Piano regionale per il Diritto allo studio 2019, la Regione stanzia 10 mln e 800mila euro
Una serie di interventi a favore dei Comuni pugliesi, per garantire sostegno ai servizi essenziali
mercoledì 7 agosto 2019
Approvato il Piano regionale per il Diritto allo studio per l'anno 2019. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore all'Istruzione dott. Sebastiano Leo, nella seduta di venerdì 2 agosto ha deliberato il riparto dei contributi di cui alla Legge Regionale n. 31 del 4.12.2009 "Norme regionali per l'esercizio del diritto all'istruzione e alla formazione".
Si tratta di uno stanziamento complessivo di 10milioni e 800mila euro, destinato ad interventi di primaria importanza finalizzati alla promozione e al sostegno di azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio degli alunni pugliesi di ogni ordine e grado (98.236 frequentanti le scuole dell'infanzia statali e paritarie; 179.052 frequentanti le primarie; 119.661 frequentanti le secondarie di 1° grado; 205.410 frequentanti le scuole di 2° grado).
Tenendo conto delle risorse regionali disponibili e dei programmi comunali predisposti sulla base di apposita circolare della Sezione Istruzione e Università, che ha definito gli ambiti e le tipologie di interventi finanziabili fra quelli previsti dalla legge, sono stati concessi contributi per il servizio mensa, servizio trasporto, interventi vari, gestione scuole dell'infanzia paritarie senza fini di lucro convenzionate con i Comuni, acquisto scuolabus e interventi straordinari.
In particolare, per la mensa scolastica è stato previsto il contributo di euro 0,45 per ogni pasto preventivato dai Comuni, per un massimo di 180 giorni. L'importo totale assegnato per il servizio gestito dai Comuni ammonta a 6.018.354 euro, mentre quello assegnato per il servizio mensa svolto nelle scuole dell'infanzia paritarie convenzionate con i Comuni ammonta a 553.272 euro.
Per il trasporto scolastico garantito dai Comuni sono stati assegnati complessivamente 1.899.081 euro, con contributi differenziati tenendo conto del numero degli scuolabus utilizzati e della tipologia e complessità del servizio.
Il criterio per la quantificazione dei contributi regionali per "Interventi vari", come l'acquisto di sussidi scolastici e speciali sussidi e attrezzature didattiche per disabili, è stato quello di assegnare, qualora richiesto, un contributo corrispondente al prodotto di 1 euro per il numero degli alunni frequentanti le scuole dei singoli Comuni
A 24 Comuni che occupano le prime posizioni della graduatoria, sono stati concessi contributi per acquisto scuolabus fino ad un massimo di 40.000 euro.
Contributi di gestione sono stati destinati alle scuole dell'infanzia paritarie private e degli Enti locali (916 euro a sezione), per un importo totale di 800mila euro.
"Quello dell'approvazione del Piano regionale per il Diritto allo studio – commenta l'assessore Leo – è un momento importante della nostra attività istituzionale annuale. L'attenzione che riserviamo ai nostri alunni e al sistema regionale dell'istruzione è sempre massima. Siamo convinti, fra l'altro, che l'obiettivo di incrementare il tempo di permanenza degli studenti nelle istituzioni scolastiche incida non poco sulla riduzione del rischio di dispersione scolastica. Ecco perché la nostra strategia di intervento ha l'obiettivo, in primo luogo, di sostenere servizi scolastici fondamentali quali, appunto, la mensa e il trasporto, destinando ad essi buona parte delle risorse regionali disponibili".
Si tratta di uno stanziamento complessivo di 10milioni e 800mila euro, destinato ad interventi di primaria importanza finalizzati alla promozione e al sostegno di azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio degli alunni pugliesi di ogni ordine e grado (98.236 frequentanti le scuole dell'infanzia statali e paritarie; 179.052 frequentanti le primarie; 119.661 frequentanti le secondarie di 1° grado; 205.410 frequentanti le scuole di 2° grado).
Tenendo conto delle risorse regionali disponibili e dei programmi comunali predisposti sulla base di apposita circolare della Sezione Istruzione e Università, che ha definito gli ambiti e le tipologie di interventi finanziabili fra quelli previsti dalla legge, sono stati concessi contributi per il servizio mensa, servizio trasporto, interventi vari, gestione scuole dell'infanzia paritarie senza fini di lucro convenzionate con i Comuni, acquisto scuolabus e interventi straordinari.
In particolare, per la mensa scolastica è stato previsto il contributo di euro 0,45 per ogni pasto preventivato dai Comuni, per un massimo di 180 giorni. L'importo totale assegnato per il servizio gestito dai Comuni ammonta a 6.018.354 euro, mentre quello assegnato per il servizio mensa svolto nelle scuole dell'infanzia paritarie convenzionate con i Comuni ammonta a 553.272 euro.
Per il trasporto scolastico garantito dai Comuni sono stati assegnati complessivamente 1.899.081 euro, con contributi differenziati tenendo conto del numero degli scuolabus utilizzati e della tipologia e complessità del servizio.
Il criterio per la quantificazione dei contributi regionali per "Interventi vari", come l'acquisto di sussidi scolastici e speciali sussidi e attrezzature didattiche per disabili, è stato quello di assegnare, qualora richiesto, un contributo corrispondente al prodotto di 1 euro per il numero degli alunni frequentanti le scuole dei singoli Comuni
A 24 Comuni che occupano le prime posizioni della graduatoria, sono stati concessi contributi per acquisto scuolabus fino ad un massimo di 40.000 euro.
Contributi di gestione sono stati destinati alle scuole dell'infanzia paritarie private e degli Enti locali (916 euro a sezione), per un importo totale di 800mila euro.
"Quello dell'approvazione del Piano regionale per il Diritto allo studio – commenta l'assessore Leo – è un momento importante della nostra attività istituzionale annuale. L'attenzione che riserviamo ai nostri alunni e al sistema regionale dell'istruzione è sempre massima. Siamo convinti, fra l'altro, che l'obiettivo di incrementare il tempo di permanenza degli studenti nelle istituzioni scolastiche incida non poco sulla riduzione del rischio di dispersione scolastica. Ecco perché la nostra strategia di intervento ha l'obiettivo, in primo luogo, di sostenere servizi scolastici fondamentali quali, appunto, la mensa e il trasporto, destinando ad essi buona parte delle risorse regionali disponibili".