Piscina comunale, “Planet” e amministrazione: la resa dei conti

Coratella: «Contratto scaduto da sei mesi e nessuna proroga. L’amministrazione dorme»

martedì 14 febbraio 2017 14.15
Burrascose e ancora poco chiare le vicende che riguardano la piscina comunale, la gestione della "Planet Andria s.s.d." e debiti che rimbalzano tra società e amministrazione.

Il I febbraio 2017 la II commissione consiliare si riuniva per esaminare lo stato attuale di concessione della piscina comunale di via Delle Querce; tale commissione, presieduta da Vincenzo Coratella, di cui fanno parte anche Laura Di Pilato, Marcello Fisfola, Davide Falcetta, Daniela Di Bari, Sabina Leonetti e Michele Zinni, ha evidenziato il mancato pagamento del canone di locazione da parte del gestore da circa cinque anni, per un totale pari a 380mila euro di debiti con il Comune di Andria. Tale situazione sarebbe giustificata dalle migliorie strutturali che avrebbero apportato negli anni gli attuali gestori, delle quali la commissione non conosce l'entità e la natura.

Seguirà una prossima seduta che mira a chiarire tale questione, risultata tutt'altro che nitida. Difatti, dalla riunione del I febbraio, l'amministrazione usciva accusata di incompetenza e superficialità (in considerazione del contratto scaduto dal maggio 2016), mentre sine titulo e morosa risulta la società "Planet Andria s.s.d".

A tali affermazioni, la suddetta società ha risposto tramite le parole del legale Michele Quinto, secondo il quale la "Planet" gestisce le piscine comunali in virtù di un contratto di appalto con scadenza al maggio 2016, ma con possibilità da parte dell'ente di prorogarne la durata per altri ventiquattro mesi. Ha aggiunto ancora l'avv. Quinto che «È pacifico che la "Planet Andria s.s.d." sia creditrice nei confronti dell'amministrazione di una somma pari ad € 378.943,72 – afferma Quinto - Somma suscettibile di modifica in aumento, così come emerge dalla missiva inviata dalla società gestore in data 23.9.2016, a mia firma, all'avvocatura comunale e per conoscenza al Sindaco Giorgino. Va evidenziato che la "Planet Andria s.s.d." ha eseguito negli anni numerose opere in realtà spettanti all'Amministrazione Comunale, i cui costi non sono mai stati rimborsati e che dal 2009 a tutto il 2015, la società ha anticipato il pagamento dell'energia elettrica utilizzata e riguardante il Palazzetto dello Sport Comunale, i cui consumi le venivano impropriamente addebitati e solo in parte compensati».

Ma, nonostante tali precisazioni, non mancano ancora le contraddizioni: «Non ho mai parlato di abusivismo – afferma il presidente Coratella, in seguito ad alcune polemiche - Sebbene l'assessore Lopetuso abbia affermato che la proroga sia in corso di valutazione, allo stato attuale nulla di tutto ciò è stato formalizzato e ritengo che una proroga non possa essere conferita a causa della morosità della società nei confronti del Comune».

Non si concludono qui le affermazioni do Coratella, che così tuona: «Una buona amministrazione avrebbe preparato il bando per la gestione della piscina comunale almeno sei mesi prima della naturale scadenza e non si sarebbe svegliata dal suo sonno perenne solo dopo che il sottoscritto (non in completa solitudine) ha sollevato il problema e ha convocato le commissioni. Negli anni precedenti non c'è stata alcuna attività finalizzata al recupero delle somme dovute e a stabilire un corretto rapporto fra l'ente pubblico e la società privata. Tutti in silenzio, cari amici. E invece in campagna elettorale noi abbiamo promesso di parlare a voce alta, abbiamo promesso trasparenza e chiarezza. Questo avranno da noi i cittadini andriesi. E lo avranno sempre».