Piazza La Corte, una petizione dei residenti: «No ai dehors su pubblica via»

Raccolte 25 firme consegnate assieme ad una lettera al Primo Cittadino di Andria

mercoledì 21 maggio 2014 12.54
A cura di Stefano Massaro
Centro storico movida cittadina, centro storico risorsa per l'economia locale: da 8 attività commerciali si è passati alle attuali 40, quasi tutte nel campo della ristorazione. Ma i problemi restano e la convivenza tra movida, residenti ed esigenze commerciali, resta molto delicata. In particolare 25 residenti di piazza La Corte e via Corradino IV di Svevia, hanno preso carta e penna ed hanno firmato una petizione per esprimere formalmente al Primo Cittadino di Andria, Nicola Giorgino, la loro contrarietà all'installazione di un dehors su pubblica via che potrebbe limitare la libertà di movimento dei residenti.

«Ci hanno detto che noi saremmo disponibili alla realizzazione di questo impianto dehors tra via Corradino IV di Svevia e piazza La Corte che occuperebbe, non solo la piazzetta, ma anche la viabilità. Ovviamente tutto ciò non corrisponde al vero - scrivono nella petizione protocollata lo scorso 12 maggio - Per maggiore cautela ci siamo recati presso l'Ufficio comunale delle Attività Produttive e ci siamo informalmente accertati, attraverso consiglieri ed assessori, del fatto che non vi fosse alcuna richiesta depositata sulla suddetta area».

Ma la richiesta è puntualmente giunta negli uffici comunali con l'approcciarsi della bella stagione ed i residenti non ci stanno: «Meraviglia. Qualche giorno fa invece - scrivono ancora i residenti - il dirigente del settore Attività produttive ha affermato di aver ricevuto una richiesta informale, da parte di un tecnico, per la realizzazione di un dehors tra via La Corte e via Corradino IV di Svevia, e quindi dovrebbe esserci un progetto che seguirà l'iter previsto dalla normativa vigente. Ci lascia alquanto perplessi il fatto che nessun amministratore da noi formalmente interpellato, sapesse di quanto stesse accadendo». Sale la preoccupazione e sale la protesta con la formale richiesta di comprendere se questa richiesta esista o meno e soprattutto come si deciderà di procedere visto l'interessamento di pubblica via: «Ha senso occupare una via con un dehors, quando c'è una piazzetta utilizzabile? - concludono i residenti - In caso di richiesta di occupazione di spazi pubblici che limiterebbe l'altrui libertà, sarà chiesto l'assenso dei residenti interessati? In questa situazione, come in altre, ci si auspica che si smetta di generare malcontento e possibili azioni/contenziosi, ma che si attui una vera politica di rilancio del centro antico, che tenga conto anche dell'esistenza dei residenti».