Pistillo (Fratelli d'Italia): "Festa delle donna ricordando l'eccidio delle Sorelle Porro"
"Non si può continuare a vivere nello squilibrio di una società ferma ad una concezione maschile"
giovedì 8 marzo 2018
"Ricorre domani 8 marzo la Giornata della Donna, una festa dalla storia complessa e pregna di significato. Una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, rafforzare la lotta contro le violenze e le discriminazioni e pensare ai passi ancora da compiere".
Lo sottolinea in una nota Salvatore Pistillo di "Fratelli d'Italia".
"In particolare, in quest'ultimo periodo le denunce, dal mondo dello spettacolo a quello della politica, hanno portato le molestie, le violenze e i diritti delle donne al centro del dibattito pubblico.
La donna va tutelata come essere umano, come moglie, come madre e come lavoratrice. La politica non può e non deve esimersi dal trattare questo delicato argomento. Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d'Italia, nelle indicazioni programmatiche delle ultime elezioni politiche ha dedicato proprio il primo punto a questa tematica. Ha posto in primissimo piano il lavoro delle donne attraverso il sostegno alle famiglie e alla natalità. Sulla sua pagina Facebook lei stessa ha affermato: "l'ultimo rapporto INPS conferma che una donna che mette al mondo un figlio ha una grande probabilità di essere espulsa dal mondo del lavoro o ritrovarsi un reddito fortemente ridotto. È una situazione inaccettabile, che uno Stato serio dovrebbe affrontare come priorità assoluta. La maternità deve essere tutelata, e va tutelato e difeso il lavoro delle donne che diventano madri".
Fratelli' d'Italia ha avanzato proposte concrete, tra queste il reddito per l'infanzia, la decontribuzione dei contributi previdenziali per le donne nei primi 6 anni di vita del bambino, oltre all'assunzione di giovani madri. Non si può continuare a vivere nello squilibrio di una società ferma ad una concezione maschile.
Nell'augurare una buona festa della donna, Fratelli d'Italia Andria non dimentica una pagina straziante della storia cittadina, ovvero l'eccidio delle sorelle Carolina e Luisa Porro il 7 marzo 1946 per mano dei braccianti agricoli piegati dalla fame del dopoguerra. Episodi simili, purtroppo, al giorno d'oggi non sono ancora superarti, la ferocia scagliata sulle donne stenta a placarsi.
L'augurio è quello che le Istituzioni, i partiti, i movimenti e le associazioni si impegnino maggiormente in questa battaglia, non solo un giorno all'anno".
Lo sottolinea in una nota Salvatore Pistillo di "Fratelli d'Italia".
"In particolare, in quest'ultimo periodo le denunce, dal mondo dello spettacolo a quello della politica, hanno portato le molestie, le violenze e i diritti delle donne al centro del dibattito pubblico.
La donna va tutelata come essere umano, come moglie, come madre e come lavoratrice. La politica non può e non deve esimersi dal trattare questo delicato argomento. Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d'Italia, nelle indicazioni programmatiche delle ultime elezioni politiche ha dedicato proprio il primo punto a questa tematica. Ha posto in primissimo piano il lavoro delle donne attraverso il sostegno alle famiglie e alla natalità. Sulla sua pagina Facebook lei stessa ha affermato: "l'ultimo rapporto INPS conferma che una donna che mette al mondo un figlio ha una grande probabilità di essere espulsa dal mondo del lavoro o ritrovarsi un reddito fortemente ridotto. È una situazione inaccettabile, che uno Stato serio dovrebbe affrontare come priorità assoluta. La maternità deve essere tutelata, e va tutelato e difeso il lavoro delle donne che diventano madri".
Fratelli' d'Italia ha avanzato proposte concrete, tra queste il reddito per l'infanzia, la decontribuzione dei contributi previdenziali per le donne nei primi 6 anni di vita del bambino, oltre all'assunzione di giovani madri. Non si può continuare a vivere nello squilibrio di una società ferma ad una concezione maschile.
Nell'augurare una buona festa della donna, Fratelli d'Italia Andria non dimentica una pagina straziante della storia cittadina, ovvero l'eccidio delle sorelle Carolina e Luisa Porro il 7 marzo 1946 per mano dei braccianti agricoli piegati dalla fame del dopoguerra. Episodi simili, purtroppo, al giorno d'oggi non sono ancora superarti, la ferocia scagliata sulle donne stenta a placarsi.
L'augurio è quello che le Istituzioni, i partiti, i movimenti e le associazioni si impegnino maggiormente in questa battaglia, non solo un giorno all'anno".