Piscina comunale: la replica a Gaetano Scamarcio di AndriaLab e Giovanna Bruno Sindaco
"Solo sterile ed inutile polemica che volutamente tenta di creare una cortina fumogena su quanto si è fatto"
martedì 9 aprile 2024
5.42
In un intervento lungo ed articolato, i movimenti civici AndriaLab e Giovanna Bruno Sindaco, replicano alle accuse di Gaetano Scamarcio, responsabile di Generazione Catuma che ha criticato i quattro anni trascorsi inutilmente circa la mancata riapertura della Piscina comunale di via delle Querce.
"Per chi come quelli di Generazione Catuma non è abituato a cimentarsi con la difficoltà di gestione pratica delle problematiche, specie quando non hai soldi in cassa, appare tutto semplice e superficiale.
La questione della mancata riapertura della piscina comunale, rinviene da comportamenti sciatti e scriteriata di una gestione della cosa pubblica messa in atto nel passato dalla destra andriese, che anche in questo caso, come per le manutenzioni stradali e degli immobili di proprietà pubblica, hanno determinato un progressivo degrado al quale oggi è molto difficoltoso ed oneroso porre rimedio a posteriori.
Non vogliamo tediare l'opinione pubblica con tutti i passaggi ed i tentativi fatti per ripristinare un bene immobile da noi considerato essenziale per la vita comunitaria cittadina, ma riteniamo necessario ricostruirne le fasi.
La piscina Comunale è rimasta chiusa dal 2019. L'ultimo bando fu pubblicato dalla passata amministrazione, ma la struttura non fu mai assegnata alla ditta aggiudicataria. Causa il pessimo stato di conservazione che fece avanzare subito delle riserve dalla ditta vincitrice del bando. Negli anni passati, non ci sono stati controlli e soprattutto manutenzioni sull'impianto, solo un contenzioso, come tanti altri. Con la caduta dell'amministrazione precedente, neanche il Commissario Prefettizio è riuscito a risolvere la questione dell'aggiudicazione, causa le riserve mosse dalla nuova società aggiudicataria. Con l'insediamento dell'amministrazione Bruno, l'ass. Loconte ha avviato subito una interlocuzione positiva con la società e la stessa si era mostrata disponibile a risolvere tutte le questioni legate alla manutenzione straordinaria dell'impianto, da qui la speranza preannunciata dell'apertura. Peccato che la crisi pandemica, di certo non causata da questa amministrazione, ha messo in ginocchio tutti gli impianti natatori in italia. Tanto che nel frattempo la ditta aggiudicataria aveva perso tutte le condizioni di affidabilità finanziaria per farsi carico della ristrutturazione e gestione. Sostanzialmente detta società ha chiuso i battenti. A questo punto è partito un lungo lavoro da parte dell'assessore che ha dovuto procedere con gli Uffici alla revoca della aggiudicazione e soprattutto ha dovuto predisporre un progetto di riqualificazione dell'intera struttura comunale che tenesse conto del reale stato di conservazione degli impianti e non solo. Un lungo e faticoso lavoro che ha consentito di arrivare alla pubblicazione di un nuovo bando nel 2023. Detto bando, purtroppo è andato deserto. Solo qualche mese fa, è giunta presso gli Uffici una proposta di progetto di finanza volto alla ristrutturazione e gestione dell'impianto. Ovviamente il Settore Lavori Pubblici sta valutando la congruità della proposta e subito dopo potrà mettere a bando la proposta che solo dopo aver scontato l'evidenza pubblica potrà vedere assegnare la struttura per la riqualificazione e gestione futura".
"Comprendiamo come tutte queste difficoltà -prosegue la nota di AndriaLab e Giovanna Bruno Sindaco- a chi ragiona in modo superficiale, capace solo di dileggiare l'impegno costante dell'assessore al quotidiano, poco importano. Solo sterile ed inutile polemica che volutamente tenta di creare una cortina fumogena su quanto si è fatto in termini di reperimento di finanziamenti esterni intercettati e di opere che hanno visto la loro concretizzazione o che presto la vedranno. Qualche esempio?
Eliminazione del Ponte Bailey, Piazza Mercato Ludoteca a San Valentino, Recupero ex carcere mandamentale ed altre opere minori, sono il segnale di un profondo cambiamento della città e della sua riqualificazione e rigenerazione. Si badi, questi non sono miraggi o pie aspirazioni. Sono opere tutte finanziate, tutte progettate, tutte in corso di esecuzione o prossime ad esserlo, segno di una visione complessiva della nuova città che verrà".
"Per chi come quelli di Generazione Catuma non è abituato a cimentarsi con la difficoltà di gestione pratica delle problematiche, specie quando non hai soldi in cassa, appare tutto semplice e superficiale.
La questione della mancata riapertura della piscina comunale, rinviene da comportamenti sciatti e scriteriata di una gestione della cosa pubblica messa in atto nel passato dalla destra andriese, che anche in questo caso, come per le manutenzioni stradali e degli immobili di proprietà pubblica, hanno determinato un progressivo degrado al quale oggi è molto difficoltoso ed oneroso porre rimedio a posteriori.
Non vogliamo tediare l'opinione pubblica con tutti i passaggi ed i tentativi fatti per ripristinare un bene immobile da noi considerato essenziale per la vita comunitaria cittadina, ma riteniamo necessario ricostruirne le fasi.
La piscina Comunale è rimasta chiusa dal 2019. L'ultimo bando fu pubblicato dalla passata amministrazione, ma la struttura non fu mai assegnata alla ditta aggiudicataria. Causa il pessimo stato di conservazione che fece avanzare subito delle riserve dalla ditta vincitrice del bando. Negli anni passati, non ci sono stati controlli e soprattutto manutenzioni sull'impianto, solo un contenzioso, come tanti altri. Con la caduta dell'amministrazione precedente, neanche il Commissario Prefettizio è riuscito a risolvere la questione dell'aggiudicazione, causa le riserve mosse dalla nuova società aggiudicataria. Con l'insediamento dell'amministrazione Bruno, l'ass. Loconte ha avviato subito una interlocuzione positiva con la società e la stessa si era mostrata disponibile a risolvere tutte le questioni legate alla manutenzione straordinaria dell'impianto, da qui la speranza preannunciata dell'apertura. Peccato che la crisi pandemica, di certo non causata da questa amministrazione, ha messo in ginocchio tutti gli impianti natatori in italia. Tanto che nel frattempo la ditta aggiudicataria aveva perso tutte le condizioni di affidabilità finanziaria per farsi carico della ristrutturazione e gestione. Sostanzialmente detta società ha chiuso i battenti. A questo punto è partito un lungo lavoro da parte dell'assessore che ha dovuto procedere con gli Uffici alla revoca della aggiudicazione e soprattutto ha dovuto predisporre un progetto di riqualificazione dell'intera struttura comunale che tenesse conto del reale stato di conservazione degli impianti e non solo. Un lungo e faticoso lavoro che ha consentito di arrivare alla pubblicazione di un nuovo bando nel 2023. Detto bando, purtroppo è andato deserto. Solo qualche mese fa, è giunta presso gli Uffici una proposta di progetto di finanza volto alla ristrutturazione e gestione dell'impianto. Ovviamente il Settore Lavori Pubblici sta valutando la congruità della proposta e subito dopo potrà mettere a bando la proposta che solo dopo aver scontato l'evidenza pubblica potrà vedere assegnare la struttura per la riqualificazione e gestione futura".
"Comprendiamo come tutte queste difficoltà -prosegue la nota di AndriaLab e Giovanna Bruno Sindaco- a chi ragiona in modo superficiale, capace solo di dileggiare l'impegno costante dell'assessore al quotidiano, poco importano. Solo sterile ed inutile polemica che volutamente tenta di creare una cortina fumogena su quanto si è fatto in termini di reperimento di finanziamenti esterni intercettati e di opere che hanno visto la loro concretizzazione o che presto la vedranno. Qualche esempio?
- 30 dei 185 km della ereditata scassata viabilità andriese messi in sicurezza
- Piazza Umberto I riqualificata
- Pista di pattinaggio rifunzionalizzata
- Ex macello comunale riaperto
- Centro di aggregazione di via Fornaci prossima cantierizzazione con chiusura contenzioso
- Mercato ortofrutticolo lavori in corso
- Largo Giannotti riqualificato
- Percorso Stupor Mundi a Castel del Monte concretizzato
- Food Policy Hub del chiostro di San Francesco aperto
- Piazza Toniolo e Officina San Domenico in via di completamento
- Piazze di via De Anellis e di via Flavio Giugno cantieri in corso
- Impianti sportivi quartiere Monticelli cantiere in corso
- Pista e stadio Sant'Angelo dei Ricchi cantiere in corso
- Scuola Jannuzzi cantiere in corso
- I 3 PINQUA per 15 milioni ciascuno aggiudicati ed a breve cantierizzati
- Palazzo Ducale gara in corso in via di aggiudicazione i lavori di restauro
Eliminazione del Ponte Bailey, Piazza Mercato Ludoteca a San Valentino, Recupero ex carcere mandamentale ed altre opere minori, sono il segnale di un profondo cambiamento della città e della sua riqualificazione e rigenerazione. Si badi, questi non sono miraggi o pie aspirazioni. Sono opere tutte finanziate, tutte progettate, tutte in corso di esecuzione o prossime ad esserlo, segno di una visione complessiva della nuova città che verrà".