Pirati della strada sulle bici elettriche: donna investita in Corso Cavour ad Andria
Sono frequenti gli incidenti causati dall'uso improprio di questi mezzi di locomozione e dal mancato rispetto del codice stradale
mercoledì 17 febbraio 2021
11.15
Sono sempre più diffuse in città e spesso, per l'utilizzo improprio da parte dei conducenti, costituiscono un pericolo soprattutto per i pedoni. Parliamo delle bici elettriche, quelle biciclette equipaggiate con motore elettrico che da un po' di tempo a questa parte vediamo sfrecciare con maggiore frequenza nelle strade di Andria. Utilizziamo il termine "sfrecciare" non a caso: sono numerosi gli episodi in cui i conducenti di questi mezzi di locomozione viaggiano a grande velocità incuranti del codice stradale e della sicurezza di pedoni e automobilisti.
Un comportamento che inevitabilmente può essere causa di incidenti, come quello accaduto nelle scorse ore in Corso Cavour ad una concittadina, secondo la segnalazione che il marito ha girato alla nostra redazione. La donna è stata investita da un ragazzino sulla bici elettrica (che peraltro circolava nel senso sbagliato di marcia) mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, riportando un ematoma all'occhio e una contusione alla cervicale, per fortuna non gravi. La donna stessa, che si è recata personalmente in Pronto Soccorso, ha già sporto denuncia.
Purtroppo non è il primo episodio di questo genere: sono tanti i conducenti di bici elettriche (o biciclette in genere) che se ne infischiano del codice stradale circolando sui marciapiedi, a divieto e senza rispettare i semafori. Non mancano, inoltre, esemplari con il dispositivo di marcia manomesso, in quanto capace di raggiungere velocità ben superiori a quelle riportate dalla casa di fabbricazione. L'utilità del motore, invece, è semplicemente agevolare il conducente nel pedalare con meno fatica. Inutile ricordare che chi circola su una bici elettrica "truccata" compie un'azione vietata dalla legge.
Altre volte oltre al conducente stesso c'è anche un passeggero, alla stregua dei motorini, ed entrambi senza casco: servono maggiori controlli e sanzioni, per evitare ulteriori pericoli a pedoni e automobilisti.
Un comportamento che inevitabilmente può essere causa di incidenti, come quello accaduto nelle scorse ore in Corso Cavour ad una concittadina, secondo la segnalazione che il marito ha girato alla nostra redazione. La donna è stata investita da un ragazzino sulla bici elettrica (che peraltro circolava nel senso sbagliato di marcia) mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, riportando un ematoma all'occhio e una contusione alla cervicale, per fortuna non gravi. La donna stessa, che si è recata personalmente in Pronto Soccorso, ha già sporto denuncia.
Purtroppo non è il primo episodio di questo genere: sono tanti i conducenti di bici elettriche (o biciclette in genere) che se ne infischiano del codice stradale circolando sui marciapiedi, a divieto e senza rispettare i semafori. Non mancano, inoltre, esemplari con il dispositivo di marcia manomesso, in quanto capace di raggiungere velocità ben superiori a quelle riportate dalla casa di fabbricazione. L'utilità del motore, invece, è semplicemente agevolare il conducente nel pedalare con meno fatica. Inutile ricordare che chi circola su una bici elettrica "truccata" compie un'azione vietata dalla legge.
Altre volte oltre al conducente stesso c'è anche un passeggero, alla stregua dei motorini, ed entrambi senza casco: servono maggiori controlli e sanzioni, per evitare ulteriori pericoli a pedoni e automobilisti.