"Per un lavoro umano, da dove ripartire": seminario diocesano

Appuntamento per il 19 e 20 novembre nell'Opera "Giovanni Paolo II"

lunedì 17 novembre 2014
A cura di Stefano Massaro
In linea con le indicazioni del Vescovo, Mons. Raffaele Calabro, contenute nel programma pastorale diocesano per gli anni 2013-2015 si terrà ad Andria, nei giorni 19 e 20 novembre, nell'Opera Diocesana "Giovanni Paolo II" in via Bottego 36 a partire dalle ore 19.00, il Seminario di studio sul tema Per un lavoro dal volto umano. Da dove ripartire?. Lo scorso anno pastorale, infatti, ha visto protagoniste le famiglie di tutte le comunità parrocchiali, che hanno fatto emergere con assoluta chiarezza, l'indicazione di continuare a prestare, come comunità ecclesiale, una particolare attenzione soprattutto alle famiglie che vivono situazioni difficili e chiedono alla Chiesa di essere attenta ai loro bisogni.

«Ciò che costituisce oggi la preoccupazione principale per tante famiglie - dice Don Gianni Massaro, Vicario della Diocesi - è senza dubbio la precarietà lavorativa. E' però riduttivo identificare la precarietà lavorativa con la sola assenza di posti di lavoro. Come affermato anche nel recente Convegno Nazionale, "Nella precarietà, la speranza", promosso dai Vescovi Italiani, la crisi attuale è innanzitutto frutto della precarietà culturale, morale e spirituale che ha portato a finalizzare, sempre più, il lavoro al profitto e al solo appagamento soggettivo e a non concepire più il lavoro umano come vocazione in quanto partecipazione all'azione creatrice di Dio. Fondamentale è recuperare una dimensione etica del lavoro e dell'economia. Scopo primario del seminario è così quello di richiamare la visione del lavoro secondo gli insegnamenti della Sacra Scrittura e del Magistero della Chiesa. Nel contempo, come comunità ecclesiale, vogliamo farci interrogare dal dolore delle famiglie, far emergere i loro bisogni che sembrano spesso non trovare ascolto, né accoglienza presso le coscienze».

Dove non c'é lavoro, ha affermato più volte Papa Francesco, manca la dignità, l'esperienza della dignità di portare il pane a casa. «E per fare questo sono necessarie mani intrecciate e solidali - dice ancora Don Gianni Massaro - Desideriamo, pertanto, come Chiesa, porci accanto alle famiglie e alle loro sofferenze non con il distacco del sacerdote e del levita della parabola evangelica, ma con il cuore del buon samaritano per cercare di prenderci cura di esse e riaccendere la speranza. Il Seminario di studio vuole così offrire soprattutto una parola di speranza attraverso il racconto di alcune esperienze presenti sul territorio e l'individuazione di impegni precisi che a livello diocesano, parrocchiale, familiare e personale possono costituire segni di solidarietà. La forza del Vangelo è sorgente di speranza perché genera attenzione all'altro, cultura dell'incontro e solidarietà. E' con la forza del Vangelo che, sebbene nella precarietà, vogliamo cercare di essere portatori di speranza».

Per favorire i lavori parteciperanno al seminario, con i sacerdoti e i religiosi, tre delegati per ogni parrocchia, così individuati: Le aggregazioni laicali e le associazioni di categoria saranno presenti con un solo delegato.