Piano di riordino ospedaliero, cosa cambia per la provincia Bat

L'ospedale di Andria passa da 150 a 218 posti letto. Saranno spesi circa 400 milioni per la sanità territoriale regionale

giovedì 1 dicembre 2016
"Grazie alla collaborazione del Consiglio regionale e della Commissione Sanità abbiamo oggi definitivamente chiuso e approvato in Giunta il Piano di riordino ospedaliero. E abbiamo dimostrato con i fatti che il Piano non indebolisce la sanità né riduce la spesa in senso tecnico ma ci consente di riallocare con maggiore personale e risorse".

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenuto ieri mattina in conferenza stampa per illustrare le principali novità contenute nel Piano di riordino ospedaliero approvato precedentemente dalla Giunta regionale. Con Emiliano anche l'assessore al Welfare Totò Negro, Giancarlo Ruscitti e Giovanni Gorgoni.

"Il Piano di riordino – ha illustrato Emiliano - si fonda su un elemento essenziale, e cioè sul rafforzamento della sanità territoriale con un investimento di 404 milioni. Questa sarà un'assoluta priorità. Il Piano si fonda anche su un altro elemento, e cioè sul potenziamento della rete di emergenza urgenza che vedrà l'attuazione di un solo criterio: non si può avere un ospedale ovunque ma piuttosto una rete di emergenza urgenza che consenta di raggiungere in tempi rapidi e stretti la struttura ospedaliera migliore per il paziente".

Ma vediamo più nel dettaglio cosa cambia per la sanità nella provincia di Barletta – Andria – Trani
L'attuale disponibilità di posti letto pubblici attivi nella provincia è pari a 591: la nuova programmazione ne prevede 717, con un incremento di 126 pl, pari al 21%.
In particolare si potenziano i due ospedali di I livello:

-Ospedale di Andria: da 150 a 218 pl (+68 pl, 45%), con il potenziamento delle seguenti discipline:
Cardiologia (+ 4)
Chirurgia generale (+ 8, che assorbe anche la funzione di chirurgia plastica)
Medicina generale (+ 6)
Neonatologia (+ 6)
Neurochirurgia (+ 7)
Neurologia (+6)
Ortopedia (+6)
Ostetricia e ginecologia (+ 16)
Pediatria (+6)
UTIC (+ 4)
Urologia (+14)

-Ospedale di Barletta: da 226 a 271 pl (+45 pl, 20%), con l'attivazione
Gastroenterologia (+15)
Lungodegenti (+ 10)
Neonatologia (+ 6)
Neuropsichiatria infantile (+ 4)
Pneumologia (+ 12)
Nonché il potenziamento delle seguenti discipline: Cardiologia, nefrologia, ostetricia e ginecologia.

Anche l'ospedale di base di Bisceglie vede un incremento di 48 pl (+40%), con l'attivazione di:
Geriatria (+ 10)
Malattie endocrine (+ 8)
Terapia intensiva (+ 6)
Vengono inoltre incrementate le discipline di chirurgia generale, medicina generale, ortopedia, ostetricia e ginecologia, psichiatria.

L'ospedale di Canosa di Puglia rafforza la vocazione alla post acuzie con 20 pl di lungodegenza e 40 di riabilitazione funzionale e un incremento complessivo di pl di +15.

Complessivamente la programmazione regionale attiva discipline precedentemente non presenti nell'offerta pubblica:
neuropsichiatria infantile
malattie endocrine
pneumologia
riabilitazione funzionale
e potenzia la cardiologia, la chirurgia generale, la neonatologia, la neurochirurgia, la neurologia, l'ortopedia, l'ostetricia e ginecologia, la pediatria, e l'urologia.