Piccoli alunni omaggiano Totò: in scena «Miseria e Nobiltà»
Questa sera, alle 18:00 presso l'auditorium della scuola «Giuseppe Verdi». Comicità, ironia e triste realtà affiorano dallo spettacolo
venerdì 7 giugno 2013
11.04
Venerdì 7 giugno presso l'auditorium della scuola "Giuseppe Verdi", alle ore 18:00 andrà in scena lo spettacolo Miseria e Nobiltà. Gli alunni delle classi quinte, sez A e B, faranno rivivere rivivere un esilarante ed emozionante tuffo nel teatro di Eduardo Scarpetta con la rappresentazione della commedia Miseria e Nobiltà, resa popolare dal film omonimo interpretato dall'attore napoletano Antonio De Curtis, detto Totò.
La scelta della celebre commedia risiede nell'attualità del testo delineata con scene comiche e ironiche, ma allo stesso tempo drammaticamente vere. Gli alunni, interpretando il copione, sono giunti alla consapevolezza che la miseria, la fame e la disoccupazione non possono essere collocate storicamente e geograficamente perché sono state, sono e saranno situazioni sempre presenti.
I piccoli attori hanno fatto proprio il messaggio più importante: «La miseria vera è la falsa nobiltà» (Felice Sciosciamocca) ossia in una società consumistica come quella attuale occorre recuperare i veri valori come l'onestà, la generosità, il rispetto, il senso della famiglia. Attraverso irresistibili gag: il famoso «paltò di Napoleone», Totò scrivano e il cliente, la tavola imbandita, Peppiniello con il suo tormentone «Vincenzo m'è padre a me…», il pubblico dunque sarà invitato a riflettere: quale è la vera nobiltà? Quella del nome o quella dell'animo?
Tutta la cittadinanza è invitata.
La scelta della celebre commedia risiede nell'attualità del testo delineata con scene comiche e ironiche, ma allo stesso tempo drammaticamente vere. Gli alunni, interpretando il copione, sono giunti alla consapevolezza che la miseria, la fame e la disoccupazione non possono essere collocate storicamente e geograficamente perché sono state, sono e saranno situazioni sempre presenti.
I piccoli attori hanno fatto proprio il messaggio più importante: «La miseria vera è la falsa nobiltà» (Felice Sciosciamocca) ossia in una società consumistica come quella attuale occorre recuperare i veri valori come l'onestà, la generosità, il rispetto, il senso della famiglia. Attraverso irresistibili gag: il famoso «paltò di Napoleone», Totò scrivano e il cliente, la tavola imbandita, Peppiniello con il suo tormentone «Vincenzo m'è padre a me…», il pubblico dunque sarà invitato a riflettere: quale è la vera nobiltà? Quella del nome o quella dell'animo?
Tutta la cittadinanza è invitata.