tappeto di brani musicali la bravissima cantrante andriese Francesca Di Ciommo.
E' stato bello trovare un pò di tempo per dedicarlo a qualcuno che non siamo noi, per chi è lontano dalla nostra cerchia di persone scelte. Donando qualcosa ad uno sconosciuto, si è voluto lasciare qualcosa a chi ha meno. Questo è stato il significato di questa particole serata.
Don Riccardo ha voluto spiegare l'idea della pizza così: "La pizza solidale è stata pensata innanzitutto per portare le parrocchie in masseria, ma anche la gente a conoscere questo meraviglioso posto, nel contempo dare la possibilità al volontariato di mettere al servizio le proprie energie verso coloro che hanno sbagliato, attraverso una fusione di bene verso il riscatto del male.
La pizza è la cosa più bella che ci possa essere non solo nel nostro meridione ma nel mondo. Quale migliore presentazione culinaria, biglietto da visita internazionale, nei confronti della gente. Un nostro preaffidato che ha fatto il pizzaiolo guadagnando un sacco di soldi, decide di guadagnare ancora di più spacciando droga. Ha lasciato la pizzeria per fare quello e si è trovato così in mezzo alla strada. Adesso ha ripreso questo servizio, questa volta nell'umiltà verso il prossimo e quindi oggi apprezzeremo il suo riscatto e quello di altri amici che mettono a frutto un nuovo cammino".
Ha allietato la serata con un tappeto di brani musicali la bravissima cantrante andriese Francesca Di Ciommo.
E' stato bello trovare un pò di tempo per dedicarlo a qualcuno che non siamo noi, per chi è lontano dalla nostra cerchia di persone scelte. Donando qualcosa ad uno sconosciuto, si è voluto lasciare qualcosa a chi ha meno. Questo è stato il significato di questa particole serata.