«Per ripartire dobbiamo eliminare illegalità e criminalità»
Lo ha detto Pietro Ruffolo, segretario Flai Cgil nazionale venerdì scorso ad Andria. Incontro organizzato dalla CGIL BAT nel Chiostro di San Francesco
lunedì 16 settembre 2013
12.10
«Per ripartire dobbiamo eliminare illegalità e criminalità dalla nostra vita ed in particolare dal settore dell'agricoltura». Lo ha dichiarato venerdì scorso, durante il convegno "Sgombriamo il campo dalla criminalità e dall'illegalità" organizzato dalla CGIL BAT, Pietro Ruffolo segretario della FLAI CGIL nazionale. L'agricoltura può e deve essere un settore trainante per la ripresa economica del mezzogiorno e dell'Italia intera, ma per farlo è necessario che la terra sia liberata da tutti quegli atti criminosi che bloccano, difatto, lo sviluppo dei territori. L'Agricoltura garantisce circa un milione di posti di lavoro in Italia ma il caporalato riesce a controllare il 34% dell'occupazione nel settore.
«La nostra proposta è quella di fare in modo che il collocamento pubblico possa far incontrare domanda ed offerta nel settore dell'agricoltura - dice lo stesso Pietro Ruffolo - Qui in Puglia, per esempio, abbiamo un esperimento molto avanzato da questo punto di vista che ci permette di avere liste di prenotazione e liste di congruità che sono un primo passo contro il caporalato». L'incontro ha visto il pieno coinvolgimento di istituzioni, sindacati ed imprenditori locali pronti ad accogliere le proposte della FLAI ed a recepire le istanze di lavoratori e datori di lavoro in un settore che i dati riferiscono esser non in crisi.
«La nostra proposta è quella di fare in modo che il collocamento pubblico possa far incontrare domanda ed offerta nel settore dell'agricoltura - dice lo stesso Pietro Ruffolo - Qui in Puglia, per esempio, abbiamo un esperimento molto avanzato da questo punto di vista che ci permette di avere liste di prenotazione e liste di congruità che sono un primo passo contro il caporalato». L'incontro ha visto il pieno coinvolgimento di istituzioni, sindacati ed imprenditori locali pronti ad accogliere le proposte della FLAI ed a recepire le istanze di lavoratori e datori di lavoro in un settore che i dati riferiscono esser non in crisi.