Periti agrari esclusi dal bando servizio esternalizzato UMA: le critiche del Collegio provinciale
La richiesta di spiegazioni rivolta all'Amministrazione comunale: "Un vero e proprio sgarbo istituzionale"
venerdì 1 marzo 2024
13.14
"C'è da rimanere allibiti di fronte alla decisione, peraltro tardiva, dell'amministrazione comunale di Andria di procedere a bandire un avviso pubblico per la manifestazione di interesse relativo all'affidamento del servizio di elaborazione informatica per il rilascio del libretto UMA per l'anno 2024 e di controllo programmato ex post così come programmato dalla Regione Puglia". A dichiararlo è il Presidente del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Dott. Per. agr., l'andriese Antonio Memeo.
"L'anomalia consiste nel criterio scelto per tale procedura che per un verso prevede la partecipazione al bando di "liberi professionisti titolari di partita IVA, iscritti ai sensi dell'art. 2229 del Codice Civile a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza, che operano in forma singola, associata o societaria". Nel dettaglio però potranno partecipare solo professionisti Laureati con esclusione della categoria di professionisti anche di provata esperienza come quella dei Periti Agrari", prosegue il Presidente del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Dott. Per. agr. Antonio Memeo.
"Ho appreso di tale procedura come un fulmine a ciel sereno nonostante, paradossalmente, sarebbe in corso la convenzione con l'Amministrazione Comunale stipulata ad agosto del 2021 con scadenza ad agosto 2024. Un comportamento che, incomprensibilmente, delegittima l'operato professionale del Perito Agrario e la valenza stessa della convenzione sottoscritta, di cui non si comprende la motivazione. Una convenzione, peraltro, sottoscritta con l'intento di assicurare la presenza, presso lo "Sportello informativo pubblico", di un professionista iscritto al Collegio dei Periti Agrari che l'amministrazione avrebbe potuto utilizzare anche per un supporto tecnico utile per contribuire ad istruire le pratiche, considerato che la stessa convenzione era a costo zero per l'amministrazione (tra l'altro detta convezione era scaturita dalla necessita di istruire e rilasciare i libretti UMA perché anche negli anni pregressi si era presentata questa necessita)".
"Chi o cosa ha impedito tale possibilità? Infatti nonostante la convenzione in corso con il Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati cosi come da convenzione stipulata in data 4 agosto 2021 con scadenza 4 agosto2024 intesa soprattutto all'istruttoria dei libretti UMA presso il SUAP di Andria in Largo Grotte, illegittimamente il Comune di Andria ha approvato con una delibera di giunta l'indirizzo per la redazione di un bando pubblico limitato paradossalmente solo a professionisti laureati iscritti al rispettivo ordine professionale e non ai collegi come scritto in delibera. Un vero e proprio sgarbo istituzionale che umilia la figura professionale dei Periti Agrari che tanto lustro ha dato alla Città di Andria, sin dal 1876 con l'istituzione dell'attuale Istituto Tecnico Agrario, dichiara il Presidente del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari della BAT, dott. per. agr. Memeo Antonio, che preannuncia un ricorso non per intralciare le legittime aspettative degli agricoltori andriesi ma per mero principio legalitario al fine di salvaguardare le legittime prerogative dei propri iscritti, oltre che ad evitare di subire una discriminazione dal punto di vista tecnico-professionale che finisce per penalizzare l'intero comparto produttivo agricolo".
"L'anomalia consiste nel criterio scelto per tale procedura che per un verso prevede la partecipazione al bando di "liberi professionisti titolari di partita IVA, iscritti ai sensi dell'art. 2229 del Codice Civile a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza, che operano in forma singola, associata o societaria". Nel dettaglio però potranno partecipare solo professionisti Laureati con esclusione della categoria di professionisti anche di provata esperienza come quella dei Periti Agrari", prosegue il Presidente del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Dott. Per. agr. Antonio Memeo.
"Ho appreso di tale procedura come un fulmine a ciel sereno nonostante, paradossalmente, sarebbe in corso la convenzione con l'Amministrazione Comunale stipulata ad agosto del 2021 con scadenza ad agosto 2024. Un comportamento che, incomprensibilmente, delegittima l'operato professionale del Perito Agrario e la valenza stessa della convenzione sottoscritta, di cui non si comprende la motivazione. Una convenzione, peraltro, sottoscritta con l'intento di assicurare la presenza, presso lo "Sportello informativo pubblico", di un professionista iscritto al Collegio dei Periti Agrari che l'amministrazione avrebbe potuto utilizzare anche per un supporto tecnico utile per contribuire ad istruire le pratiche, considerato che la stessa convenzione era a costo zero per l'amministrazione (tra l'altro detta convezione era scaturita dalla necessita di istruire e rilasciare i libretti UMA perché anche negli anni pregressi si era presentata questa necessita)".
"Chi o cosa ha impedito tale possibilità? Infatti nonostante la convenzione in corso con il Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati cosi come da convenzione stipulata in data 4 agosto 2021 con scadenza 4 agosto2024 intesa soprattutto all'istruttoria dei libretti UMA presso il SUAP di Andria in Largo Grotte, illegittimamente il Comune di Andria ha approvato con una delibera di giunta l'indirizzo per la redazione di un bando pubblico limitato paradossalmente solo a professionisti laureati iscritti al rispettivo ordine professionale e non ai collegi come scritto in delibera. Un vero e proprio sgarbo istituzionale che umilia la figura professionale dei Periti Agrari che tanto lustro ha dato alla Città di Andria, sin dal 1876 con l'istituzione dell'attuale Istituto Tecnico Agrario, dichiara il Presidente del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari della BAT, dott. per. agr. Memeo Antonio, che preannuncia un ricorso non per intralciare le legittime aspettative degli agricoltori andriesi ma per mero principio legalitario al fine di salvaguardare le legittime prerogative dei propri iscritti, oltre che ad evitare di subire una discriminazione dal punto di vista tecnico-professionale che finisce per penalizzare l'intero comparto produttivo agricolo".